domenica 28 ottobre 2012

Turin Marathon, tappa 2: nessun regalo più bello!


Ciao a tutti,
Due settimane fa, il 14 ottobre ho corso insieme ad altre cinque migliaia di atleti, appassionati, runners, chiamateli come volete, la prima edizione di Una Corsa da Re, manifestazione podistica non competitiva all’interno della Reggia di Venaria e dell’adiacente Parco La Mandria. Manifestazione veramente aperta a tutte le tipologie di persona, dato che si potevano svolgere tre tipi di circuito: 4 km, 10 km e mezza maratona.


Due scatti sorridenti dalla corsa...
Anche in vista della maratona di Torino, che si avvicina inesorabilmente (mancano ormai tre settimane all’evento) ho scelto di correre la mezza maratona. Che soddisfazione... Tre settimane prima di Una Corsa da Re, ho corso la mia prima mezza maratona, a Torino. È stato bellissimo in quell’occasione, perché è la prima volta, perché è tutto nuovo… e il tempo stabilito in quell’occasione (1h33’36’’) era oltre le più ottimistiche speranze, specie considerando la tipologia del tracciato, ricco di cavalcavia e sottopassi.
Ma questa volta… che roba, 1h30’35’’. Mai più pensavo di fare qualcosa di simile. Anche questa volta considerando il percorso: saliscendi assurdo, quando la corsa era nel Parco La Mandria, infiniti tratti di sterrato e pochissimo asfalto. Sicuramente non le condizioni ideali per migliorare il personale cronometrico. 
E invece guarda che tempone! Però, se devo essere onesto al 100%, devo sicuramente ringraziare Diego, un triatleta (di 62 anni, semplicemente grandioso!) che mi ha praticamente tirato al traguardo. Mi ha superato ai 10 km circa e da lì, non so bene per quale motivo, ho provato a tenere la sua andatura, che mi sembrava buona ma senza correre il rischio di andare fuorigiri. E ci sono riuscito, in tandem abbiamo percorso la seconda parte di gara ad un ritmo (per me) velocissimo: alcuni chilometri sono stati percorsi a circa 4’/km. Alternandoci e mantenendo questo ritmo sostenuto abbiamo recuperato posizioni a manetta e siamo arrivati a sfiorare la soglia di 1h30’. Sul finale (bellissimo, all’interno dell’asse centrale della Reggia prima, e tra due ali di folla all’interno dell’abitato di Venaria Reale dopo) l’ho staccato un pochino; mi è dispiaciuto farlo, perché è stato un valido compagno di corsa. E probabilmente senza il suo ausilio non avrei mai chiuso la gara con questo tempo. Inevitabile, a fine corsa, lo scambio di complimenti e la condivisione delle nostre passate esperienze: per me, poche; per lui, runner e triatleta, una marea.

In tandem con Diego verso l'arrivo...
Gli effetti dei terrificanti allenamenti (che stanno continuando) si fanno sentire: vuoi 30” per le levatacce mattutine, vuoi 30” per la palestra intensiva, vuoi 30” per i 20 km in quota, vuoi 30” per qualche modifica alimentare e qualche grammo corporeo in meno, vuoi 1’ (forse di più?) per aver trovato una lepre degna di tale nome ed ecco serviti 3’ in meno sul tempo finale!

Verso l'arrivo in Venaria Reale

Devo fare assolutamente i miei complimenti ad Andrea, mio collega di lavoro, con il quale condivido quasi quotidianamente l’esperienza di corsa, punto di riferimento per le corse brevi (ad esempio a Vigone), ancora inarrivabile per me per le distanze lunghe (e con salite, Una Corsa da Re e Bricherasio). Ha stampato il tempone di 1h29’23’’ e a lui vanno i miei più sinceri complimenti. Spero di potermi confrontare con te anche in una maratona… ma ne riparliamo il prossimo anno!

