Ciao a tutti!
La folle idea, la "
verrückte Idee" che caratterizzerà le settimane di qui fino a fine maggio, è cominciata sabato scorso!
La prima scelta, per ovvi motivi di vicinanza geografica e praticità nei trasporti (visto il
problema patente non ancora risolto) è l'Assia, che assieme a Baden-Württemberg, Turingia e Sassonia confina con il territorio della Baviera. La meta scelta per questo Land non è la capitale (Wiesbaden) ma forse la sua città più famosa, Francoforte sul Meno.
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Uno skyline quasi newyorchese per Francoforte sul Meno |
Francoforte... quali pensieri può crescere in un italiano il nome di questa città? Probabilmente due: il fatto che vi è un aeroporto presso il quale si fa spesso scalo, e che vi si trova la Borsa tedesca. Esatto: l'aeroporto di Frankfurt am Main è il terzo scalo aeroportuale europeo per traffico dopo il londinese Heathrow e il parigino Charles De Gaulle; grazie alla presenza della Borsa tedesca e del quartier generale della Banca Centrale Europea, Francoforte è una capitale mondiale dell'economia e della finanza.
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Il "nuovo" e il "vecchio" |
Ciò che è sbagliato, è pensare che Francoforte sul Meno sia questo e nulla più, perché è questo e ben altro. Un "ben altro" fatto di modernità unita ad un tocco di vintage quanto basta, di fermento culturale che va oltre il mero profitto, di estetica che non si limita al fascino di un grande fiume ma che sconfina nel cemento, di vitalità, di sorprese inimmaginabili per una città che si immagina, ignorandone il vero spirito, solo una giostra di denaro.
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Scorcio di Paulsplatz |
L'impatto con Francoforte è subito impressionante. Esco dalla stazione e mi trovo immerso in un'enorme girandola di palazzi, grattacieli altissimi. La visuale a 180° è completamente colma di queste strutture gigantesche che formano il più grande complesso di grattacieli in Europa. Il più alto tocca i 259 metri e per parecchi anni è stato l'edificio più alto d'Europa. Qui trovano sede tutte le principali banche ed assicurazioni, nonché le più importanti istituzioni economiche, tanto per voler sottolineare il loro dominio sulla vita dei comuni mortali, "relegati" a vivere in basso.
Il complesso di grattacieli di Francoforte è già di per sé stupefacente se visto dal di dentro. Visto dall'esterno - specie dalla sponda sinistra del Meno o da uno dei numerosi ponti che lo attraversano - regala uno skyline che non ha nulla da invidiare a quello newyorchese (se non altro in foto, in quanto a New York non sono mai stato). Poi va beh, c'è quel senso di tenerezza a vedere una chiesa (la Leonhardskirche) alla base della Kommerzbank Tower, quella più imponente. Il sacro e il profano, Davide e Golia, il dio che sta nei cieli e il dio denaro.
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Generazioni architettoniche a confronto |
Il palazzo che più riscuote successo non è però quello più alto. Si tratta dell'Eurotower, la sede della Banca Centrale Europea, ora presieduta da un italiano, il ben noto Mario Draghi. I turisti, soprattutto quelli asiatici, dai giapponesi agli indiani senza alcuna distinzione, sono molto attratti da questo edificio, e non perdono l'occasione di farsi scattare una foto. Non tanto sotto la torre, bensì sotto il gigantesco stemma dell'Euro che campeggia alla base dell'Eurotower. Un passaggio obbligato e quantomai banale. Un posto presso il quale è facile pensare "qui la foto la devo proprio avere", un po' come farsi fotografare a Montreux a fianco della statua di Freddie Mercury o a Parigi sulla tomba di Jim Morrison (e tra questi mi ci metterei anch'io, comunque).
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I centri del potere economico europeo: l'Eurotower, sede della BCE... |
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...e il palazzo della Borsa di Francoforte |
Un altro aspetto stupefacente di Francoforte è la sua estrema vitalità nelle numerose piazze che si incontrano passeggiando per la città. Ed ogni piazza ha un suo tratto ben distinto che la rende completamente diversa dalle altre. Hauptwache è il cuore della vita economica di Francoforte in quanto a poche centinaia di metri si trovano l'Eurotower e la Borsa. Opernplatz è l'immagine del contrasto tra il classico del Teatro dell'Opera è il moderno dei palazzi che qui vicino si concentrano. Paulsplatz è simbolo di mondanità ed orgoglio, rispettivamente grazie ai numerosi locali ed alla presenza della Paulskirche, chiesa sconsacrata e divenuta sede della prima assemblea del Parlamento tedesco. E poi c'è la piazza che più profuma di Germania, la Römerberg: le case a graticcio e l'immancabile Rathaus sono il miglior contorno per la festa del 3 ottobre, quella in cui si festeggia la
riunificazione tedesca.
