L'avevo promesso venerdì...ma la compagnia era troppo bella per attaccarmi al cellulare; l'avevo promesso sabato...ma ero troppo eccitato per parlarne con lucidità; domenica: amici, famiglia e riposo; lunedì, ci sarebbe stato tempo ma il lavoro incombeva e si rendeva necessaria sistemazione di attrezzatura nonché una bella pulizia dello zaino. Ma oggi ce l'abbiamo fatta!
Non poteva infatti mancare l'ultimo Quattromila: dopo Rosa, Cervino e Grand Combin, siamo dunque giunti all'ultimo Gigante, il più gigante, il Monte Bianco!
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Il Monte Bianco visto dal Mont Fortin, in Val Veny. Foto di archivio, 25 giugno 2011 |
La montagna (o meglio, il complesso di vette) più alta d'Europa ha sempre esercitato un certo fascino... Specie se si pensa alla data della prima ascensione: 1786, i francesi Balmat e Paccard.
Ma è ed è stato anche un motivo di orgoglio per i stati per il quale esso rappresenta lo spartiacque, Italia e Francia. Che se lo sono più volte conteso geograficamente, e che l'hanno bucato, in occasione della realizzazione del traforo autostradale (visto dall'Alta Via, uno scempio).
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Il Monte Bianco nel tramonto invernale dal Rifugio Bonatti. Foto di archivio, 27 dicembre 2011 |
È una delle vette che più sono frequentate in Europa, anche grazie ai numerosi rifugi presenti sulle sue pendici e valli ad esso collegate. L'elevato numero di escursionisti (per il Tour du Mont Blanc) e di alpinisti (pressoché infinita la scelta di ascensioni realizzabili nell'area) stranieri lo dimostra...infatti, non è un caso che l'unico rifugio pieno che ho incontrato lungo l'Alta Via, il Bonatti, si trovi proprio di fronte ad esso.
Inutile parlarne ancora, troppe cose ci sarebbero da dire e troppe cose tralascerei. Il mio consiglio è di vivere queste cime, di scoprirle e di goderle appieno, il Bianco non tradisce mai (almeno da questo punto di vista).
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Il Monte Bianco visto dal Col de Vessonaz: è la decima tappa dell'Alta Via... |
A presto,
Stefano
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