domenica 4 maggio 2014

Non ci si abitua mai!

Ciao a tutti!
Non sono solito farlo - forse dovrei di più? - parlare di una delle mie più grandi passioni, la Juventus.
Lettori di A spasso tra i Giganti, permettetemi questo off-topic (peraltro nel giorno in cui sono tornato a correre una mezza maratona), oggi, giorno in cui la "Goeba" aggiunge un altro trofeo in bacheca, il trentaduesimo campionato italiano. Una vittoria che arriva in una maniera un po' strana, senza giocare, solo grazie ai risultati altrui.

Per molti il goal scudetto: 16/03/2014, la punizione di Pirlo che vale lo 0-1 sul Genoa (fonte: futura.unito.it)

All'ingresso di juventus.com

Diciamo grazie alla Roma, che perdendo 4-1 a Catania ci regala lo scudetto numero 32. Rispetto per i vinti, e quindi rispetto per la Roma di Rudi Garcia, che ha reso questo campionato emozionante fino ad oggi, cercando nella miglior maniera possibile, con un calcio allegro e concreto, di mettere i bastoni tra le ruote ai Campioni d'Italia. Però, alla fine, anche quest'anno più in alto di tutti ci siamo noi. Meritatamente, senza discussioni, quest'anno più che mai. Perché 93 punti in un campionato polemico e stressante come quello italiano non arrivano per caso, o solamente grazie ai tanto citati "aiutini" arbitrali, la vera chiave delle vittorie bianconere secondo coloro che invece, non vincono mai.

Ed è subito festa! (fonte: juventus.com)

Non era facile ripetersi, dopo due anni di trionfi in terra italica. Eppure, grazie anche al nostro condottiero Antonio Conte, la Juventus è riuscita a ripetersi per tre volte consecutivamente, cosa che alla Juventus riuscì solo negli anni '30. Solo altre due squadre possono vantarsi di questo: il Grande Torino negli anni '40 e lo straordinario Milan di Sacchi e Capello negli anni '90, ed entrambe lo seppero fare per quattro anni di fila. Si, ci sarebbe anche l'Inter nei primi anni 2000, però si sa bene da che farsa sono scaturiti quelle vittorie. Per quanto l'Inter di Mourinho fosse veramente forte, per un tifoso juventino quelle vittorie nerazzurre contano poco o nulla.

Per me, il goal più importante della stagione: 01/12/2013, al 93' Fernando Llorente sblocca la partita con l'Udinese

Altri record in vista: il record di punti stagionale, il traguardo dei 100 punti in vista, solo vittorie in casa, il più lungo filotto di vittorie consecutive (dodici). Sembra che non ci si voglia mai fermare. Perché alla fine è così, a noi juventini piacciono il sapore della vittoria e il rumore che i nostri avversari producono nella sconfitta, anche quello più fastidioso. Merito ancora una volta di Conte. Certo, la rinascita di una squadra che solo sette anni fa risorgeva dalla Serie B passa da Buffon, Pirlo, Chiellini, Vidal, Pogba e Tevez, però senza Conte probabilmente non ci saremmo ancora tirati in piedi. Questo è il mio pensiero, non una verità. E fortunatamente, non c'è maniera di verificare come sarebbe andata senza Antonio Conte in panchina.

Il vero segreto della Juventus: Antonio Conte

Quest'anno, per i motivi che mi tengono lontano dall'Italia, non posso fare festeggiamenti stile 2013, come gioire in Piazza San Carlo o esultare al passaggio della squadra per le vie di Torino. Si brinderà fra poco, con gli amici, nel locale in cui è consuetudine vivere le partite, gioia e sofferenza, vittoria e sconfitta. Sperando che questa sia solo una tappa, e non una fermata, nel viaggio che la più titolata squadra italiana sta scrivendo dal 1897.
A presto!
Stefano

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