lunedì 30 giugno 2014

Il primo passo per l'abbandono

Ciao a tutti! 
Prima tappa: dimissioni. 
Non posso nascondere una certa emozione in quel momento, dopo più di sette anni trascorsi in quest'ufficio nei quali, nel bene e nel male, è volata leggera la giovinezza più bella. 
Non voglio essere troppo leopardiano, quindi...
Seconda tappa: la firma.
Una nuova avventura, una nuova fase della mia vita.


Tutto è azzerato. Si ricomincia, verso nuove mete.
Una firma che questa volta è sinonimo di un mondo inesplorato che si apre di fronte a me. O meglio, a noi...
Stefano

domenica 29 giugno 2014

Il Meno a cinque stelle: da Kitzingen a Würzburg

Ciao a tutti!
La Mainradweg continua e giunge con questo post all'ultima tappa, quella che porta a Würzburg. Si riparte però da Kitzingen (vedi post), un paese che mi ha stupito per una vivacità non comune da trovare nei pomeriggi domenicali, tipicamente assai mosci. Sia nelle vie del paese, che sull'ampio lungofiume si incontrano moltissime persone: è un'immagine che contrasta molto con la normale depressione delle varie città tedesche visitate di domenica.

Frickenhausen, a due passi da Ochsenfurt

Dall'abitato di Kitzingen inizia un nuovo Meno. A parte lo spropositato numero di ponti che lo attraversa, il Meno appare più largo, ampio. Più simile ad un fiume maturo, non distante dalle immagini meravigliose che i miei occhi ricordano del Danubio. A pochi chilometri da Kitzingen si trova un piccolo gioiello della Franconia, Marktbreit (vedi post). Il segnale che questo piccolo paese è vicino è l'immenso ponte sul quale passa la A7. Quante volte ho visto la valle del Meno da quel ponte... bellissima visuale. Vista dal basso, non è un granché. A rovinare un po' il paesaggio è l'enorme numero di industrie che vi si trovano.

Il Meno dall'Altebrücke di Kitzingen

Per alcuni chilometri, superato il gigantesco ponte autostradale, e prima di raggiungere un altro favoloso centro francone, Ochsenfurt, si viaggia completamente nella natura. L'unica antropizzazione presente è la ferrovia, che va attraversata quasi scendendo dalla bici. Gli ultimi chilometri prima di arrivare ad Ochsenfurt sono tutti a stretto contatto con il fiume. Ci sono ampi spazi e verdi prati dove fermarsi un attimo a contemplare il lento scorrere del Meno. C'è spazio anche per immergersi: fare un bagno non mi sembra consigliabile, ma perché non bagnarsi almeno i piedi?

Un fiore: Marktbreit

Proprio come a Kitzingen, l'arrivo a Ochsenfurt è caratterizzato dalla presenza di alcuni ponti. Proprio uno di questi, quello che supera il Meno esattamente in corrispondenza del meraviglioso centro storico di Ochsenfurt, è anche l'ultimo che si incontra prima di arrivare a Würzburg. Insomma, la fine si avvicina. Ma questo ponte è bello ripido.
Da quest'ultimo ponte, si ammira tutta la bellezza di Ochsenfurt (vedi post): mura, torri e le tipiche case bavaresi, assieme a meravigliosi e comodi prati. Tutto in riva al Meno. Una delle località più belle incontrate lungo la Mainradweg e in generale, in tutta la Baviera.

Il placido corso del Meno post-Ochsenfurt

Dopo Ochsenfurt, lasciate alle spalle Frickenhausen e Kleinochsenfurt il paesaggio cambia improvvisamente. Tutto è molto più aperto, arieggiato. Più allegro. Coltivazioni, vigneti ancora un po' spogli e pale eoliche descrivono il paesaggio. Talvolta ci trovano alcune macchie di colore: sono i fiori che a maggio trovano qui il top della loro bellezza. E poi piccoli prati, in cui si accampano bambini e i loro genitori a cercare un po' di brezza fluviale. Lungo il percorso è tutto un pullulare di cartelli indicanti una scritta sola: "Biergarten". Maggio è perfetto, specie per chi affronta una ciclovia, per fermarsi a rinfrescarsi la gola con una birra fresca o con una bevanda del ciclista, la Radler.

Il fiume giallo

Würzburg è sempre più vicina: quando la ciclovia inizia ad essere circondata da prati in cui il verde non è più verde ma i colori della gente su di esso sdraiata. Chi a prendere il sole, chi a giocare a pallone, chi a leggere un libro, chi - non so come - a studiare. Però è meraviglioso vedere tutta questa vitalità, ovviamente facilitata dalla presenza di un meteo più che favorevole.

