sono passate quasi due settimane dall'inizio della preparazione per la maratona e...a distanza di tre settimane dalla prima esperienza con la mezza distanza, alla Turin Half Marathon, domani riproverò in gara questo chilometraggio. In un contesto, devo ammetterlo, assai più scenografico: la Reggia di Venaria e Parco La Mandria. Si, questo è lo scenario di livello assoluto che farà da cornice alla prima edizione de "Una corsa da re", appuntamento podistico nato in occasione dei festeggiamenti per i cinque anni trascorsi dalla riapertura della Reggia di Venaria.
Questa corsa non è che una tappa di avvicinamento all'obiettivo molto più grande, quello della Turin Marathon. Però, nonostante molti me l'abbiano sconsigliato, domani darò il massimo per cercare di fare un bel tempo e, perchè no, provare a migliorare quello stabilito alla Turin Half Marathon, 1h33'36''. Già, cosa sconsigliata, in quanto tutti mi suggeriscono di provare il "ritmo-maratona". Ma quando sei in gara, dover tenere un ritmo più basso di ciò che sai di poter fare...beh non lo reputo possibile per quanto mi riguarda! Non è uno sport di contatto, il podismo. Ma l'agonismo lo senti eccome. E ogni volta che qualcuno ti sorpassa, tanto o poco, iniziano a rotearti. Quindi, domani mattina, al diavolo tutti i consigli di chi vuole a tutti i costi saperne più di te e...dai col gas! Facciamo mulinare le gambe al massimo per 21 km, in un percorso pieno di stimoli artistici e naturalistici...e se poi è vero che uno dei miei miti calcistici, Pavel Nedved, per me e per tanti tifosi juventini semplicemente Pavel, sarà ai nastri di partenza per questa mezza maratona (eh, così si vocifera)...beh, è un motivo in più per fare bene. Tra l'altro lui è di casa a La Mandria. Finito l'allenamento, faceva le ripetute nei sentieri del parco...Che calciatore, che professionista!
Parentesi calcistica a parte, sono fiducioso per domani. Nello sport (sia in quello che seguo sia, anche se da pochi mesi, in quello che pratico) sono moooooolto scaramantico e, quasi involontariamente ho fatto oggi alcune cose che feci prima della Turin Half Marathon: andare a Torino a ritirare il pettorale, vedere il mio carissimo amico Dario e fare due passi in centro: passeggiare è un'attività per me fondamentale prima di ogni gara. Quasi un rito, catartico quasi come metterti il pettorale, infilare le scarpe e inserire il chip tra i lacci.
Il programma di avvicinamento per la Turin Marathon: il 18 novembre incombe! |
Nel frattempo, sono scivolate via due settimane di allenamenti intensi. Già, un programma in palestra molto intenso, due sessioni di corsa mattutine da un'ora circa e una sessione domenicale a lunga percorrenza (...a settimana!) si stanno facendo sentire sul fisico e sulla mente.
Sul fisico...lo si poteva anche immaginare. Ma il doversi alzare alle 5-5.30 di mattina è agghiacciante! Da un lato, distrugge il corpo e la psiche. Non è il freddo, anche perchè freddo non fa ancora...è l'ora: alle 6 le gambe non ne vogliono sapere di correre e il cervello "ha ancora in testa" il letto! Terrificante, specie per chi come me, ama stare a letto, nel suo piacevole tepore.
Però correre a quest'ora ha anche i suoi lati positivi: macchine in giro ce ne sono ancora poche, si può correre in santa pace e poi... è bellissimo poter vedere un paese svegliarsi: la signora del bar che apre il locale e che inizia un'altra lunga giornata, gli studenti mezzo rincoglioniti che barcollano le loro giovini membra verso la fermata del bus, il signore che porta a spasso il cane, la fragranza del pane da poco sfornato che proviene dalle panetterie, il muratore che si ferma al bar prima di scomodare giù santi e madonne dal creato, il giornalaio che espone le prime pagine de La Stampa e Tuttosport, vedere le facce stupite (alcune, tante a quell'ora sono ancora in piena fase REM) della gente che ti vede un ragazzo correre a quell'ora. Belle sensazioni. Tanto quanto l'entrare in ufficio e poter salutare Giovanni e Ilaria con rinnovata allegria e gioia, nonostante sia io il primo a sapere che con loro dovrò condividere le fatiche di un'altra intensa giornata in trincea.
Il programma che mi porta verso la maratona è ancora lungo. Me l'ha preparato il mio fido istruttore di palestra, Edoardo, che inizio già fin d'ora a ringraziare, fiducioso che ciò che in serbo per me mi farà arrivare in grande forma all'appuntamento del 18 novembre (partite di calcetto permettendo, vero?).
L'asse centrale dei giardini della Reggia di Venaria, da dove domani partirà "Una corsa da Re" |
L'avvicinamento è tosto...domeniche con 18 km (già percorsi domenica), poi mezza maratona a Venaria, una tranquilla 10 km a Pinerolo (proprio perchè è di casa...), e tre long-run da 20, 30 e 35 km negli ultimi tre weekend: tutto condito da uscite mattutine e palestra durante la settimana. Niente male...per fortuna che c'è sempre spazio per l'ironia: guardate la foto e vedrete il suo programma per il 18 novembre...simpatico! Ah, dimenticavo: sarebbe consigliabile fare i 20, i 30 e i 35 km in quota. Ho provato a farne 18 a Sestriere, domenica scorsa. Li ho fatti, si. Ma che roba, da tagliare in due un polmone...35 non so se li farò a 2000 m.
Sapete che vi dico? Che per ora i 21 km di domani sono più che sufficienti!
Con questo, vi saluto e ora si va a nanna!
p.s. Direte voi: "Che cosa????? E'sabato sera!"
Don't worry! Running's always a good time!
A presto!
Stefano
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