giovedì 2 luglio 2015

Bücher: Il tempo tagliato

"La morte ha uno strascico lungo, un velo da sposa abbandonata sull'altare. La percepisco come un'entità. Si aggira ovunque. La morte è viva: la mia mente si ostina su questo ossimoro. Leggo la morte in un volto pallido, la sorprendo nel vuoto di un paio di pantaloni troppo larghi sul dietro, la ascolto nel canto di certi uccelli che non passeranno l'inverno. La perdo di vista, ma solo per poco. La ritrovo sempre, forse è lei che vuole così. O sono io che cerco di non farmi prendere alla sprovvista. Mi chiedo, attenta che non mi legga nel pensiero, chi sarà il prossimo, e come accadrà."
Silvia Longo, Il tempo tagliato


Ciao a tutti!
Semplice, diretto, che va dritto al cuore, più affilato di un coltello. Questo è Il tempo tagliato di Silvia Longo. Un libro che va letto tutto di un fiato. Ma soprattutto va letto. Entra di diritto nelle (mie) letture più belle di sempre.
Il tempo tagliato racconta la vicenda di Viola, una donna che all'improvviso vede crollare le certezze di una vita con la morte del marito Federico, noto direttore d'orchestra. Viola entra in una spirale depressiva fino all'incontro con Mauro, con il quale instaura un dialogo serrato su ciò che è stato il loro passato. Il dialogo assume man mano contorni diversi, diventa fuga, ricerca, analisi, redenzione. La trama non sfocia in una "banale" relazione tra Viola e Mauro, no, la passione la si può sfiorare o fiutare.
Il "tempo" che dà il titolo al romanzo è la chiave di lettura di tutta l'opera. Il tempo è la musica che accompagna come una colonna sonora tutta la vicenda, il tempo è all'interno di ogni momento chiave della storia, dal primo incontro tra Viola e suo marito fino al momento del distacco. Il tempo è anche il bollettino meteo all'inizio di ogni capitolo, lo specchio delle condizioni dell’animo di Viola. Il tempo è tutto in quest'opera, è l'allegro dei dialoghi con Mauro, è l'adagio del racconto di una vita, vita sulla quale bisogna mettere una parola fine, per poter ripartire.
Non vorrei aggiungere altro su questo libro. È stata una lettura ai confini dell'esperienza sensoriale, così coinvolgente che non credo di poter neanche giudicare con obiettività. Dico solamente questo: ho letto Il tempo tagliato in una sessione di due ore sul tapis roulant e posso garantire che, relativamente a ciò che attraversava il mio volto, non saprei dire se erano lacrime o sudore. Dal magone alla gola, direi proprio che fossero entrambe le cose.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 10/10 
>>> vedi recensione de Il tempo tagliato su Scusate, devo andare a leggere.

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