Ciao a tutti!
La vigilia di un nuovo appuntamento con la maratona, la mia undicesima maratona, è giunta, nuovamente, con tutto il suo carico di emozioni e contrastanti sensazioni.
Sono a Francoforte ora, in albergo, alle prese con i preparativi del sabato sera prima della corsa attesa da un anno. La scelta del vestiario per la gara - difficile stavolta per le condizioni meteo incerte di domani - il chip da fissare alle scarpe, la borsa con tutto il necessario prima e dopo la fatica dei 42 chilometri. Le speranze di poter correre come ho sognato per mesi, la speranza prima di tutto di arrivare fino al traguardo della Messe Frankfurt tutto intero e magari con un bel tempo finale, un tempo che riscatti il ricordo opaco di un anno fa a Venezia.
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Al sabato si coltivano sogni di gloria |
Sono a Francoforte, ora, ma nel viaggio in auto da casa verso la Manhattan di Germania, ho avuto modo di pensare e ripensare a tutto ciò che potrà essere domani. Dal punto di vista podistico, c'è tantissima curiosità. Sto molto bene fisicamente, sento di avere delle gambe in forma e ben riposate. Gli allenamenti delle ultime settimane lo hanno confermato, i tempi fatti sono stati buoni, non lontani da quelli che feci in preparazione alla maratona di Roma, nella primavera dell'anno scorso. E in più, su un percorso molto più vallonato della ciclovia sulla quale sono stato solito allenarmi negli ultimi tre anni. E poi ci sarebbe da dire che il percorso di Francoforte si presenta come estremamente veloce. Di certo non come il percorso di Roma... Si può migliorare quel 3h13'06" di Roma? Non si può dire con certezza, mai. Perché l'eventualità di una caduta e di un piede rotto non si può mai escludere. Scherzi a parte, è una gran bella domanda. Restare sotto le 3h15' sarebbe già un grandissimo risultato, scendere sotto le 3h13' e migliorare il proprio personale sarebbe qualcosa di meraviglioso e anche un po' inaspettato. Perchè dalla grigia prestazione di un anno fa ad ora, ne è passata di acqua sotto i ponti. Ma è un acqua che non raccontava storie composte da passi che si susseguono uno dopo l'altro. Si vedrà domani. Intanto, allo stand Asics della Marathon Mall allestita per la Mainova Frankfurt Marathon, mi sono fatto stampare il braccialetto Pace My Race con il tempo di 3h13'00". Sarà una motivazione in più per provare a sfiorare qualcosa di "impossibile", perlomeno fino a qualche giorno fa.
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Alla ricerca di un nome. Lo troverò? |
A Francoforte ci sono migliaia di persone in attesa della maratona di domani. Da tutto il mondo. Cercano la loro strada tra le vie di Francoforte, cercano il loro nome su un pannello in cui sono stampati i nomi di tutti i partecipanti che affolleranno la città dei grattacieli. Provo a cercare anche il mio, senza successo. Magari riproverò domani, quando proverò a scaricare la crescente tensione della corsa che si avvicina. Però è bellissimo vedere tutti alla ricerca del proprio nome, che non è altro che una goccia nell'oceano. Siamo tantissimi, da tutte le parti del mondo. I nomi non tradiscono, e tantomeno tradiscono lingue e accenti: domani ci saranno maratoneti da tutti i continenti. Tanti tedeschi ovviamente, ma ho colto la presenza di tanto Giappone (una scuola eccezionale di maratoneti) e tanta Russia.
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Le strade dove solitamente impazzava il traffico...domani saranno assalite dai maratoneti! |
Prendo il mio pettorale, numero 9255, le spille e il chip da fissare alla scarpa. Personale: così così. Organizzazione: così così. Ormai so il tedesco a sufficienza per cavarmela, ma chi arriva dall'estero, qui fa fatica. Ritiro la maglietta del finisher (come se l'avessi già finita, questa maratona...), una foto ricordo sul podio in cui verranno premiati i vincitori di domani, faccio un giretto tra gli stand. In cui scopro ogni volta marchi nuovi. La corsa non è più solamente uno sport, è innanzitutto un business in continua crescita. Scarpe, magliette, kit invernali, orologi, ma soprattutto poliestere... poliestere come pioggia torrenziale.
Poi esco dalla Messe Frankfurt per scendere in strada. Per pensare e provare a rincorrere i pensieri. Proprio davanti alla Fiera di Francoforte, nella Friedrich-Ebert-Anlage, vi è la partenza della maratona. Poco a lato, nella Festhalle della Fiera, l'arrivo. Un arrivo atipico, indoor. Che sarà un ottimo riparo se dovesse infuriare il maltempo domani. La luce del giorno scende su Francoforte. Domani arriva presto, più presto. E sarà ora di maratona, finalmente. Per ora, posso solo più dire... buonanotte.
Bis bald!
Stefano