domenica 5 agosto 2012

Tappa 1, Rifugio Averau

Ciao a tutti...
Che strana giornata quella di oggi! Abituato a raggiungere la partenza del sentiero in macchina e a camminare da solo, è stato strano viaggiare, o meglio, dormire da Torino fino al Falzarego, mangiare e cominciare il trekking... Mi sono sentito parecchio spaesato, ecco... Anche perchè sto cominciando ora a conoscere i miei compagni di viaggio, per me finora perfetti sconosciuti.
Diverse sensazioni mi hanno attraversato oggi... In primis, il passaggio a Canazei: non me l'aspettavo, io pensavo si salisse da Belluno (ho poi scoperto essere un malinteso tra organizzatori, autista e compagnia di trasporto) e invece guarda...l'amata Val di Fassa, Canazei, il Sassolungo, il Sassopiatto, il Gruppo di Sella, la Marmolada, il Pordoi. Bello tornare in questi posti che mi hanno visto fare i primi passi in montagna, negli ormai lontani anni '90 e che l'anno scorso mi hanno fatto capire, lungo un'intensa settimana a Canazei e dintorni, che ero in grado di sostenere trekking di più giorni. Insegnamenti messi in pratica quest'anno.
La magia delle Dolomiti...forme uniche, rocce ineguagliabili, passaggi impensabili, atmosfera felice e melting pot di alpinisti introvabile se non in pochi altri luoghi. Ovunque tu volgi lo sguardo c'è una montagna (in senso positivo) assurda. Tanto per dire: dal rifugio Averau, da dove vi sto scrivendo, si possono ammirare Tofane a nord, Nuvolau a est, Civetta, Pelmo e Marmolada a sud, Averau ad ovest...che roba! E siamo solo all'inizio!
Vi dirò: bello camminare in solitaria, ma anche in gruppo non è affatto male... Certo, io sono partito stamattina da Torino senza avere la benché minima idea di chi fossero i miei compagni di trekking e quindi mi devo ancora ambientare. Ho però sentito il piacere particolare di trascorrere del tempo tra i monti con chi i monti li ama, scambiando pareri ed esperienze. Che bello poi consumare un buon pasto (che cucina, qui all'Averau) in allegria, senza poi dimenticare come è rilassante chiudere la serata con una partita a machiavelli. Ma soprattutto, e qui forse percepisco di più il potere del gruppo, vedere come la passione che lega una trentina di persone riesce a coinvolgermi appieno, facendo crescere in me la voglia, il desiderio di nuove sfide, nella fattispecie le vie ferrate. C'è dentro di me un po' di rammarico per non essermi procurato l'attrezzatura adatta per questo tipo di attività: tutti mi hanno ripetuto che non servono tanti corsi, per imparare a fare le ferrate bisogna... fare le ferrate!!! E questa sarebbe stata un'ottima occasione...ma molti hanno anche sottolineato che ho una vita davanti e, detto da una persona che si è avvicinato a questo mondo all'età di 60 anni, ciò assume maggior valore.
Mi piace comunque vedere il bicchiere mezzo pieno: sono in ferie, in montagna, la miglior montagna che si possa desiderare, tra persone che l'hanno vissuta e dalle quali non posso che imparare tanto, bel tempo e bellissimi sentieri...è molto, è tanto, tantissimo. Quanti mi stanno invidiando ora? Tanti. Bene, accontentiamoci! Per ora...:-D
Adesso nanna, a domani!
Stefano

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...