domenica 20 ottobre 2013

Venezia training, tappa 6: pronti per la maratona!

Ciao a tutti!
Manca una settimana esatta dalla maratona di Venezia e proprio oggi, ho concluso gli allenamenti. Come solito, ho chiuso con un lungo. Non più “il lungo”, quello da più di trenta chilometri, ma con una mezza maratona, per poter recuperare nella settimana che verrà prima della gara, uno sforzo minore.
L’ultima settimana di allenamento, con tre sessioni di ripetute sui 5000 metri ha fornito più che positive indicazioni sullo stato di forma, e l’ultimo lungo le ha confermate.

Stretching prima dell'ultimo allenamento

Le prime due sessioni di ripetute, 3 x 5000 metri, hanno fatto registrare un ulteriore miglioramento sul passo. Dal 4’31”/km medio sulla singola ripetuta sono sceso a 4’27”/km lunedì e a 4’24”/km mercoledì. Sempre con chiusure decisamente veloci e mai troppo in affanno, con ultimi chilometri sempre sotto i 4’20”/km. A memoria, non ricordo di aver corso così veloce in passato.
La terza sessione di ripetuta è stata accorciata: venerdì ho provato, come suggerito dal mio collega Stefan, a correre al Baggersee, un laghetto che si trova a tre chilometri circa dalla città di Schweinfurt, oltre il Meno. Proprio qui si trova un anello di poco più di due chilometri attorno a questo incantevole lago, su terreno sterrato ma battuto: poca differenza con l’asfalto, insomma. Purtroppo, qui non vi è l’illuminazione che trovo sulle ciclovie di Schweinfurt. Correre alla sera non è semplice, con il sole che viene meno e il terreno pieno di pozzanghere a causa della pioggia dei giorni scorsi c’è rischio di mettere i piedi chissà dove e farsi male. Sessione “tagliata” e conclusa dopo due ripetute, corse alla media di 4’22”/km. Che comunque è sempre un bel correre.

L'incantevole scenario serale del Baggersee

Riposo sabato, e domenica lungo, sempre al Baggersee. Dieci anelli attorno al lago fanno praticamente poco più di una mezza maratona, 21.6 chilometri.
Partiamo dal tempo fatto segnare: 1h38’36”. Come cambiano le cose in un mese e mezzo: ad inizio settembre, a Parma, corsi una gara di mezza maratona in 1h36’23” (vedi post). Ora, corro praticamente lo stesso tempo, ma in allenamento. E chi corre, sa bene che bella differenza c'è sulla velocità di corsa tra l’allenamento e la gara.
In secondo luogo, il passo medio tenuto stamattina è di quelli che tornando indietro con la mente di un anno, beh non ci si riesce a crederci, 4’34”/km. Per arricchire il valore della prestazione va detto che i ventuno chilometri sono stati corsi sotto la pioggia, gli ultimi tre praticamente sotto un vero diluvio. È stata una lunga progressione: analizzando l’allenamento di oggi dividendo in settori di tre chilometri si scopre un costante miglioramento sul passo: 4’46”/km, 4’40”/km, 4’33”/km, 4’31”/km, 4’34”/km, 4’30”/km, 4’26”/km. Quando guardavo i tempi in corsa mi chiedevo come fosse possibile…

Effetti di più di ventuno chilometri 

Ora, finiti gli allenamenti, c’è solo più da pensare a riposarsi, dormire ed alimentarsi correttamente. Quello che potevo e dovevo fare, l’ho fatto e credo anche bene. Chiudo la preparazione con un sacco di chilometri nelle gambe, nelle due settimane ho viaggiato al ritmo di settanta chilometri a settimana. Non ho mai contato (potrei farlo, comunque) quanti chilometri ho accumulato durante la preparazione per le maratone di Torino 2012 e Barcellona 2013, ma quest’anno con ben nove settimane di allenamento, ho corso molto di più. E l’ho fatto bene: due settimane in più rispetto alla mia prima maratona e senza alcun intoppo (infortuni o noie fisiche).
I presupposti per fare una grande corsa ci sono, il sogno rimane chiudere in Riva dei Sette Martiri sotto le 3h15’. Sarà dura, quei ponti tagliano le gambe. Fra sette giorni, la risposta ai miei quesiti.
Bis bald!
Stefano

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