venerdì 15 maggio 2015

Storie di rimborsi

Marzo 2013: mi accorgo che durante la mia settimana a Barcellona qualche furfante ha clonato la mia carta bancomat e ha utilizzato più di duemila euro (miei) per giocare alle scommesse. Al mio rientro in Italia, inizio una lunga procedura per riavere ciò che Poste Italiane non è riuscita a proteggere. Carabinieri, uffici postali, raccomandate, solleciti. Dopo più di due anni, quando le speranze sembravano ormai finite, ecco che ricompare sul conto corrente il maltolto, fino all'ultimo centesimo, come per magia.
Gennaio 2015: l'ente affittante del nostro appartamento a Schweinfurt - per precisione, una banca - ci invia una lettera in cui è scritto che, in base a quanto versato per le spese condominiali (acqua, pulizie, spazzatura, luoghi comuni) e a quanto effettivamente abbiamo usufruito, abbiamo diritto a vederci accreditata una piccola somma a titolo di conguaglio. Dopo tre giorni di attesa, questa compare sul nostro conto corrente. Tutto vero.

Primi per lentezza (fonte: mobileworld.it)

Nonostante vadano considerate cifre e situazioni diverse, notate la presenza di qualche piccola, impercettibile, differenza tra Italia e Germania?

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