mercoledì 29 gennaio 2014

Occhio al prezzo! - Puntata n.1

Ciao a tutti!
Avevo citato in un post di settembre 2013 e in un post di ottobre 2013 come era stata positivamente traumatica la mia prima esperienza con i supermercati tedeschi. Fin da subito, avevo avuto l'impressione che la storiella che noi italiani siamo abituati a sentirci narrare, quella che in Germania gli stipendi sono più alti e con essi anche il costo della vita, fosse per l'appunto, solo una storiella. Mi sembrava effettivamente di aver acquistato merce per un valore di circa 20 € e invece mi ritrovai alla cassa a dover sborsarne solo 14.

Uno scontrino da urlo

Sulla scia di quanto avvenuto, mi sarei promesso di condurre un'indagine un po' più approfondita sull'argomento, senza entrare in dettagli statistici che non posso conoscere ma con metodo e criterio. Non ho ancora i dati che servono, però lunedì scorso ho avuto modo di rivivere nuovamente il flash che ebbi circa quattro mesi fa. Esco da lavoro, mi reco al Kaufland di Schweinfurt, il supermercato più vicino al mio ufficio, per fare il pieno settimanale di ortofrutta e generi alimentari. Un chilo di yogurt, 1500 grammi di arance, un chilo di clementine, due chili di mele, due pacchi di insalata in busta da 200 grammi, più un pacchetto di cialdine da portare a lavoro. Il tutto per un totale di poco più di 12 €. Non ero avvezzo a fare la spesa al supermercato in Italia, però qualcosa che non mi torna c'è...
Decido allora di capirne qualcosa in più e conduco una piccola ricerca, al fine di trovare una risposta alle mie domande. Trovo la conferma che mi aspettavo, paragonando i numeri del mio scontrino con i dati dell'Osservatorio Prezzi e tariffe del Ministero dello Sviluppo Economico. Il tutto è illustrato nella tabella raffigurata in basso.


Il confronto che si può vedere nell'immagine in alto è quanto speso da me una settimana fa e i tre indici riscontrati nel mese di novembre 2013 (nella provincia di Torino) dall'Osservatorio Prezzi e tariffe: quotazione minima, quotazione media e quotazione massima per le varie tipologie di merce presenti nella tabella (N.B.: ho escluso volutamente il caffè dallo "studio" in quanto articolo che non suppongo abbia simile in Italia, le cialde tedesche sono diverse da quelle italiane).
Il risultato che ne risulta è, a parer mio, sconcertante. Quanto ho speso, si colloca esattamente a metà tra la cifra minima e la cifra media che si spenderebbero in Italia. La mia ricerca non è valida statisticamente, certo, ma traggo due conclusioni:
   1) il costo della vita in Germania non può essere considerato superiore a quello italiano, altrimenti avrei pagato una cifra decisamente superiore a 13 €;
   2) il costo della vita in Germania è decisamente inferiore a quello italiano, in quanto nel mio computo gravano due fattori: in primo luogo, nella mia ricerca sono incluse merci importate da Italia e Spagna (arance e clementine), quindi che dovrebbero essere soggette ad una sorta di rincaro; in secondo luogo, l'insalata da me acquistata è in busta (che può essere fino a due volte più costosa rispetto a quella fresca), mentre il dato italiano è relativo al prodotto fresco.
Cosa fa la differenza qui in Germania? Sarà l'effetto dell'imposta sul valore aggiunto (qui chiamata MwSt) qui al 7% invece del 22% italiano? Sarà che in Italia tutto è tassato all'inverosimile? O sono i nostri commercianti dediti al lucrare alle spalle del cittadino? Non voglio e non posso sentenziare sulle colpe degli uni o degli altri, ma sono fermamente convinto che noi cittadini, assieme a chi ci governa in Italia e in Europa, si debba aprire una seria riflessione su questo genere di dati.
Bis bald!
Stefano

12 commenti:

  1. Penso succeda a tutti coloro che vanno a fare la spesa in un supermercato in Germania per la prima volta. E se ci aggiungiamo lo Pfand il risultato sconvolge ancora di più! Io ero ospite di una famiglia composta da 5 persone (6, con me) più il cane, sono stata a fare la spesa con la mamma, che è arrivata in negozio con una borsata di bottiglie vuote ed è uscita con un carrello colmo e 15 euro in meno nel portafoglio. La massaia che è in me è sbiancata!

