"Ognuno di noi dovrebbe avere la possibilità di fare un viaggio nel proprio organismo, un po' come quando chiediamo di aprire il cofano di una macchina per osservarne il motore prima acquistarla. Pensate che effetto! Poter vedere con i propri occhi e percepire con i propri sensi l'immensa e meravigliosa complessità del corpo umano. Poter osservare gli intricatissimi meccanismi che lo mantengono in salute. Poter viaggiare dentro i tessuti e le cellule e scoprire questo universo, infinitamente più complesso del cosmo. Credete che dopo avremmo ancora il coraggio di autodistruggerci? Di vivere una vita di stress, fumo, eccessi alimentari, alcol, sedentarietà, droga? Non penso. Ci troveremmo, piuttosto, umilmente ammutoliti alla ricerca di un libretto di istruzioni semplice ma efficace che ci dia le chiavi per mantenere questo dono, che è la vita, nella sua forma più bella."
Filippo Ongaro, Mangia che ti passa
Mangia che ti passa, un modo di dire ed una illuminante guida ad un nuovo modo di concepire il rapporto con la nostra alimentazione. Mi sono avvicinato a questo libro un po' per caso, sotto la spinta di mia moglie, e ne sono stato travolto e distrutto. Perché Mangia che ti passa è una brillante lettura che spiega come il 99% del mondo occidentale si sta nutrendo in maniera errata e non sappia sfruttare le potenzialità di alcuni alimenti a fini anche terapeutici.
L'argomento alimentazione è sempre delicato. Basta vedere quante discussioni si instaurano tra onnivori, vegetariani e vegani, quante polemiche sull'utilizzo di questo o quell'ingrediente. Molte se non quasi tutte, queste diatribe nascono su convinzioni e luoghi comuni errati o su dati figli di una scienza ormai superata. L'autore di questo libro, Filippo Ongaro, non è un ciarlatano come se ne possono trovare tanti in giro. Basta leggere il suo curriculum vitae. È un dottore che in passato ha lavorato per l'ESA, presso il quale ente si occupava del benessere degli astronauti nello spazio. La sua bravura non è solo nella sua competenza, ma anche nell'esposizione leggera e a tratti divertente di temi che, come dicevo prima, sono delicati e soprattutto, di non semplice comprensione per chi non ha una infarinatura di biologia.
Citando fonti, autori, ricerche, studi, Ongaro va alla caccia dei falsi miti dell'alimentazione moderna, come il ruolo dell'apporto calorico, o la qualità dei prodotti "light", li smonta uno ad uno avvalorando le sue affermazioni e propone una soluzione che prevede il ritorno ad un modello di alimentazione più consapevole, un modello che si rifà il più possibile all'alimentazione dei nostri antenati, con i quali condividiamo ancora un patrimonio genetico che ben tollera i prodotti della natura e che con fatica accetta tutto ciò che è il cibo raffinato di oggi, la causa principale di diabete e malattie cardiovascolari. Il modello può sembrare rivoluzionario, ma la base logica che sorregge le tesi di Ongaro sembra inattaccabile.
L'argomento alimentazione è sempre delicato. Basta vedere quante discussioni si instaurano tra onnivori, vegetariani e vegani, quante polemiche sull'utilizzo di questo o quell'ingrediente. Molte se non quasi tutte, queste diatribe nascono su convinzioni e luoghi comuni errati o su dati figli di una scienza ormai superata. L'autore di questo libro, Filippo Ongaro, non è un ciarlatano come se ne possono trovare tanti in giro. Basta leggere il suo curriculum vitae. È un dottore che in passato ha lavorato per l'ESA, presso il quale ente si occupava del benessere degli astronauti nello spazio. La sua bravura non è solo nella sua competenza, ma anche nell'esposizione leggera e a tratti divertente di temi che, come dicevo prima, sono delicati e soprattutto, di non semplice comprensione per chi non ha una infarinatura di biologia.
Citando fonti, autori, ricerche, studi, Ongaro va alla caccia dei falsi miti dell'alimentazione moderna, come il ruolo dell'apporto calorico, o la qualità dei prodotti "light", li smonta uno ad uno avvalorando le sue affermazioni e propone una soluzione che prevede il ritorno ad un modello di alimentazione più consapevole, un modello che si rifà il più possibile all'alimentazione dei nostri antenati, con i quali condividiamo ancora un patrimonio genetico che ben tollera i prodotti della natura e che con fatica accetta tutto ciò che è il cibo raffinato di oggi, la causa principale di diabete e malattie cardiovascolari. Il modello può sembrare rivoluzionario, ma la base logica che sorregge le tesi di Ongaro sembra inattaccabile.
Un libro, questo, che ho letto con grande attenzione e soprattutto curiosità, potrebbe presto diventare molto utile anche per curare la preparazione di una maratona. Un manuale che consiglio proprio a tutti: per stare meglio, per sentirsi meglio.
Bis bald!
Stefano
Giudizio: 8/10 ■■■■■■■■■■
Giudizio: 8/10 ■■■■■■■■■■
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