Oggi è un giorno triste per l'Italia. Perdiamo un grande atleta e un grande uomo, una persona di sport e di cultura, Pietro Mennea. Tanti non sapranno chi è, specie i più giovani. Da appassionato di sport e da runner, di atletica leggera, posso garantire che era una leggenda. Campione olimpico dei 200 metri piani alle Olimpiadi di Mosca del 1980, dopo un'incredibile rimonta (video), e detentore del record mondiale sempre dei 200 metri (19''72) per ben diciassette anni. Ah, dimenticavo, il suo record sulla distanza è attualmente ancora imbattuto a livello europeo. Chapeau.
Mosca 1980, XXII Olimpiade: Pietro Mennea conquista l'oro nei 200 metri piani |
Però, sarò sincero, mi piace ricordarlo in un altro modo. Vorrei che questo grande personaggio di sport, rimanesse in peritura memoria come l'umile uomo di Barletta, figlio di una casalinga e di un sarto, che da solo, con le proprie forze e il sacrificio, è diventato un'icona dello sport italiano nel mondo. Un esempio per le giovani generazioni, di atleti e non atleti.
Ciao Pietro, continuerai a farci sognare anche dal cielo. Proprio come in quella sera moscovita di trentatre anni fa.
Stefano
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