venerdì 17 giugno 2016

La grande fossa

Ciao a tutti!
Uno dei primi luoghi visitati in Sudafrica ci ha aperto gli occhi su una delle più importanti realtà industriali del paese: i diamanti. Sebbene il Sudafrica sia stato superato da paesi come Angola e Botswana quanto a produzione, i diamanti rappresentano una delle più importanti risorse minerarie del paese. E hanno anche segnato la storia stessa del paese, in quanto fu motivo di contesa tra gli olandesi e gli inglesi durante le cosiddette guerre boere di fine XIX secolo.

La grande voragine della miniera Cullinan

Nel 1905 fu rinvenuto un diamante grezzo enorme, di oltre tremila carati, in una miniera a circa quaranta chilometri di distanza da Pretoria. Tuttora questo diamante, chiamato "diamante Cullinan" in onore dell'allora proprietario della miniera, rappresenta il più grande esemplare di diamante grezzo mai ritrovato in natura: da quel momento ebbe inizio la storia secolare della miniera Cullinan, una delle più grandi del Sudafrica assieme a quella di Kimberly (da cui prende il nome la kimberlite, il minerale madre del diamante).
Del diamante Cullinan si sa che, oltre ad essere stato il più grande del mondo, fa parte dei gioielli della Corona Britannica. I due tagli più grandi, la "Grande Stella d'Africa" e la "Seconda Stella d'Africa" adornano rispettivamente lo scettro e la corona imperiale. Quelli che si possono vedere nella miniera Cullinan non sono che - ovviamente -  fedeli riproduzioni di nessun valore. Ma il bello della nostra visita alla miniera Cullinan risiede altrove.

Danger

In primo luogo, la continua attività di ricerca di diamanti da parte dell'uomo ha fatto sì che si venisse a formare un enorme buca dal diametro di un chilometro (!!!) e dalla profondità di 250 metri, attorno alla quale si diramano i vari pozzi nei quali viene continuata l'attività di ricerca. La grande voragine creata dall'uomo merita da sola la visita alla miniera Cullinan.
In secondo luogo, è sempre interessante osservare come le risorse locali modificano l'urbanistica: il villaggio di Cullinan rimane una piccola comunità di minatori (e di qualche ristoratore per i turisti), che vivono in casette in arenaria, costruite nel tipico stile Herbert Baker, dal nome dell'architetto inglese che più di ogni altro ha influenzato lo sviluppo architettonico in Sudafrica, tra il XIX e il XX secolo. Paesino tranquillo e veramente grazioso!

Le classiche case in arenaria in stile Herbert Baker

Poi, la miniera di Cullinan rappresenta una realtà industriale di grande interesse in quanto assolutamente lontana da quella europea. Le torri che movimentano il minerale grezzo sono impressionanti per dimensioni e capacità (uno skipper, la vasca che trasporta il minerale, può trasportare fino a dodici tonnellate). Camminare tra carrellini rossi che recitano la scritta "contiene esplosivo", poi, è alquanto insolito. E poi, si può assistere ad alcune scene di vita da minatore, tra cui il lavaggio degli stivali, eseguito per verificare che il minatore non rubasse niente dalla miniera.
E per concludere, nel negozio associato alla miniera, si possono vedere alcuni tagli di diamante e alcuni gioielli. Tutto indiscutibilmente meraviglioso. Peccato per le cifre, fuori portata per un comune mortale. Mi dispiace non poter regalare un simile gioiello a Giulia. Mi consolo però rispolverando gli studi dell'università, che affermano che il diamante non è per sempre; in qualche milione di anni, si trasformerà in grafite. Tiè!

La Grande Stella d'Africa

Bis bald!
Stefano

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