La foto del traguardo, sotto il Marienberg

Quando la strada sale improvvisamente, si raggiunge l'ultimo chilometro... il Meno è nuovamente alla mia sinistra. E in altro, sempre a sinistra, si staglia la sagoma del Marienberg. Würzburg è raggiunta, e questo tratto di Mainradweg è concluso. Che gioia, concludere nel sole, in questa meravigliosa città (vedi post), un piccolo progetto iniziato a novembre nei weekend e nei dopolavoro di maggio. Finisco questo tratto di ciclovia, con un pensiero: che continuerò questa avventura. Il Meno non si conclude a Würzburg, ma a Wiesbaden, e ci sono ancora molti chilometri da pedalare nonché paesaggi incontaminati da ammirare. E non sarò da solo, stavolta...
A presto!
Stefano

giovedì 26 giugno 2014

Un corso memorabile

Ciao a tutti!
Quando, poco più di due settimane fa, cominciai con Giulia il corso superintensivo di tedesco al Goethe Institut (vedi post), non credevo di trovarmi a vivere due settimane così, allo stesso tempo intense e divertenti. Trentacinque ore di corso, in orario serale, sono dure. Soprattutto con il caldo afoso della prima settimana, quando le temperature sono arrivate a toccare anche i 36°C. Svegliati-vai a lavoro-esci-vai a Torino-metropolitana-corso di tedesco-gelato-torna a casa-dormire: non è proprio il massimo della vita un programma giornaliero simile. Eppure, al termine del corso, tutti quanti eravamo dispiaciuti di concludere queste due settimane di "insana" immersione nella lingua tedesca.

Prossime sfide per Giulia: Thomas Mann in tedesco!

Sicuramente è stato merito di un piccolo ma giovane e compatto gruppo, molto motivato e con tanta voglia di imparare. Io e Giulia siamo partiti con grosse motivazioni alle spalle, in quanto a fine settembre ci trasferiremo in Baviera (vedi post), e abbiamo trovato persone che hanno condiviso con noi la stessa volontà di poter assimilare il più possibile. Chi per passione, chi per necessità. Buona parte del merito è anche delle nostre due insegnanti, Deniz ed Elisabeth. Non è facile insegnare una lingua partendo dallo zero assoluto e a mantenere alta l'attenzione di persone che si trovavano lì, alla sera, con tutta la fatica e lo stress di una giornata di lavoro. Ho dovuto far ricorso a 6/7 caffè al giorno, non di certo una cosa molto salutare in quanto la caffeina per quanto leggera è pur sempre una droga, ma le nostre Lehrerinnen sono state semplicemente perfette nel rendere divertenti ed appetibili argomenti che storicamente possono sembrare noiosi. Confesso, a me la grammatica non è mai piaciuta.

Con Deniz alla Deutsche Vita

Le attività svolte sono state alternative ma proprio per questo intriganti. Come il gioco propostoci da Elisabeth, le parole di tedesco da azzeccare per "segnare" un goal svolto il giorno della cerimonia d'apertura del Mondiale di calcio, o il fumetto - rigorosamente in tedesco - che Deniz ci ha fatto creare in team, quasi da zero. Attività al contempo divertenti e importanti per l'apprendimento, perché ti costringono, con la scusa del divertimento, a esercitarti e ad usare gli strumenti della lingua tedesca.

Esercitazioni in corso

Da non dimenticare è sicuramente la spesa alla Lidl di Via Carlo Alberto - per chi non lo sapesse è una catena di supermercati tedesca - in cui andare a ricercare come si dice in tedesco "sardine" o "terriccio da giardino", o sapere quanto costa die Schokolade. Ovviamente, tra gli sguardi perplessi dei barboni all'ingresso, della vigilanza e dei clienti. Ma chissenefrega, noi siam qui per imparare il tedesco!

L'espertone dei "trennbare Verben"

Per non parlare degli ultimi due giorni di corso, semplicemente memorabili! L'ultimo giovedì di corso ci siamo recati con Deniz in zona Quadrilatero a "La Deutsche Vita", un locale in cui si mangia rigorosamente tedesco e presso il quale ci siamo esercitati con l'uso della lingua con i camerieri. E ovviamente, abbiamo cenato a base di "Würste, Kartoffeln und Bier", piaceri che avevo dimenticato da poco ma che fa piacere riscoprire (e che da settembre riscopriremo... tutti i giorni). Venerdì sera invece, una piacevolissima sorpresa al nostro arrivo al Goethe Institut. La lezione non si terrà nella rovente aula E, ma in biblioteca. C'è un maxischermo e ci sono gli azzurri che cantano a squarciagola l'inno di Mameli, c'è Italia contro Costa Rica. Come è andata lo sappiamo (vedi post), noi intanto abbiamo visto due ore di televisione tedesca e goduto nel vedere tedeschi che sostenevano la nostra nazionale. Nonostante il risultato negativo e la pessima figura, nulla ci ha negato di brindare con due bottiglie di birra che ho portato dalla Germania e che mi era avanzata.

