Puntuale come ogni anno, più di un orologio svizzero, è uscita la maxiclassifica della maratona, uno strumento con il quale si possono confrontare le proprie prestazioni sulla maratona, con le decine di migliaia di podisti italiani che ogni anno sfidano e si sfidano sulla distanza più importante del fondo. Sarò onesto, quest'anno ho atteso questa classifica con ridotto ardore, conscio che il risultato riportato alla maratona di Berlino - cronometricamente negativo, ma positivo alla luce dell'incidente che lo ha condizionato - avrebbe significato un consistente arretramento nella maxiclassifica del 2016.
Così infatti è stato. Il salto tra il miglior tempo del 2015, 3h14'32'' a Firenze (nonché mio miglior tempo in assoluto) e la performance dell'anno da poco concluso, 3h20'08'', a Berlino si è tradotto in un migliaio di posizioni perse. A livello assoluto, sono passato dalla posizione n°4209 alla posizione n°5370: ma quanti sono i maratoneti che tagliano idealmente il traguardo nel giro di poco più di cinque minuti…
Un dato in controtendenza rispetto agli ultimi anni è invece il numero di atleti che corrono almeno una maratona nell'anno solare. Se il trend degli ultimi anni era sostanzialmente proiettato verso una crescita del numero di partecipanti, quest'anno si ha avuto un leggero trend negativo: il decremento è nell'ordine del centinaio di unità, che su 32695 (questo il numero di maratoneti italiani nel 2016) non è molto significativo, ma spero che non sia una inversione di tendenza poco auspicabile per il movimento della maratona italiana e, in altri termini, dell'atletica leggera nazionale.
Il tempo "così-così" di Berlino si è sentito anche sulla classifica dedicata alla mia categoria (seniores uomini), dove ho perso una cinquantina di posizioni (dal 421° al 475° posto), in luogo di una diminuzione di oltre centocinquanta atleti. Una perdita che si attesta intorno al 7% dei maratoneti nella categoria tra i 30 e i 35 anni di età.
Un numero da non trascurare e che spero che possa ritornare in segno positivo già a partire dal 2017. Così come mi auguro che l'anno che è da poco iniziato possa essere il trampolino verso nuovi traguardi e nuovi obiettivi. Dopo un mese trascorso con il piede a riposo, tornare a correre, correre più forte che si può, è l'unica cosa che chiedo.
Bis bald!
Stefano
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