Ciao a tutti!
Il countdown è sempre più vicino allo zero: quattro giorni, e sarà maratona. Sarà la prima volta di una maratona in Germania: dopo i quattro appuntamenti italiani, a Torino e Venezia (due volte ciascuna) e la (unica) maratona spagnola, a Barcellona, tocca alla Germania. Amburgo, seconda città per dimensioni, è la prescelta per il mio sesto confronto con i 42,195 chilometri. È dunque giunto il momento di analizzare il percorso dell'edizione numero 30 della Haspa Marathon Hamburg.
Nel weekend mi recherò per la terza volta, nel giro di un anno, ad Amburgo. Conosco quindi un pochino la città, ma la padronanza delle vie di Amburgo è relativa ai quartieri più significativi: la Speicherstadt, il centro storico e St.Pauli. Buona parte del percorso è a me totalmente sconosciuta.
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Tra il centro storico e la Speicherstadt, passaggio obbligatorio della Haspa Marathon Hamburg |
Partenza e arrivo sono situate nella zona del Parco Botanico, sotto l'ombra (se sole ci sarà) della Heinrich-Hertz-Turm, la torre della televisione di Amburgo, edificio più alto della città e oggetto che spero possa essere costante punto di riferimento durante tutto il tracciato. Zona migliore non poteva essere individuata all'interno di Amburgo: non è un arrivo con lo sfondo della Porta di Brandeburgo ma è la miglior area per poter gestire al meglio l'invasione di maratoneti nel fine settimana, per il ritiro del pettorale e soprattutto per le operazioni di partenza.
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Il Binnenalster, un quasi giro di boa della maratona di Amburgo |
La prima curva a destra del tracciato porterà gli atleti in una delle zone più note di Amburgo, il quartiere di St. Pauli e il suo Reeperbahn, il "miglio del peccato". Questo è il quartiere a luci rosse di Amburgo, una delle sue attrattive più famose ed una tappa obbligata per tutti i visitatori. Non c'è bisogno di entrare in un bordello, basta passeggiare per il Reeperbahn per rendersi conto del fenomeno sociale che rappresenta St. Pauli ad Amburgo. Parlando di corsa e della maratona, mi sono subito chiesto se non fosse un po' stretta la sede stradale, essendo la corsa giunta tra il primo e il secondo chilometro. Vedremo.
La corsa prosegue puntando sicura verso ovest, verso zone di Amburgo a me sconosciute. Si entra nel distretto di Altona e si percorre, poco prima di iniziare il settimo chilometro, la via più lunga di Amburgo, la Elbchaussee che tra ville e palazzi riporta i maratoneti vicino al centro storico. Bisogna aspettare però il chilometro 11 (ad un quarto di gara), per rientrare nella vera e propria zona portuale, che sostanzialmente ricomincia al St.Pauli Fischmarkt. Da qui i maratoneti dovrebbero godere di uno dei panorami più intensi di tutta Amburgo, sperando anche nel bel tempo. Si costeggia il porto fino a Bei dei Mühren, dove si affianca la Speicherstadt. Peccato non potervi correre all'interno, sarebbe sicuramente un valore aggiunto a questa corsa dal punto di vista dello spettacolo. So però che qui la folla sarà nutrita, essendo la Speichestadt una delle migliori attrazioni di Amburgo.
Una svolta a sinistra e si va a correre nella direzione stazione ferroviaria. Si imbocca un enorme corso che è non propriamente un rettilineo ma una piega verso sinistra, se non ricordo male in salita e in discesa successivamente. Da qui si arriva velocemente al Binnenalster, quasi un simbolo di Amburgo grazie alla tipica fontana al centro del lago. Immagino grande tifo attorno al Binnenalster, specialmente sullo Jungfernstieg, la via più chic di Amburgo. Questa è l'anima di Amburgo: credo proprio che tra i chilometri 16 e 17 il mio cronometro segnerà un incremento di velocità. È sempre così quando abbonda la folla a bordo strada.
Dunque, un giro intorno al Binnenalster, in cui si sfiora la piazza del Rathaus di Amburgo, e poi si punta verso nord, seguendo il perimetro dell'altro lago di Amburgo, l'Außenalster fino alla mezza maratona. Si rimane per dieci chilometri in una terra per me assolutamente ignota, attraversando i quartieri di Winterhude (con il suo Stadtpark, il passaggio ai chilometri 23 e 24 si preannuncia interessante), Barmbek, Alsterdorf, Fuhlsbüttel. Poi arriva il chilometro 31, tre quarti di gara sono andati e le gambe iniziano ad entrare nella fase decisiva, o se ne ha per fare un ultimo quarto importante oppure si inizia, lentamente ma inesorabilmente, a cedere nel passo di gara. Qui, si svolta verso sud, si lascia a destra l'area dell'aeroporto di Amburgo e si entra nei quartieri di Eppendorf, Hohenluft e Harvestehude, fino a ritornare all'Außenalster.
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Le "Dancing Towers" segnano l'inizio di St. Pauli |
Quando i maratoneti rivedranno la superficie del lago, sarà ormai il chilometro 38. Le gambe chiederanno pietà, e immagino che la testa sarà protesa verso sinistra, verso l'Außenalster. Vedere qualcosa di bello aiuta la mente a non ricevere gli stimoli negativi della fatica. Questo è ciò che chiamo "effetto Canal Grande", le due maratone di Venezia insegnano. Quando si giunge in Stephanplatz sarà il chilometro 41, si gira a destra e da qui inizia l'ultimo chilometro. Gorch-Fock-Wall, poi un'ultima ultimissima curva...
...e poi la testa inizierà a fantasticare, sotto la pressione di una gioia incontenibile che si fatica a mostrare tanto è l'acido lattico in corpo, sotto le urla della folla che acclama i propri atleti, sulla scia di una tentazione che si chiama traguardo, e quindi riposo, medaglia, cibo, acqua... e poi sarà arrivo!
L'appuntamento è fissato: Amburgo, Karolinenstraße, ore 9.
Bis bald!
Stefano