domenica 9 marzo 2014

Carpentieri

"Governante in una grande famiglia russa, ella aveva avuto occasione di recarsi all'estero, aveva percorso in lungo e in largo la Germania, e di tutti i tedeschi aveva fatto un unico mucchio di fumatori di pipe corte, di commesse che sputavano tra i denti, di operai, di commercianti, di ufficiali dritti come pali con le facce da soldati, di impiegati dai volti volgari, capaci solo di un lavoro pesante e di guadagnare danaro faticando, legati a un rozzo e noiosissimo genere di vita e a un pedante adempimento dei loro doveri: genti di maniere dure, di grosse mani ordinarie, con il viso borghesemente fresco e un eloquio volgare. «Per quanto lo si vesta con eleganza» pensava «per quanto fine e candida sia la camicia che indossa, perfino con le scarpe di vernice e i guanti gialli, un tedesco pare sempre tagliato in una grossa pelle da stivali; di sotto ai polsini bianchi spuntano pure sempre le mani dure e rossastre, e dietro il vestito elegante salta sempre fuori, se non un fornaio, un cameriere. Sono mani, le loro, che paiono fatte per tirare la lesina o, al massimo, per manovrare l'archetto in un'orchestra.»"
Ivan Aleksandrovič Gončarov, Oblomov

I tedeschi sono innanzitutto questo...

Ridiamoci un po' su, dai. I tedeschi non sono ovviamente tutti così - tendenzialmente non sputano - ma alcuni si, rispecchiano bene la descrizione fatta da Gončarov. Luoghi comuni giusti in parte, ma che perdurano da più di centocinquanta anni...
Bis bald!
Stefano

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