Questa è vita tedesca a Torino

Al termine di questo corso, c'era in tutti noi un mix di felicità e delusione. Delusione, perché non era facile salutarsi e lasciare un gruppo così bello. Felicità, perché eravamo tutti consci di aver imparato molto. Per quanto mi riguarda, credo di aver eliminato molti mattoni dal muro che mi impediva anche solo di provare la comunicazione in tedesco. Ora so di poter provare a parlare in tedesco con i miei colleghi. Che non vuol dire necessariamente che parlerò con loro nella loro lingua, ma almeno ci proverò, senza paura. E nel mentre, imparerò, a parlare, e speriamo anche, a capire.
Felicità, perché alla fine ci siamo divertiti tutti quanti, studenti ed insegnanti.

Affogare i dispiaceri (della Nazionale) con l'alcol

Quindi non posso (o meglio possiamo, penso che Giulia condivida in pieno il mio pensiero) far altro che ringraziare i nostri compagni di avventura, Francesca, Margherita, Salvatore e Yuliya, siete stati compagni di corso come raramente se ne trovano. Nonostante sia sempre possibile rivivere una simile esperienza, ma in maniera diversamente bella, non sarà semplice frequentare nuovamente un corso così vivace, intenso e produttivo. Speriamo di re-incontrarvi tutti quanti in Germania, e condividere insieme a voi un po' di esperienza germanica.

Ultima lezione con Elisabeth

Quanto alle nostre insegnanti, Deniz ed Elisabeth, il nostro grazie va fatto rigorosamente in tedesco - almeno, ci provo, a scriverlo in tedesco...
(Korrekturen sind wilkommen!) Wir wollen Deniz und Elisabeth für diese zwei Wochen des Kurses danke. Wir können nie Ihre Lektionen und angenehme Momente mit dir verbraucht nicht vergessen. Danke und... bis bald!
Stefano (& Giulia)

mercoledì 25 giugno 2014

Nel paese delle Meraviglie

Si, è tutto vero. Niente aperture di talkshow di politica, niente monologhi o sketch visti in televisione. Stasera sarà tutto rigorosamente LIVE!
Manca poco alle 21...Palaisozaki, Torino: tocca a Maurizio Crozza! E a noi, a morire di risate, riflettendo su tutte le contraddizioni del nostro Bel Paese, il Paese delle Meraviglie!

Palaisozaki in fase di riempimento

A presto!
Stefano

lunedì 23 giugno 2014

Un afoso revival - Monte Giulian

Ciao a tutti!
Staccarsi dalla propria terra per qualche mese per poi ritrovarla in estate, ha fatto sì che potessi godere da subito di qualcosa che è mancato veramente per troppo tempo. La montagna, le mie montagne. Le mie valli, i miei sentieri. Non "miei" nel senso di possesso, ma nel senso di appartenenza. Ad una terra, che alla fine sarà sempre la più amata, la più bella. In poche parole, la tua casa…

Pascoli panoramici

Per il mio ritorno in montagna volevo qualcosa di tranquillo, comodo e allora ho scelto di stare in una tra le valli torinesi più vicine, la Val Pellice. Quaranta minuti di macchina, forse anche meno e sono già al punto di partenza, una frazione di Torre Pellice, Villanova Pellice, conosciuta per essere il punto di partenza per l'arcitrafficata escursione alla Conca del Prà e ai rifugi Jervis e Granero. Invece di puntare verso ovest, scelgo di salire sul versante sud, verso la Val Germanasca, in zone sempre viste dall'alto ma mai battute dai miei scarponi. La meta inizialmente prevista era raggiungere le Bergerie Giulian, proprio sotto l'omonimo monte. Senza pensarci più di tanto, mi allaccio gli scarponi e vado, curioso di capire l'effetto che fa a battere un sentiero alpino dopo mesi di inattività in montagna.

La Val Pellice vista dall'inizio del Vallone di Brard

Respirare l'aria libera della montagna è una sensazione impagabile. Passeggiare nei prati, fotografare i fiori che tappezzano i pendii della Val Pellice, godere di panorami tanto conosciuti quanto sempre incredibilmente nuovi e fantastici… si, questa è casa mia. La montagna è casa mia. Ritornare ad essere qui è una liberazione suprema.

