venerdì 20 luglio 2012

Rifugio Walter Bonatti, -1!

"Bene, l'abbiamo sistemato il bastardo!"...così disse Edmund Hillary a Tenzing Norgay il 29 maggio 1953, dopo aver scalato, per la prima volta nella storia, l'Everest.
Alle 11.38 ho salito il Col di Malatrà, il mio bastardo di giornata. Certo, il Malatrà non è l'Everest e io non sono Hillary, ma nel mio piccolo posso dire che quest'ultima salita, tosta perchè lunga ma non impossibile, mette in pratica la parola fine sull'Alta Via dei Giganti. La discesa dal Malatrà fino al Bonatti è stata dolce...dolcissima! E lungo le due ore di discesa avevo finalmente la consapevolezza di avere portato a termine un percorso pazzesco!

Il cartello parla chiaro: l'ultima salita dell'Alta Via è stata conquistata!
Che roba... Gressoney, Ayas, Valtournanche, Saint-Barthelemy, Valpelline, Ollomont, Gran San Bernardo e infine Val Ferret. Ora capisco cosa ho fatto, quanto sia stato impegnativo (anche se ora mi sento più energie che dopo il primo giorno...) e comprendo anche le facce incredule di molte persone che nei rifugi, negli alberghi, nei negozi, mi chiedevano cosa facessi e io rispondevo "L'Alta Via!". E loro: "Ma tutta?" e io: "Si, tutta!"

Il macereto sul quale corre lo stretto sentiero per il Col de Malatrà
Questa avventura si chiude veramente alla grande, con l'ultima notte sul percorso al Rifugio Walter Bonatti, per me un santuario della montagna. È la terza volta per me qui, e spero sia l'ennesima di una lunga serie, perchè la location e l'atmosfera del rifugio sono unici. Pazzesco il panorama che si gode da qui, unico, il più bello, per me.
Ora c'è da riposare per poter chiudere in bellezza domani. Le previsioni meteo non sono buone; peccato, l'ultima tappa è magnifica a livello scenografico, ma, dopo 14 giorni di bel tempo (solo una mattina di pioggia!) chissene! Il Monte Bianco l'ho già visto tante volte e l'unica cosa che conta è raggiungere Courmayeur per l'ultimo timbro. Poi, sarà tutto finito.

L'ultimo gigante dell'Alta Via, il Monte Bianco
Tornerò a casa con un po' d'amarezza, come quando si chiude un ciclo, ma con la gioia di aver fatto una cosa immensa; tornerò con la consapevolezza di essere una persona estremamente fortunata perchè non tutti avrebbero potuto sostenere fisicamente ed economicamente questo viaggio; tornerò infine con tanto desiderio di poter riabbracciare la famiglia, gli amici e i colleghi. Perchè le montagne mi hanno circondato, anzi avvolto, in questi giorni ma chi mi vuol bene ha un cuore e non è fatto di roccia e ghiaccio!
A presto per gli ultimi due post "omaggio"...
Stefano

3 commenti:

  1. Ciao Stefano ! Che bella sperienza ! Un abbracio dal tuo amico Brasiliano e.....forza ! Fabricio Teixeira

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  2. Ciao Stefano, domani arrivi, lunedi torni al lavoro, si spera affrontandolo con la pazienza e la perseveranza di come hai affrontato in queste 2 settimane le avversità sopraggiunte in questa avventura. NB....un pò di pazienza mettila anche nei confronti dei tuoi genitori... a presto D&G

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  3. Allora hai finito!!!!! bravissimo! ti aspettiamo "a valle".
    Mi sa che nel tuo blog, nei racconti che farai e nelle foto che mostrerari non ci sarà neanche la metà delle emozioni che hai vissuto.... Ancora complimenti!! Marcella

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