sarà un anno particolare il 2013. Un sacco di cose nuove sono successe, stanno per succedere e potrebbero succedere. Cose piccole, come il cambiare le scarpe da corsa, il cambiare totalmente look (radendosi la barba e accorciando drasticamente i capelli), tesserarsi per la FIDAL... oppure cose già di un certo peso, come il dover rivedere tanti rapporti di amicizia anche con le persone a te più care. oppure cambiamenti drastici: un nuovo lavoro, una nuova nazione.
Sono sensazioni strane, malinconiche, dalle quali traspare una flebile tristezza. Sarebbe più corretto dire che parole in grado di descrivere cosa stia provando ora, beh... non le sto trovando.
Forse non dovrei parlarvi di questo. Queste pagine sono "nate" qualche mese fa per raccontarvi la mia Alta Via dei Giganti, poi sono proseguite per raccontare le mie avventure in montagna (Dolomiti e trekking giornalieri vari) ma anche il percorso che mi ha portato a correre per la prima volta una maratona. E ora vi parlo di me, delle mie sensazioni e di ciò che provo. Che ben poco ha a che fare con il mondo della corsa e della montagna, ma tant'è, ora mi va di scrivere queste parole. Sulle quali probabilmente tornerò nei post futuri, volente o nolente. Per ora non ho però intenzione di indugiare oltre. Ci sarà molto tempo in futuro...
Hi everybody,
2013 will be a unusual year. A lot of new things happened, they're going to happen or they could happen. In some cases, they're little things like the change of running shoes, or the total change of my look (beard shaving and drastic hair cutting), or the FIDAL membership... in other cases they play an important role like the reviewing of many friendships, with my loves ones, too. Or, at last, they're radical changes: a new job, a new country.
They're strange, adust sensations that leave a faint sorrow. It would be right to say that I cannot find words able to describe what I'm feeling.
Maybe I shouldn't write about these sensations. These webpages were "born" some months ago in order to tell you my Alta Via dei Giganti, then they continued with my mountain adventures (Dolomiti and various daily trekking) but with the road that lead to my first marathon, too. And now, I'm going to write about me, about my sensations, about my feelings. That's far from the running world and from mountain world but it does, thus now I want to write these words. These are points that willy-nilly I'm going to deepen in the future posts, At the moment I don't want to wait any longer. There'll be time in future to write about this...
New look, new shoes: in fase di stretching prima dei 21 km. |
Ora voglio dedicarmi a ciò che ha animato la prima metà di gennaio e ha rappresentato un'importante valvola di sfogo. Cioè la corsa. Si lavora duro, in questi giorni. E con le temperature rigide, specie ultimamente, beh vi assicuro che non è facile. Ho ripreso il lavoro in palestra, ho ripreso a darmi da fare con i lunghi. Come ad esempio sabato, quando ho corso "privatamente" una mezza maratona. In realtà speravo di correrne una vera domenica, a Vercelli, ma giovedì ho preferito desistere e non iscrivermi, viste le previsioni di neve. E allora l'ho corsa per conto mio, in mezzo all'umidità e alla nebbia che imperversava su Cercenasco. Però le sensazioni sono state ottime, e i tempi fatti sono un buon preludio per le prossime gare.
Ho ripreso anche a correre alla mattina. E stavolta è ancora più terribile uscire di casa: le temperature sono prossime allo zero. L'impatto iniziale è veramente tragico. Però pensiamo al futuro, pensiamo al 17 marzo quando (per ora, spero) correrò la mia seconda maratona. Sono ancora in bilico tra Roma e Barcellona, ma in tutta sincerità sono al momento più sbilanciato per la seconda ipotesi. Vedremo...
A presto,
Now I want dedicate my writing on what animates January's first half and has represented a "safety valve". That's running. I'm working hard, on these days. It's not easy, moreover with the lately cold temperatures. I restarted the exercise in the gym, I restarted with long runs. In example, what I did on Saturday, when I "privately" ran a half marathon. I sincerely hoped to run one real half marathon race on Sunday, in Vercelli, but at the end Thursday after looking the weather forecasts I renounced and I didn't register. So I ran by myself, in the humidity and in the fog that permeate Cercenasco. Sensations were very good, times done are a greatest baseline for the next races.
I restarted with early morning's runs. Now, it's more terrible to go out home: temperature are close to zero. The first impact is tragic. But I'm thinking to the future, to March 17th, when (at the moment, I hope) I'll run my second marathon. I'm unsure between Rome and Barcelona, but I'm sincerely more attracted by the second one. We will see...
See you soon,
Stefano
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