venerdì 12 aprile 2013

Vivicittà 2013: obiettivo 4'/km rimandato

Ciao a tutti!
Tra una maratona e l'altra c'è spazio per qualche gara con la mia squadra. È stato il caso di domenica scorsa,  il 7 aprile, in cui ho corso a Torino la trentesima edizione di Vivicittà.
Non è una manifestazione come tutte le altre, Vivicittà: questa corsa di 12 chilometri si corre in numerose altre città italiane (una trentina, se non erro) ed europee. Al termine della manifestazione vengono stilate due classifiche: una "cittadina" ed una "internazionale", che permette di potersi confrontare, a distanza, con migliaia di altri runner nel mondo. In realtà il confronto a livello internazionale mi interessa poco: le caratteristiche del percorso e le condizioni meteorologiche sono fattori che giocano un ruolo decisivo nella performance podistica.

Lo start di Vivicittà 2013 dal Castello del Valentino

A tal proposito, il percorso è decisamente nervoso. Assolutamente scenografico, sia ben chiaro, ma particolarmente tecnico. La sede di partenza e di arrivo della corsa è il Castello del Valentino, i primi e gli ultimi chilometri sono stati percorsi all'interno dell'omonimo parco: chi come me conosce bene la zona (anni di pranzi post-lezione universitaria) sa che quest'area è caratterizzata da vialoni larghi e in costante falsopiano e "vicoli" in forte pendenza. Trovare un percorso del genere, specie negli ultimi tre chilometri, risulta molto affaticante. In mezzo, la bellezza della zona del lungo-Po torinese: Lungo Po Diaz, Lungo Po Cadorna, Ponte Regina Margherita, Corso Casale, Gran Madre, Ponte Vittorio Emanuele I: il Po a fare da scenografia a centinaia di podisti scatenati. Peccato per la giornata, tendente al nuvoloso: con un pochino di sole sarebbe stata una vera festa di primavera!
Alla competizione e al confronto con i podisti che hanno corso in altre città, non ho dato molto interesse. Ben più interessante il risultato intrinseco alla competizione cittadina: 48'47"9 (132° assoluto, 14° di categoria) al passo di 4'04"/km. Non male. Anche se in realtà, dentro di me, coltivavo il sogno di correre a 4'/km o anche meno. Troppo duro il percorso di domenica, forse troppi dodici chilometri (per raggiungere ora questo obiettivo), eccessivamente pesanti le gambe, a meno di 48 giorni da un allenamento sulla mezza maratona fatto senza risparmiare energie e gambe. Non c'è problema, dai: a nove chilometri ero perfettamente in linea con l'obiettivo. L'appuntamento con questo piccolo traguardo è solo rimandato!

In azione! Dalla faccia penso di essere agli sgoccioli...

Giusto, con tutte le mezze maratone che sto correndo in allenamento (toccati ottanta chilometri in sei giorni, neanche avessi una maratona a breve...), la soglia del passo gara non può che abbassarsi!
A presto,
Stefano

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