Una mattina, a poche decine di metri dall'ingresso del mio luogo di lavoro, vedo che qualcosa è cambiato. Il cartellone pubblicitario della mia azienda, in posizione strategica (tutti coloro che escono da Schweinfurt per immettersi in autostrada sono obbligati a vederlo), ha qualcosa di nuovo da elogiare. Non è più la meravigliosa formazione delle giovani leve, né la grande qualità dei suoi prodotti o le sue competenze in termini di ricerca e sviluppo, ma... i settant'anni di partnership con la Scuderia Ferrari. Una grande scritta, "Mille Grazie, Ferrari".
Omaggio al Cavallino |
L'azienda per cui lavoro da oltre dieci anni (non la cito, ma basta vedere la foto) è fornitore ufficiale della Scuderia Ferrari, il suo nome compare sul telaio delle vetture di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, e questo già è sufficiente per rendermi orgoglioso. Stavolta, però, l'orgoglio è qualcosa di diverso. Cercate di comprendermi: si tratta di tedeschi che ringraziano italiani. Non è un fatto scontato. I tedeschi amano l'Italia: vengono in vacanza nel nostro paese, apprezzano le nostre donne, invidiano il nostro clima, bevono il nostro vino e vanno pazzi per la nostra cucina. Ma in fondo siamo rivali, e non solo nel calcio (vedi post). La storia ce lo insegna: le guerre nel secolo scorso, i contrasti all'interno dell'Unione Europea, ora. E si potrebbero fare tanti altri esempi.
Vedere un tedesco, o una azienda tedesca che ringrazia un'azienda italiana (probabilmente la più famosa nel mondo, d'accordo) è motivo di rispetto per un popolo che si è spesso dimostrato arrogante nei nostri confronti, è motivo di gioia per la stima reciproca tra due popolazioni, è motivo di onore ed orgoglio per un italiano in Germania, ma per l'Italia tutta.
Bis bald!
Stefano
Nessun commento:
Posta un commento