venerdì 18 ottobre 2013

Un po' più mia

Ciao a tutti!
È passato poco più di un mese dal mio trasferimento a Schweinfurt. Un mese intenso su diversi fronti, non c'è che dire. Uno degli aspetti che più mi ha coinvolto è stato sicuramente quello della casa. Il primo alloggio, quello temporaneo in Roßmarkt, non era di certo un granché, se non per la posizione centralissima. Ora mi trovo presso un appartamento in Arndtstraße, posizione non troppo scomoda dall'ufficio (una ventina di minuti a piedi) e ipertranquilla. Neanche il viavai delle numerose scuole nella zona crea disturbo. Il centro non è lontano e attorno ci sono anche numerosi spazi per correre in tranquillità, cosa voler di più?

Ora di cena

Il trasloco da Roßmarkt a Arndtstraße non è stato dei più semplici. Sebbene svoltosi in pochissimo tempo, un'ora e mezza, mi ha fatto sudare non poco, esattamente come due settimane prima al mio arrivo a Schweinfurt (vedi post). Beh, parcheggiate voi una macchina in piena zona pedonale, proprio davanti ad una fermata del bus, senza essere travolti dagli sguardi perplessi dei passanti e dai colpi di clacson dei pullman. E poi, sei pur sempre uno straniero, italiano, peraltro, quindi infastidisci doppiamente... Si, un trasloco decisamente movimentato.

Relax post-lavoro (se non c'è da correre)

Il trasloco è coinciso con il mio primo rientro in Italia, quindi anche sistemarmi nella nuova casa, ha richiesto più tempo del normale. Ora che è completato la sento veramente mia. Perdonatemi l'emozione, ma questa è la prima volta che provo una sensazione del genere. Entro in casa, e mi sento felice. È bella, la "mia" casa. Una piccola cucina, un ampio soggiorno ed una luminosa camera, tutto ciò che serve per poter vivere del tempo di qualità, anche se da solo.
Qualcosa che non va c'è: non ci sono praticamente tende, e quelle che ci sono sono microscopiche. La privacy è poca nelle case tedesche, non è solo la mia ad essere sprovvista di adeguato tendaggio. In cucina manca il congelatore, e anche avere una teiera non sarebbe male. Poi c'è il problema di tutte le case tedesche, i piumini al posto delle lenzuola. Abituarsi non è proprio semplice.

Area notte

Per ora, non posso lamentarmi. Lo sento, se dovrò lasciarla (prima o dopo, fra quattro mesi o qualche anno, dovrò), mi dispiacerà, qui mi sento "a casa". Ora che è anche un pochino addobbata con i miei oggetti e piccole cose per ricordare grandi momenti, so che non sarà semplice rifare lo scatolone. Per quanto la vera casa, quella di quasi ventotto anni di vita, sia in Italia, queste mura non me la fanno rimpiangere. Qui sono completamente a mio agio. E lo sarò ancora di più quando l'opera verrà completata dall'arrivo di chi la mia vita l'ha cambiata radicalmente. Giulia, ti sto aspettando.
Bis bald!
Stefano

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