Anche mentre si corre, c'è sempre spazio per una linguaccia "alla Del Piero"
E adesso non ci resta che continuare ad accumulare chilometri, il 18 novembre si avvicina e c’è sempre piu… Ansia? Curiosità? Voglia? di iniziare questa nuova esperienza…42 chilometri. Se ci penso ancora non ci credo. Ma il viatico di Una Corsa da Re, con un tempo così, mi fa ben sperare. È stato bello. Non ne vogliano i miei amici e i miei familiari (che posso solo ringraziare per tutto ciò che fanno per me!!!), ma il regalo più bello che potevo ricevere in occasione del mio 27esimo compleanno me l’hanno dato le mie gambe!
A presto, buona domenica a tutti,
Stefano

martedì 23 ottobre 2012

Al di là delle nuvole

Poco fa è terminata una puntata incredibile di Sfide, dedicata al mio mito, al mito di ogni alpinista e di ogni amante della montagna, Walter Bonatti. Qualcosa di pazzesco. Indescrivibile l'emozione che sa ancora dare adesso, a quasi cinquant'anni dalla sua ultima ascensione (l'invernale solitaria della parete nord del Cervino), questa leggenda. Vorrei provare a trasmetterne un po'...con le ultime parole della trasmissione, magistralmente condotta da Alex Zanardi.

"L’eredità che ci lascia Bonatti è una provocazione… 
E’ come se ogni sua impresa mettesse a nudo le pigrizie, le debolezze di noi comuni mortali… e insieme fosse uno sprone e una consolazione… 
Grazie a lui, alla sua forza, alla sua integrità, abbiamo scoperto che i limiti dell’essere umano sono molto, ma molto più in là di quello che pensavamo prima che lui ci aprisse la via… E che la verità a volte è come la cima inespugnabile di una montagna, bisogna saperla conquistare, costi quel che costi."


Walter Bonatti durante la tragica ascensione del Pilastro Centrale del Freney

Grande Walter, un saluto, con affetto, tra le nuvole.


sabato 13 ottobre 2012

Turin Marathon, tappa 1: Venaria Reale

Ciao a tutti,
sono passate quasi due settimane dall'inizio della preparazione per la maratona e...a distanza di tre settimane dalla prima esperienza con la mezza distanza, alla Turin Half Marathon, domani riproverò in gara questo chilometraggio. In un contesto, devo ammetterlo, assai più scenografico: la Reggia di Venaria e Parco La Mandria. Si, questo è lo scenario di livello assoluto che farà da cornice alla prima edizione de "Una corsa da re", appuntamento podistico nato in occasione dei festeggiamenti per i cinque anni trascorsi dalla riapertura della Reggia di Venaria.
Questa corsa non è che una tappa di avvicinamento all'obiettivo molto più grande, quello della Turin Marathon. Però, nonostante molti me l'abbiano sconsigliato, domani darò il massimo per cercare di fare un bel tempo e, perchè no, provare a migliorare quello stabilito alla Turin Half Marathon, 1h33'36''. Già, cosa sconsigliata, in quanto tutti mi suggeriscono di provare il "ritmo-maratona". Ma quando sei in gara, dover tenere un ritmo più basso di ciò che sai di poter fare...beh non lo reputo possibile per quanto mi riguarda! Non è uno sport di contatto, il podismo. Ma l'agonismo lo senti eccome. E ogni volta che qualcuno ti sorpassa, tanto o poco, iniziano a rotearti. Quindi, domani mattina, al diavolo tutti i consigli di chi vuole a tutti i costi saperne più di te e...dai col gas! Facciamo mulinare le gambe al massimo per 21 km, in un percorso pieno di stimoli artistici e naturalistici...e se poi è vero che uno dei miei miti calcistici, Pavel Nedved, per me e per tanti tifosi juventini semplicemente Pavel, sarà ai nastri di partenza per questa mezza maratona (eh, così si vocifera)...beh, è un motivo in più per fare bene. Tra l'altro lui è di casa a La Mandria. Finito l'allenamento, faceva le ripetute nei sentieri del parco...Che calciatore, che professionista!
Parentesi calcistica a parte, sono fiducioso per domani. Nello sport (sia in quello che seguo sia, anche se da pochi mesi, in quello che pratico) sono moooooolto scaramantico e, quasi involontariamente ho fatto oggi alcune cose che feci prima della Turin Half Marathon: andare a Torino a ritirare il pettorale, vedere il mio carissimo amico Dario e fare due passi in centro: passeggiare è un'attività per me fondamentale prima di ogni gara. Quasi un rito, catartico quasi come metterti il pettorale, infilare le scarpe e inserire il chip tra i lacci.

