sabato 13 ottobre 2018

Run the skyline

Ciao a tutti!
Questo è uno di quegli annunci che si è fatto attendere più del dovuto. Perché quando si tratta di corsa riesco a pianificare molto bene ogni singola azione: allenamenti, giornate di riposo, chilometraggi e per l'appunto, annunci. Si, questa volta ci ho messo un po' di più. La mia nuova vita da papà mi lascia - come è naturale che sia nei primi mesi - meno tempo libero a disposizione, da investire sul blog e soprattutto sulla corsa. Ho aspettato quasi fino all'ultimo per prendere una decisione finale e dunque annunciarla.
Fra due settimane circa, domenica 28 ottobre, sarò al via dell'edizione n.37 della Mainova Frankfurt Marathon.

Una maratona all'ombra dei grattacieli della Manhattan europea (fonte: main-spitze.com)

La mia undicesima maratona, la prima da papà, la correrò dunque a Francoforte sul Meno, non lontano da casa, su uno dei percorsi considerati tra i più veloci in assoluti al mondo, in un periodo perfetto per disputare una competizione che per il sottoscritto durerà almeno tre ore. Erano necessari questi elementi per ripartire dopo la maratona un po' interlocutoria disputata a Venezia un anno fa.  Ah, la Venice Marathon dell'anno scorso... corsa per una questione romantica, più con il cuore che con le gambe, dopo un ciclo di allenamento tutto fuorché brillante e con un esito (emozioni di Venezia e di Piazza San Marco escluse) da dimenticare. Con l'autunno volevo ripartire, credo che lo stia già facendo bene, e proverò a confermarlo a Francoforte, in una maratona che ha tutto ciò che serve per concedermi delle belle soddisfazioni.
Francoforte è una città che conosco abbastanza bene e che già podisticamente parlando ha avuto un'impronta positiva sul mio ruolino personale: qui nel marzo dell'anno scorso ho corso una mezza maratona, da annoverare al momento come la mia terza migliore in assoluto. Il suo percorso è molto veloce, così veloce che è al primo posto al mondo per quanto riguarda i tempi medi di percorrenza in assoluto. Non ha il blasone di Berlino, ma forse è un bene, in quanto anche il numero di partecipanti è decisamente inferiore: in sintesi, è un correre più rilassato.
Dove posso arrivare non lo so ancora, forse sto iniziando ad intuirlo, ma migliorare la performance strepitosa di Roma sarà impresa quasi impossibile. Sarebbe un risultato splendido scendere nuovamente sotto le tre ore e quindici minuti. Significherebbe lasciarsi alle spalle l'opaca Venice Marathon dell'anno scorso e rimettere le gambe nella giusta carreggiata dopo mesi di incertezza atletica. Farlo in questa città, in cui ho solo ricordi piacevoli, sarebbe una immensa soddisfazione. Insomma, come dico spesso, wir werden sehen (vedremo)...
Bis bald!
Stefano

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