Ciao a tutti!
Quando abbiamo deciso di trascorrere il
weekend del Christi Himmelfahrt nel nord della Germania, non avevamo minimamente pensato di poter trascorrere momenti di grande felicità su una spiaggia. L'intenzione iniziale era dedicare i nostri giorni alla visita di Lubecca ed Amburgo. Per questo motivo, le spiagge del Baltico sono state una vera e propria sorpresa. Sia sul nostro programma - che ha riservato qualche spazio in più del previsto a piacevoli fuori programma - sia sull'impatto delle spiagge stesse sulla "valutazione" finale di questi giorni. E anche, forse la cosa più importante, sui nostri programmi di viaggio futuri.
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La quiete della spiaggia di Travemünde |
Si, perché dopo aver trascorsi scampoli di tempo sulle spiagge di Scharbeutz e Travemünde, il primo pensiero comune è stato quello di voler tornare presto sulle coste tedesche del Baltico. Folgorati sulla via del Baltico, potremmo dire. Cosa ci ha rapito di più? Difficile da stabilire, il Baltico ha uno charme tutto suo. Chilometri e chilometri di coste che sembrano infinite, dove è impossibile trovarne la fine. Spiagge fatte di sabbia bianca o quasi, finissima, come granelli di polvere. Il fascino di un altro mondo, un mondo marittimo anni luce diverso da quello a cui un italiano può essere abituato. Il magnetismo di elementi caratteristici come i fari e soprattutto le
Strandkorb, le sdraio del nord Europa.
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Strandkorb al tramonto |
A Travemünde siamo stati accolti da due costruzioni agli antipodi. Da una parte l'Hotel Maritim, un imponente costruzione di 119 metri di altezza, l'edificio più alto dello Schleswig-Holstein, simbolo dello sfarzo che imperversa nella "più bella figlia di Lubecca". Oltre agli hotel di lusso, anche il lungomare di Travemünde mostra tutta la sua sontuosità grazie alle ville private di un'eleganza non comune. Non per caso, anche Thomas Mann ambientò parte de
I Buddenbrook proprio a Travemünde, dove le famiglie più ricche di Lubecca (tra cui anche quella dello stesso narratore) erano solite recarsi in villeggiatura.
Dall'altro lato, si può trovare un gusto meno lussuoso e più vintage in alcune costruzioni. Come il faro più vecchio di tutta la Germania, posto alla foce del fiume Trave, un'austera costruzione in mattoni - tipica dell'area - oggi museo marittimo. O come la stazione ferroviaria che collega Travemünde a Lubecca, la cui peculiarità è il suo orologio, visibile dalla spiaggia e che indica costantemente l'orario del prossimo treno verso Lubecca. Originale.
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Scharbeutz, 100% bianco |
Come è anche originale il colpo d'occhio di una spiaggia piena di
Strandkorb. Fino ad un anno fa ero ignaro dell'esistenza di questi particolari oggetti. Venni a conoscenza in via del tutto casuale grazie ad un documentario visto a casa del mio capo, in cui si presentava una sfida memorabile: Ostsee (Mar Baltico) vs. Nordsee (Mare del Nord). Una sfida non a colpi di spiagge da sogno, ma a colpi di
Strandkorb. Che a seconda della costa assume forme costruttive differenti.
Ma cosa è la
Strandkorb? Non è altro che una sedia a sdraio costruita in misto legno/vimini, dotata di una speciale copertura fatta per proteggere il villeggiante dal vento, o dal sole. Un oggetto di culto per molti tedeschi, anche per i bavaresi più facoltosi, che non disdegnano di comprarne una (il costo supera anche il migliaio di euro) da piazzare nel giardino di casa per godersi le rare giornate di sole.
L'effetto visivo delle Strandkorb sulle spiagge baltiche, è memorabile. Schierate in stile che più "tedesco" non si può, come fossero pedine di un esercito, come pezzi su una scacchiera, le
Strandkorb rappresentano una vera e propria attrazione per chi vuole scattare la più classica delle foto ricordo dalle spiagge del Baltico.
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Saluti dal Mar Baltico |
A Scharbeutz abbiamo invece trovato la nostra definitiva conferma sulla volontà di ritornare in Schleswig-Holstein, con l'intenzione di conoscere meglio questa ragione. L'abbiamo capito dalle tante famiglie (con bambini al seguito) qui in vacanza, dalle piste ciclabili a picco sulla spiaggia, dalla vita calma e rilassata che qui si percepisce. A Scharbeutz abbiamo salutato il Baltico prima di visitare Lubecca. E posso garantire, senza dubbi, che non è stato un addio.
Bis bald!
Stefano