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Hauptwache, cuore della vivacità di Francoforte |
Poi c'è un altro cuore pulsante. Si tratta della Zeil, un'ampia via di circa quattrocento metri in cui spicca l'impressionante
MyZeil, una recentissima opera architettonica dal gusto futuristico progettata da un architetto italiano, il noto Massimiliano Fuksas. All'interno si trova un centro commerciale, ed è una piccola parte di un complesso ammodernato pochissimi anni fa (una decina, se non sbaglio) dal nome Palais Quartier. Beh, il MyZeil di Fuksas è uno dei motivi per cui vale la pena venire a Francoforte: è stupefacente come quest'opera, caratterizzata da una sorta di tunnel che si infila all'interno del centro commerciale, assuma diversi aspetti a seconda della luce e della posizione dalla quale viene osservato. Se visto da breve distanza, non sembra altro che un enorme buco nel vetro che si proietta verso il cielo, se visto dalla Hauptwache sembra il frutto di un micidiale pugno in una parete riflettente. In entrambi i casi, è un'attrazione da non perdere.
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MyZeil, il futuristico centro commerciale progettato da Fuksas |
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Qualcosa al limite dell'inconcepibile |
Quando si parla di grande vitalità non si può dimenticare del contributo che può dare in questi termini un'area mercatale. La fortuna ha fatto sì che mi sia imbattuto nel mercato cittadino di Konstablerwache. Sono rimasto stupito da questa manifestazione: più che un mercato è un pub a cielo aperto. Ci sono molte bancarelle - soprattutto di frutta e verdura - ma al centro della piazza non si possono contare i produttori di vino che invitano alla degustazione di un bicchiere di vino, normalmente bianco. Assieme (c'è bisogno di dirlo?) alle improvvisate
Bierstube o alle griglie sparse qua e là, intente ad arrostire wurstel. Presenze entrambe immancabili. Ciò si traduce nel concreto in una piazza che nella sua cornice offre i generi alimentari tipici di ogni mercato che si rispetti, e al centro ha una sorta di enorme ritrovo per bere un po' di vino o di birra, oppure il locale
Ebbelwoi (una sorta di sidro) rigorosamente in compagnia, in piedi attorno ad un tavolino o comodamente seduti, magari con un piatto di
kartoffeln...
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Un sabato in compagnia |
Come già accennato uno dei luoghi più simbolici di Francoforte e della Germania tutta è sicuramente la Paulskirche, una ex chiesa evangelica che nel 1848, in seguito ai moti rivoluzionari che scossero tutto il territorio europeo, ospitò la prima seduta del Parlamento tedesco. Francoforte, oggi centro di potere industriale, fu in passato innanzitutto centro di potere politico; qui venivano infatti eletti ed incoronati gli imperatori. Particolarità di questo edificio è il moderno affresco che si trova nell'atrio di ingresso: è un enorme dipinto che racconta allegoricamente la storia della politica tedesca.
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Frankfurter Rathaus |
Puntata inevitabile in un viaggio tra le vie di Francoforte è la Römerberg: l'antico cuore economico di Francoforte ha lasciato il passo alla Hauptwache, ma la ricostruzione post-bellica ha conferito nuova linfa vitale a questa piazza. Ovunque la si guardi c'è un tratto caratteristico di Germania: sul lato occidentale vi è il Rathaus; sul lato orientale l'Ostzeile, una lunga fila di case a graticcio tanto amate ai cultori dell'antico quanto detestate da chi vorrebbe perseguire la modernità in città, lasciandosi alle spalle ciò che è stato prima della guerra; al centro, nella parte più bassa della piazza, la fontana della Giustizia; chiude il panorama la Nikolaikirche.
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L'Ostzeile, la serie di case a graticcio del Römerberg |
A proposito di chiese: l'immensa torre del Dom (95 metri di altezza) è la risposta antica a tutto ciò che è Francoforte oggi. Un po' come i grattacieli, la torre del Dom è intercettabile un po' da ogni zona del centro storico. Il duomo invece è una chiesa dallo stile decisamente austero, che sa di Controriforma, ma sa slanciarsi come poche verso l'alto. Il "pezzo più prezioso" del Dom è certamente il Maria-Schlaf-Altar, una sorta cappella dedicata a questo capolavoro dell'arte scultorea.
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Il Maria-Schlaf-Altar nel Dom |
Francoforte è infine il fiume che è contenuto nel suo nome, il Meno. Ne è componente fondamentale, non esisterebbe questa città senza questo fiume. Ne scandisce i ritmi vitali, ne allinea la storia culturale, ne concilia l'animo più crudele.
Il bellissimo ed eccessivamente caldo sabato di marzo invita ad uscire dalle mura di casa: ed ecco, migliaia di persone sulle rive del Meno. Chi per una tranquilla biciclettata, chi per sgranchire le gambe, chi per raccontarsela con gli amici, chi si sdraia sull'erba per studiare, chi per bere un bicchiere di
Apfelwein. Oppure per andare a visitare uno dei tredici musei che si susseguono sulla Schaumainkai, la riva sinistra del Meno.
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Il Meno visto dalla sua riva sinistra; sullo sfondo l'imponente sagoma del Dom |
E doveva essere solo una città commerciale, dicevano. Piena solo di grattacieli, dicevano. No, Francoforte è, a pieno diritto, tra le città più interessanti a tutto tondo dell'intera Germania e senza ombra di dubbio una delle sorprese più piacevoli della mia esperienza tedesca. Ora, testa al prossimo Land.
Bis bald!
Stefano