Il programma di avvicinamento per la Turin Marathon: il 18 novembre incombe!

Nel frattempo, sono scivolate via due settimane di allenamenti intensi. Già, un programma in palestra molto intenso, due sessioni di corsa mattutine da un'ora circa e una sessione domenicale a lunga percorrenza (...a settimana!) si stanno facendo sentire sul fisico e sulla mente.
Sul fisico...lo si poteva anche immaginare. Ma il doversi alzare alle 5-5.30 di mattina è agghiacciante! Da un lato, distrugge il corpo e la psiche. Non è il freddo, anche perchè freddo non fa ancora...è l'ora: alle 6 le gambe non ne vogliono sapere di correre e il cervello "ha ancora in testa" il letto! Terrificante, specie per chi come me, ama stare a letto, nel suo piacevole tepore.
Però correre a quest'ora ha anche i suoi lati positivi: macchine in giro ce ne sono ancora poche, si può correre in santa pace e poi... è bellissimo poter vedere un paese svegliarsi: la signora del bar che apre il locale e che inizia un'altra lunga giornata, gli studenti mezzo rincoglioniti che barcollano le loro giovini membra verso la fermata del bus, il signore che porta a spasso il cane, la fragranza del pane da poco sfornato che proviene dalle panetterie, il muratore che si ferma al bar prima di scomodare giù santi e madonne dal creato, il giornalaio che espone le prime pagine de La Stampa e Tuttosport, vedere le facce stupite (alcune, tante a quell'ora sono ancora in piena fase REM) della gente che ti vede un ragazzo correre a quell'ora. Belle sensazioni. Tanto quanto l'entrare in ufficio e poter salutare Giovanni e Ilaria con rinnovata allegria e gioia, nonostante sia io il primo a sapere che con loro dovrò condividere le fatiche di un'altra intensa giornata in trincea.
Il programma che mi porta verso la maratona è ancora lungo. Me l'ha preparato il mio fido istruttore di palestra, Edoardo, che inizio già fin d'ora a ringraziare, fiducioso che ciò che in serbo per me mi farà arrivare in grande forma all'appuntamento del 18 novembre (partite di calcetto permettendo, vero?).

L'asse centrale dei giardini della Reggia di Venaria, da dove domani partirà "Una corsa da Re"

L'avvicinamento è tosto...domeniche con 18 km (già percorsi domenica), poi mezza maratona a Venaria, una tranquilla 10 km a Pinerolo (proprio perchè è di casa...), e tre long-run da 20, 30 e 35 km negli ultimi tre weekend: tutto condito da uscite mattutine e palestra durante la settimana. Niente male...per fortuna che c'è sempre spazio per l'ironia: guardate la foto e vedrete il suo programma per il 18 novembre...simpatico! Ah, dimenticavo: sarebbe consigliabile fare i 20, i 30 e i 35 km in quota. Ho provato a farne 18 a Sestriere, domenica scorsa. Li ho fatti, si. Ma che roba, da tagliare in due un polmone...35 non so se li farò a 2000 m.
Sapete che vi dico? Che per ora i 21 km di domani sono più che sufficienti!
Con questo, vi saluto e ora si va a nanna!

p.s. Direte voi: "Che cosa????? E'sabato sera!"
Don't worry! Running's always a good time!

A presto!
Stefano

lunedì 1 ottobre 2012

Berg Heil

Concentrato di montagna in poche parole, pazzesco...

"Le montagne ti fanno piccolo, ti fanno uomo di paura, di insicurezza; ti costringono a domandarti se, andando avanti, riuscirai a sopravvivere o, al contrario, se sia meglio tornare indietro per non morire".
Reinhold Messner

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