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    1. Ah si si, c'è anche quell'aspetto lì da tenere in considerazione. Non ho ancora provato l'aggeggio infernale che raccoglie il vetro, prima o poi lo provo. Tutto materiale per un post in più!

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    2. Provalo, non te ne pentirai!!! Ed è pure divertente, nel suo piccolo =D

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    3. è che il tedesco non lo so bene, e non vorrei bloccare la coda a causa della mia ignoranza in materia... =D

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  2. Leggo volentieri il tuo post e non posso che darti ragione...io abito nello schwarzwald, e qui i prezzi sono molto bassi. Li ho confrontati con un relativo supermercato in Italia....il risultato e' stato che la Germania e' molto meno cara dell' Italia. Pensa che un solo yogurt con gli smarties qui lo pago 0,45 cent, in Italia 1,25 euro...una vergogna totale.

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    1. Maria Rita, sull'alimentare penso anch'io che l'Italia sia molto più costosa. Forse c'è più qualità? Non posso essere certo al 100%, ma su alcuni prodotti sono quasi sicuro (tipo Nutella) che in Germania costino meno.
      Non è tutto oro ciò che luccica, comunque. Guardando più globalmente, alcune cose più care ci sono (treni?) o pare ci siano (farmaci?)...

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  3. Non si tratta di cibo, ma a proposito di qualità mi è tornato in mente che quando sono stata in Germania ho dovuto comprare gli assorbenti. Di fronte a una vasta scelta, ho preso quelli più cari (che costavano circa un euro meno dei più cari italiani), nella speranza che a un maggior prezzo corrispondessero materiali migliori.
    Beh, sono finiti nel cestino, intonsi.. in Italia prodotti simili (fastidiosi nell'immediato, non oso immaginare dopo un'intera notte...) si trovano solo nei "99 cents" o "tutto un euro", mai nei supermercati e mai al prezzo di 3 euro (vado a memoria). Che le donne tedesche abbiano una pelle meno sensibile?
    Per rimanere sullo stesso argomento, mi aspettavo di trovare in Germania, paese meno chiuso e bigotto dell'Italia, coppette mestruali, alternativa sana, ecologica e soprattutto economica agli assorbenti. In due supermercati, niente! Continuerò la ricerca alla prossima visita! ;)

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    1. Giulia, hai visto solo Tegut e Kaufland... comunque io questa coppetta me la immagino più come oggetto da farmacia che non da supermercato. E non per questione di bigottismo (che in me, peraltro, non esiste)...

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    2. In realtà dovrebbe essere proprio un oggetto da supermercato, visibile e accessibile...

      Ad ogni modo, continueremo la ricerca.
      Quello che mi premeva era sottolineare la scarsa qualità degli assorbenti, che a questo punto giudico costosissimi.

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    3. Dunque, 1A) non sono così convinto sia un oggetto da supermercato, 1B) continueremo la ricerca, 2) prova qualche altra marca di assorbenti (magari acquistato in un supermercato più "di marca").

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  4. Ciao Ste! Sinceramente penso che sia necessario valutare più aspetti oltre al prezzo finale... è vero che il costo del lavoro in Germania è simile ma ci sono agevolazioni che in Italia non ci sono! Gli stipendi alti... un prezzo basso, aiutano ad aumentare la quantità di vendita, di conseguenza le aziende guadagnano di più! In Italia non si capisce che vendere di più ad un prezzo più basso è più conveniente che vendere poco ad un prezzo più alto. Pensiero banale ma l'aumento delle accise sulla benzina ha portato l'effetto contrario di quello desiderato, ma nessuno ne parla più!

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    1. Stefano sapevo che avresti gradito quali sarebbero i PIU' aspetti che andrebbero valutati? (sono curioso, su queste cose ci sto lavorando, per capire meglio la realtà in cui vivo...) La storia delle accise... tutti sapevamo come sarebbe andata a finire, però i problemi veri dell'economia non sono mai sulle prime pagine dei giornali. E a proposito di benzina, beh. Qui costa 1.45 €/l. E se la faccio in Austria costa ancora meno...

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