Ciao a tutti,
finalmente la sospirata meta di oggi è stata raggiunta...sospirata si, perchè domani mi fermerò in questa tranquilla località della Valpelline per tirare un pochino il fiato e raccogliere le energie in vista delle ultime quattro tappe, tra cui quella di giovedì a Saint-Rhemy-en-Bosses e di venerdì, al Rifugio Bonatti, molto impegnative.
Gli ultimi post sono stati scarni, per via della precaria tenuta in quota della rete mobile, prometto in questi momenti di aggiornare meglio il blog.
Con questo post voglio innanzitutto aggiornarvi sulle mie condizioni fisiche.
Diciamo che le gambe funzionano a meraviglia, ma non sono altrettanto supportate dal fiato, che inizia a scarseggiare appena inizia a salire. Almeno, questa è la mia impressione. In realtà i miei tempi di percorrenza rispetto a quanto segnato sui cartelli sono inferiori, forse sono io che vado più forte di quel che dovrei, boh... Si può anche dire che la quota, e i 20 kg sulle spalle, hanno il loro "peso".
Le spalle... Le spalle sono arrossate (e non solo) in corrispondenza degli spallacci dello zaino...il sudore si fa sentire oltre allo zaino stesso. Dopo 2-3 ore di cammino iniziano a fare male ma ormai mi sono abituato, non sono loro che mi spaventano.
Così come i piedi...qualche bolla c'è sulle dita, sia sopra che sotto di esse ma non danno fastidio. Quelle subite negli scorsi giorni si sono riassorbite alla perfezione anche grazie agli appositi cerotti che hanno funzionato più che egregiamente (grazie Farmamed!). E gli arrossamenti sul collo del piede sono solo un lontano ricordo!
Devo dire che oggi pomeriggio, facendomi il bagno in albergo, ho notato un dimagrimento. I glutei hanno addirittura le fossette e alcuni muscoli sono in evidenza senza contrarli. Tutto ciò mi fa strano, visti i ricchi pasti consumati in rifugio e grassi, anche (polenta concia, tanto per fare un esempio!).
Ma nel complesso posso dire che, dopo dieci giorni di trekking intenso, sono tutto sommato in eccellenti condizioni e pronto a spaccare il culo agli ultimi tre colli che mi separano da ciò che ora, mentalmente, rappresenta una specie di terra promessa: Courmayeur!
A presto,
Stefano
finalmente la sospirata meta di oggi è stata raggiunta...sospirata si, perchè domani mi fermerò in questa tranquilla località della Valpelline per tirare un pochino il fiato e raccogliere le energie in vista delle ultime quattro tappe, tra cui quella di giovedì a Saint-Rhemy-en-Bosses e di venerdì, al Rifugio Bonatti, molto impegnative.
Gli ultimi post sono stati scarni, per via della precaria tenuta in quota della rete mobile, prometto in questi momenti di aggiornare meglio il blog.
Con questo post voglio innanzitutto aggiornarvi sulle mie condizioni fisiche.
Diciamo che le gambe funzionano a meraviglia, ma non sono altrettanto supportate dal fiato, che inizia a scarseggiare appena inizia a salire. Almeno, questa è la mia impressione. In realtà i miei tempi di percorrenza rispetto a quanto segnato sui cartelli sono inferiori, forse sono io che vado più forte di quel che dovrei, boh... Si può anche dire che la quota, e i 20 kg sulle spalle, hanno il loro "peso".
Le spalle... Le spalle sono arrossate (e non solo) in corrispondenza degli spallacci dello zaino...il sudore si fa sentire oltre allo zaino stesso. Dopo 2-3 ore di cammino iniziano a fare male ma ormai mi sono abituato, non sono loro che mi spaventano.
Il rododendro, fiore simbolo della montagna valdostana |
Devo dire che oggi pomeriggio, facendomi il bagno in albergo, ho notato un dimagrimento. I glutei hanno addirittura le fossette e alcuni muscoli sono in evidenza senza contrarli. Tutto ciò mi fa strano, visti i ricchi pasti consumati in rifugio e grassi, anche (polenta concia, tanto per fare un esempio!).
Ma nel complesso posso dire che, dopo dieci giorni di trekking intenso, sono tutto sommato in eccellenti condizioni e pronto a spaccare il culo agli ultimi tre colli che mi separano da ciò che ora, mentalmente, rappresenta una specie di terra promessa: Courmayeur!
A presto,
Stefano
Nessun commento:
Posta un commento