Nel ciclo di preparazione verso la maratona di Roma non poteva mancare anche una mezza maratona, cosa che tanto mi è mancata nell'estate prima della BMW-Berlin Marathon. Ma allora era diverso, partecipare a competizioni podistiche sulle lunghe distanze in estate vuol dire correre in montagna o su sterrato, non proprio quello che fa per me, che non amo assolutamente la corsa in montagna e che purtroppo ho le ginocchia delicate. In primavera, invece, c'è molta più possibilità (e scelta) di mezze maratone ideali per preparare o rifinire una maratona.
Si torna nella capitale tedesca del grattacielo. Foto di archivio, 3 dicembre 2016 |
La scelta fatta è quella di rimanere in Germania per preparare al meglio la maratona di Roma. C'è una maratona che già da un paio di anni mi stuzzicava, ed è la Frankfurter Mainova Halbmarathon, che questa domenica 12 marzo giunge alla sua edizione numero 15. Perché proprio questa mezza maratona esercita in me un certo fascino? Innanzitutto per la sua collocazione nel calendario: a metà marzo, è perfetta per essere inclusa nel programma di preparazione alla doppia distanza, sui 42.195 chilometri. Poi, si corre a Francoforte sul Meno, non una città qualunque ma una città speciale: una grande città, dallo skyline unico in Europa. Mi aspetto grandi cose da questa città, anche durante una competizione podistica. E poi c'è il fascino di iniziare e concludere una mezza maratona nello stadio di Francoforte. Si, la partenza avviene ai piedi della Commerzbank Arena (nel quale l'Eintracht Francoforte disputa le partite casalinghe di campionato) mentre l'arrivo è addirittura all'interno dello stadio.
La partenza ai piedi della Commerzbank Arena |
Cosa potrà riservarmi questa mezza maratona? Quel che è certo, è che potrò capire come stanno le mie gambe, in un appuntamento agonistico che cade a sole tre settimane dal più importante evento nella capitale. La distanza ravvicinata con la maratona mi impone di non dare tutto, di non spendere le energie migliori, anche se sarà difficile: è una gara, non un allenamento, la mia personale etica mi dice di spingere al massimo. Quello che però conta di più è essere al top a Roma.
Da Berlino a Francoforte sono passati quasi sei mesi, sei mesi in cui ho subito la lunga convalescenza post-frattura, il recupero sulla bici e il ritorno alla corsa vera: altri sei mesi non li voglio di certo ripetere, quindi, altra parola d'ordine: attenzione e cautela in corsa - oh, a Berlino mica ero distratto!
Come sempre in queste occasioni, però, penserò innanzitutto a divertirmi, perché è una gara che si corre in una grande città. Una città che apprezzo da tempi non sospetti (vedi post) e nella quale speravo di poter correre. Magari anche su distanze più lunghe di una mezza maratona...
Bis bald!
Stefano
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