lunedì 24 settembre 2012

Sgambata...al Giacoletti

Ciao a tutti!
Mi sono preso un po' di pausa (ancora una volta) dal blog. Come già ho scritto giorni fa, un "piccolo" progetto al quale penso da molto tempo mi sta portando via molte energie, fisiche e psichiche. Per ora non voglio anticipare pubblicamente niente, anche se ormai quasi tutti sanno. Chiedete ai miei colleghi più stretti o ai miei amici e vi sapranno illustrare... Però, lo ammetto, anche "avventure" calcistiche e fantacalcistiche hanno sottratto tempo utile al blog.
Bene, dopo un luglio trascorso in Valle d'Aosta per l'Alta Via, e l'agosto tra Dolomiti (con il CAI UGET) e Francia (un po' di mare e Punta Roncia) ho pensato che era cosa buona e giusta tornare alle origini, alle montagne di casa. A dirla tutta, le mie vere origini di appassionato di montagna sono radicate in Valle d'Aosta e per la precisione in Val d'Ayas, come già raccontai durante l'Alta Via, fu lì che scoprii (o meglio, riscoprii) la passione per l'alta quota. Però... è da quasi 27 anni che quando mi alzo, ho la possibilità di uscire sul balcone di casa e poter ammirare una delle montagne più affascinanti in assoluto (e non lo dico a caso, come scoprirete): il Re di Pietra, il Monviso. Innegabile che questa visuale sia stata per me come un catalizzatore alla mia passione per la montagna. Chi lo sa, magari un giorno ci andrò laggiù, in punta. Vedete, questa montagna regna sovrana in mezzo a tutta una serie di altre vette..."suddite", quindi non può che avere un effetto, come dire, magnetico... così come ce l'ha avuto per tanti alpinisti: basta dire che i primi a scalarlo furono due inglesi e due francesi (quest'ultimi furono due tra le più formidabili guide di Chamonix, i fratelli Croz)!!!

Pian del Re

Ed è così, che sabato 8 settembre, quando il sole ancora non accennava a far capolino, sono partito in compagnia di Alberto, in direzione Pian del Re, sopra Crissolo, per una escursione classica, quella al rifugio Vitale Giacoletti. Beh, vi dirò, era un sacco di tempo che non tornavo da queste parti. Di ciò che ho fatto quest'estate ho raccontato ampiamente, negli anni passati la mia vita sentimentale mi ha portato altrove, su altre montagne e altre valli.

Sotto il Re di Pietra

Ed è stato bello sentire come una specie di fitta al cuore vedere comparire il Re di Pietra dinanzi ai miei occhi con tutta quell'imponenza. E salendo il sentiero che porta al Giacoletti, che bello vedere sorgere il sole! E qui non è bellezza casuale, qui nasce il Po, qui si intravede il riflesso dell'alba nelle acque di questo fiume da poco nato. Qui si cammina con il Monviso in faccia tutto il tempo. E con un po' di neve (venuta giù nella settimana corrente il giorno della gita) questa montagna ha tutto un altro effetto. Regala emozioni, il Monviso.
Al Giacoletti ci si arriva velocemente, ma posso garantirvi che non si vuole lasciare questo posto altrettanto in fretta. Con una buona cioccolata calda, con un bel sole che illuminava le nostre facce e la nebbia che pian pianino si stagliava alla base del Re di Pietra...era dura andarsene a cuor leggero! Fortunatamente un buon gelato, anzi ottimo, gustato a Saluzzo, ha reso meno amaro il ritorno! :-D

Viso Mozzo e Monviso

A presto per nuove avventure!
Stefano

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