La Canea (il nome italianizzato di Haniá) è una città speciale, per tanti motivi. Avventurarvisi è qualcosa di irrinunciabile durante un soggiorno nella zona occidentale di Creta. Non tanto perché è la città più grande della omonima "unità periferica" (l'equivalente della provincia), non tanto perchè è una delle città più grandi dell'isola. E neanche perché è uno dei centri sui quali si fondano le vicende storiche cretesi. Il motivo è molto semplice. Questa è la città più affascinante di tutta l'isola di Creta. Nella quale il mio consiglio è perdersi. Non geograficamente, ma spiritualmente.
Tramonto veneziano |
Perdersi a La Canea vuol dire perdersi in una città dalle mille anime che la contraddistinguono, che derivano dalle varie dominazioni che si sono susseguite. La variegata architettura di La Canea è figlia di secoli in cui Creta è stata oggetto di continui successioni nel dominio dell’isola. L'epoca minoica e quella ellenistica, prima; poi è giunta l'età veneziana, dalla quale ha ereditato le sue tracce più rilevanti nel porto, nelle fortificazioni adiacenti e nel Grande Arsenale; infine, prima della tanto agognata indipendenza, l'epoca ottomana, che ha lasciato più che un segno, ad esempio l'appariscente Moschea di Kioutsouk Hasan.
L'anima greca e quella turca di La Canea |
Perdersi a La Canea significare farsi inebriare dall'animosità della Plateia Venizelou, la piccola piazza che conduce al porto. Significa perdersi in viuzze anguste che dividono case che sembrano sul punto di crollare, ma proprio per questo sono un gran pezzo di folklore di Grecia. Significa fermarsi davanti ad ogni negozio, dove artigiani e commercianti espongono con sapienza merce pregiatissima, dove la frutta secca o essiccata, l'olio d'oliva cretese e il raki sono molto più di una tentazione golosa.
Probabilmente il più bel porto di Creta |
Perdersi a La Canea vuol dire perdersi in una passeggiata nel porto: poche cose possono essere romantiche come una rilassante passeggiata da un lato all'altro dell'Akti Koundoriouti. Perdersi a La Canea è farsi inebriare dalle fragranze dei ristoranti che guardano sul porto. Se è vero che i ristoranti con i buttadentro sull'uscio sono veramente fastidiosi, è altrettanto vero che senza i guarnitissimi ristoranti dai menu a base di pesce e delle più tipiche specialità greche, il porto di La Canea non sarebbe la stessa cosa. Perdersi a La Canea vuol dire fermarsi per un attimo vicino al faro veneziano e guardare il tramonto. Da fissare bene nelle retine, perché questo è un tramonto non banale. Non banale come questa incantevole città.
A presto!
Stefano
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