giovedì 15 gennaio 2015

I consigli di Seehofer

Ciao a tutti!
In questi giorni di grande tensione internazionale dopo l'attacco terroristico a Parigi, in ogni paese europeo c'è chi fa a gara per chi le spara più grosse. Lo schema è sempre il solito: aizzare con le parole la folla più inferocita, parlando alla pancia della gente. Lo sa bene l'italico Salvini, altrettanto la transalpina Le Pen, lo stanno capendo i teutonici sostenitori di Pegida, un neonato movimento "contro l'islamizzazione della Germania".

Se lo dice Horst... (fonte: stern.de)

Qualche strano esemplare c'è anche in Baviera. Non razzisti come Salvini o Le Pen, ma in grado di coprirsi di grottesco con boutade degne dei migliori politicanti italiani. Mi riferisco a Horst Seehofer, leeder della CSU (partito della coalizione di governo) e primo ministro del land bavarese, che a dicembre ha affermato che "chi vuole vivere in Germania deve parlare tedesco anche a casa". Certo, io mi ci vedo già. Arrivo a casa dopo la mia onesta giornata di lavoro e mi rivolgo a Giulia così: "Hallo meine Liebe! Wie geht es dir?" e così via. Sarei più ridicolo del veramente ridicolo Seehofer. Uno, che tra l'altro, ha proposto di sospendere gli accordi di Schengen per limitare l'afflusso di immigrati provenienti dall'Italia. E che è riuscito anche a partorire l'idea di imporre un pedaggio autostradale ai soli stranieri, probabilmente inconscio del fatto che le autostrade gratis sono uno dei principali volani del sempre più forte turismo tedesco.
Personalmente credo che queste uscite siano tutta una montatura "elettorale". In fondo, gli stranieri, quelli più colpiti dalle sue dichiarazioni, mica lo possono votare Seehofer. Siccome di questi tempi, ci sono affermazioni ben più pesanti ed offensive, raccolgo l'uscita del "nostro" primo ministro come un consiglio. Lo studio, il tedesco. Ma lo studio per me, caro Horst, non per le tue assurde uscite.
Bis bald!
Stefano

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