Ieri è morto Paolo Villaggio, l'autore e l'attore di una delle figure più celebri ed iconiche della letteratura e del cinema italiano. Fantozzi. Ora piangiamo la sua morte, ma quanto bene ha dipinto, per mezzo di una maschera come Fantozzi, i lati più negativi dell'italiano, quanto ha segnato il nostro linguaggio e ovviamente, quanto ci ha fatto ridere? A caldo, non ce ne rendiamo ancora conto. Una lacrimuccia scenderà, ogni momento in cui con la mente ritornerò ai momenti felici vissuti grazie ai suoi personaggi: le serate fantozziane con gli amici, le battute ripetute a memoria, i lunghi viaggi scanditi dalle scene cult, la condivisione dei suoi film con chi (mia moglie) non li conosceva ancora.
I social network impazziscono nell'immaginare dove possa essere Paolo Villaggio ora. Io lo immagino davanti alla porta del Paradiso, con un angelo che gli dice "sarà come se non se non fosse mai morto" (da Fantozzi - Il ritorno). Perché per tutti quanti coloro che l'hanno adorato, non può che essere così.
Fantozzi contro tutti (fonte: corriere.it) |
Ciao Paolo
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