Panorama verso sud dal Colle Giulian, al centro l'inconfondibile Monviso

La prima parte di salita, in parte sentiero tra i boschi e in parte carrozzabile tra i pascoli, è veramente ripida. Dai 1250 metri di Villanova Pellice ai quasi 2000 metri dove termina il primo tratto di salita ripida si impiega pochissimo tempo, e si ha, per buona parte del tragitto un'ottima visuale, sia sulla Val Pellice che sulle aree circostanti la Conca del Prà. Superata dunque questa colletta si entra nel vallone dal quale si può già intravedere il Monte Giulian. La carrozzabile porta dolcemente, in un lungo saliscendi, alle Bergerie Giulian. Dopodiché, la carrozzabile diventa un sentierino talvolta difficile da individuare nel prato o tra le rocce. Io sto bene, anzi benissimo, e la neve che vedo in punta non mi spaventa. Arrivo in brevissimo tempo al Colle Giulian (2457 metri), dal quale la vista spazia sulla Val Germanasca verso nord e sul Monviso verso sud. Panorama immenso.


In vetta! Il Monte Giulian è raggiunto

Il Colle Giulian è parzialmente coperto di neve, ma più in alto di neve non ce n'è più. Perché non tentare di salire ancora un pochino? Il Giulian è in fondo solamente novanta metri più in alto. Il sentiero classico è ancora ricoperto di neve, e la pendenza non consiglia un attraversamento del nevaio. Meglio salire dal ripido: infatti dieci minuti dopo sono in cima. Una vetta, per quanto facile, è nuovamente conquistata. Non sarà un'estate di alte vie, questa, ma qualche soddisfazione me la voglio togliere. Ho cominciato con il Monte Giulian, spero di proseguire ancora a lungo...
A presto!
Stefano

domenica 22 giugno 2014

Una primavera tedesca: Germania all-round

Ciao a tutti!
La primavera si è chiusa ufficialmente ieri, ed è così che la voglio salutare (sapendo che fra un anno saremo lì nuovamente)... con una raccolta di immagini in cui i meravigliosi fiori sono il soggetto o il suo stupefacente complemento. Arrivano da tutta la Germania - che in primavera ho avuto modo di attraversare da nord a sud, da ovest ad est, ben più di una volta. Sono state scattate principalmente in Baviera, ma anche nei vari luoghi visitati lungo la Verrückte Idee, quindi anche in grandi città tedesche come Amburgo, Berlino e Francoforte sul Meno.
Ce n'è per tutti i gusti: che dire? Buona visione e... Gute Frühling!
A presto!
Stefano

Berlino, Zoologischer Garten, 19/04/2014

Francoforte sul Meno, 08/03/2014

Schweinfurt, Schweinfurter Baggersee, 03/04/2014

Marktbreit, 20/05/2014

Bamberga, 16/05/2014

Dresda, 22/03/2014

Zeil am Main, 09/05/2014

Fulda, Dom St. Salvator, 30/03/2014

Berlino, Pariser Platz, 20/04/2014

Ambugo, Botanischer Garten, 18/05/2014

Fulda, 30/03/2014

Völklingen, Völklingen Hutte, 27/04/2014

Goslar, 10/05/2014

Paderborn, 11/05/2014

Goslar, 10/05/2014

Fulda, Stadtschloss, 30/03/2014

Heidelberg, Hortus Palatinus, 05/04/2014

Schweinfurt, Schweinfurter Baggersee, 08/04/2014

Schweinfurt, 16/04/2014

Berlino, Fernsehturm, 18/04/2014

Schweinfurt, 16/04/2014

Marktbreit, 20/05/2014

Berlino, Zoologischer Garten, 19/04/2014

Heidelberg, 30/03/2014

Naumburg, 22/04/2014

Ochsenfurt, 20/05/2014

Ochsenfurt, 20/05/2014

Naumburg, 22/04/2014

Eltmann, 09/05/2014

Goslar, 10/05/2014

Paderborn, 11/05/2014
  
Bamberga, Kleine Venedig, 16/05/2014

Heidelberg, 30/03/2014

Naumberg, Dom St. Peter und Paul, 22/04/2014

Schwerin, Schloss, 24/05/2014

Bamberga, 16/05/2014

Bamberga, 16/05/2014

Amburgo, 18/05/2014

Schwerin, Schlossgarten, 24/05/2014

Eibelstadt, 20/05/2014

Amburgo, Botanischer Garten, 18/05/2014

Brandeburgo sulla Havel, 25/05/2014

Amburgo, Botanischer Garten, 18/05/2014

Bamberga, 16/05/2014

Amburgo, Botanischer Garten, 18/05/2014

Marktbreit, 20/05/2014

Schwerin, Schloss, 24/05/2014

Amburgo, Botanischer Garten, 18/05/2014






Brandeburgo sulla Havel, 25/05/2014

Amburgo, Botanischer Garten, 18/05/2014

Kitzingen, 24/04/2014

Schweinfurt, 16/04/2014

Amburgo, Botanischer Garten, 18/05/2014

Neustadt im Holstein, 23/05/2014

Schweinfurt, 11/05/2014
   
Schwerin, Schlossgarten, 24/05/2014

Brandeburgo sulla Havel, 25/05/2014

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