martedì 24 maggio 2016

L'abate è qui

E io che credevo che la Germania fosse una nazione noiosa. Tutt'altro. Anche quando il fine settimana non sembra molto interessante, perché si è stanchi, perché fa freddo o perché le nuvole non invogliano ad uscire, si può sempre trovare qualcosa di divertente da fare o da scoprire. Soprattutto all'aria aperta.
Così arriva il giorno in cui siamo andati ad Hammelburg. Una città che conoscevo esclusivamente perché numerose volte l'ho avvicinata in autostrada. Mi sono sempre detto che prima o poi ci sarei andato. Per curiosità, per vedere com'è. Con la scusa di andare ad Hammelburg abbiamo scoperto invece un altro posto, meraviglioso: lo Schloss Saaleck.

Schloss Saaleck

Vicino ad Hammelburg c'è una collina quasi interamente coltivata a vigneti, perfetta per poter fare una bella passeggiata. La giornata non è delle più invitanti, ma non c'è minaccia di pioggia, quindi perché non scaricare le tossine dello stress settimanale su un sentiero che corre lungo i vigneti? Queste colline sono meravigliose, per bellezza estetica non hanno nulla di che invidiare alle Langhe (no, il vino è un'altra cosa). All'improvviso, poi, spunta questo castello. Un maniero come tanti altri in Baviera, che però nasconde secoli e secoli di storia. A dispetto della cura con il quale è mantenuto, lo Schloss Saaleck fu costruito nel XI secolo ed è sempre stato meta di villeggiatura di personaggi della nobiltà, attratti ovviamente dal vino dell'area - ad Hammelburg si hanno testimonianze dell'attività vinicola addirittura a partire dal VIII secolo.

Le vigne dell'abate

Il posto è effettivamente meraviglioso, il castello consente di avere una meravigliosa visuale sulla piana in cui giace Hammelburg. All'interno, si trova oggi un ristorante, sul quale credo si possa fare affidamento per celebrare qualche evento speciale.
Ma è sempre bello sapere che i luoghi che magari attraversi senza grosso interesse si rivelano invece molto interessanti, carichi di storia e anche di aneddoti. Come quello dell'abate di Fulda il quale era solito trascorrere la sua estate allo Schloss Saaleck, in mezzo alla natura e attorniato dalle prelibatezze locali, tra cui la ricca selvaggina delle numerose foreste attorno ad Hammelburg. Beh, di lui si dice che nel 1772 riuscì a far sparire dalle cantine del castello ben 120 litri di pregiato vino francone. Quasi tre litri al giorno: qualcuno gliel'avrà detto che non si trattava di birra?
Bis bald!
Stefano

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