giovedì 7 maggio 2015

Segreti di una maratona: l'alimentazione

Ciao a tutti
Tra i piccoli grandi segreti per riuscire a condurre in porto un'impresa come quella della maratona vi è di sicuro un'alimentazione corretta ed equilibrata.
Perché non ci si può presentare al limite dell'obesità ad una maratona. Sarebbe uno stress troppo grande per il nostro corpo, soprattutto per le articolazioni, anche solo per una corsa di dieci chilometri, figuriamoci per quarantadue. Quindi è necessario mangiare "bene", per dimagrire se lontani dal peso forma, per restare in forma e fare si che tutti i meccanismi all'interno del nostro corpo siano perfettamente oliati.

Bontà ed equilibrio (fonte: abnutriwell.com)

In generale, i consigli sono sempre quelli che vengono propinati dai media. Dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, mettere da parte salumi e cibo spazzatura, aumentare i cibi ricchi di fibra, colazione molto ricca, bere molto, dimenticare le bevande zuccherate, limitare il consumo di alcol, non abbondare nel quantitativo di carne e di dolci. Personalmente, metto in pratica questi suggerimenti in maniera quasi integralista. La colazione è spesso il pasto più ricco della giornata (a meno che debba correre 30-35 chilometri prima di cena...). Sono cinque le porzioni giornaliere di frutta, la verdura non manca mai sia a pranzo che cena. I salumi sono quasi assenti e le tanto amate patatine fritte per qualche mese spariscono dalla tavola. La quantità di acqua che bevo quotidianamente supera sempre i tre litri. Ed è acqua, mai aranciata o Coca-Cola. E neanche alcol: forse concedersi un bicchiere di vino o una birra ogni tanto non farebbe male, però mi piace pensare di presentarmi il giorno della maratona completamente pulito da ogni traccia di alcol. Viene sempre il tempo del riposo, dopo, ed è lì che si apprezza di più ciò a cui ho rinunciato.
Forse solo ai dolci non riesco a rinunciare. Ho sempre la scusa che "si, tanto correndo, brucio tutto!"... Un dolcetto al termine della cena non manca mai.

Che scoperta, i semi di chia (fonte: lacucinavegetariana.com)

Durante gli allenamenti svolti durante le ultime due maratone ho avuto modo di perfezionare alcuni dettagli relativi all'alimentazione, grazie a quanto letto nelle pagine di Born to run di Christopher McDougall e Voglio correre di Enrico Arcelli. Nella fattispecie, ho introdotto nuove componenti che arricchiscono e completano maggiormente la mia dieta.
La prima componente è il consumo di semi. I semi di girasole, lino, chia, con l'aggiunta delle bacche di goji, sono diventati parte essenziale della mia colazione. Ognuno dei citati prodotti apporta ingredienti alimentari fondamentali per la nostra salute.

Le bacche di goji, così decantate (fonte: counsellingnutrizionale.altervista.org)

I semi di lino, ad esempio, sono la fonte principale dell'acido linoleico (acido grasso polinsaturo della serie omega-6) e contengono numerosi minerali, tra cui rame e magnesio. E soprattutto mantengono un'eccellente regolarità intestinale. I semi di girasole, invece, sono un vero toccasana per la salute; grazie all'elevata quantità di acido folico, di vitamine B ed E e di minerali come ferro, zinco e selenio è un potente antitumorale. I semi di chia sono stata una grande scoperta: in Europa non sono molto conosciuti (la loro origine è centroamericana), non sono facili da reperire nei negozi, ma possiedono una serie di benefici strabilianti: in proporzione, possiedono più calcio del latte, più omega-3 dei semi di lino e più vitamina C delle arance (circa sette volte tanto). Da quasi un anno trovano il loro posto accanto alla quotidiana combinazione di yogurt e müsli. E poi ci sono le bacche di goji, tanto di moda ultimamente. Non faccio fatica a crederlo: antiossidanti (viene considerato il più potente alimento antiossidante), vitamine C ed E, rame, ferro e fosforo, il tutto concentrato in questo piccolo frutto che tanto assomiglia all'uva sultanina.

Da me lo chiamano Fischöl (fonte: crossfithc.it)

La seconda componente è il consumo di olio di pesce. Qui in Germania gli integratori a base di olio di pesce vengono venduti a prezzi proprio modici, e allenatori molto preparati lo raccomandano grazie al suo potere antiinfiammatorio. Perché non provare? È la fonte più ricca di acidi omega-3! Benefici immediati? Forse nessuno, ma io sto bene, molto bene, e non ho avuto praticamente problemi muscolari durante l'ultimo anno di allenamento. Basta non esagerare nelle quantità. Un grammo al giorno (io ne consumo 700 g al giorno) è più che sufficiente.
Qualche idea l'ho fornita. Però la regola, oltre a mantenere un certo equilibrio, è quella di alimentarsi con ciò che più piace, senza stravolgere le abitudini. Correre, così come mangiare, deve essere un piacere e non per forza una continua rinuncia.
Bis bald!
Stefano

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