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domenica 21 luglio 2013

Omaggio alla Valle d'Aosta

Ciao a tutti!
Oggi è il 21 luglio: un anno fa portavo a termine in quel di Courmayeur, ai piedi del monte più alto d'Europa, il Monte Bianco, quel fantastico percorso escursionistico che è l'Alta Via n.1 della Valle d'Aosta. Un lungo itinerario, di quattordici giorni di cammino, tra i più affascinanti monti europei: Monte Rosa, Cervino, Grand Combin e Monte Bianco.
Ed è grazie alla decisione di percorrere questo lunghissimo sentiero che è nato questo blog. E non solo, molte altre cose sono nate dopo l'Alta Via dei Giganti, alcune di queste hanno portato una radicale svolta nella mia vita. Questo per dire, che l'Alta Via completata un anno fa in Valle d'Aosta mi ha (e lo voglio dire senza mezzi termini) cambiato la vita.
Questo post vuole essere il mio omaggio alla Valle d'Aosta e alla sua Alta Via, grazie alle foto (inedite sul blog, una per ognuna delle quattordici tappe) scattate un anno fa e ai link ai post più significativi del racconto "live" dalla Valle d'Aosta.


Tappa 1, Donnas - Lillianes/Sainte Marguerite: i vigneti di Donnas all'inizio dell'Alta Via

7 luglio 2012: si parte per l'Alta Via!

Tappa 2, Lillianes/Sainte Marguerite - Rifugio Coda: luce e nebbia sul Lac de Mountagnet

Tappa 3, Rifugio Coda - Gaby/Niel: il massiccio del Monte Rosa e la Valle del Lys visti dalla Cresta del Lupo


Tappa 4, Gaby/Niel - Rifugio Rivetti: tra i fiori dei prati sotto il Colle della Mologna Grande

Tappa 5, Rifugio Rivetti - Gressoney-Saint-Jean: tutto l'incanto del Vallone di Loo

12 luglio 2012: la conquista del Col Pinter
12 luglio 2012: Resy, sesta fatica conclusa

Tappa 6, Gressoney-Saint-Jean - Rifugio Guide di Frachey: i laghi Pinter

Tappa 7, Rifugio Guide di Frachey - Rifugio Grand Tournalin: nubi sulla Val d'Ayas

16 luglio 2012: l'atteso arrivo a Bionaz

Tappa 8, Rifugio Grand Tournalin - Rifugio Barmasse: l'azzurro pieno del Lago di Cignana

Tappa 9, Rifugio Barmasse - Rifugio Oratorio di Cuney: la verdissima Valle di Saint-Barthelemy


Tappa 10, Rifugio Oratorio di Cuney - Bionaz: panorama dal Col de Chaleby

Tappa 11, Bionaz - Ollomont: il Grand Combin

18 luglio 2012: dal dortoir di Ollomont

Tappa 12, Ollomont - Saint-Rhemy-en-Bosses: il regno delle farfalle nella Valle del Gran San Bernardo

Tappa 13, Saint-Rhemy-en-Bosses - Rifugio Bonatti: la Val Veny e il Monte Bianco dalla discesa del Col di Malatrà

21 luglio 2012: ritorno a casa

Tappa 14, Rifugio Bonatti - Courmayeur: le nuvole salutano la conclusione dell'Alta Via


L'arrivo a Courmayeur!

Ciao a tutti!
Stefano

domenica 11 novembre 2012

Risultato del sondaggio: La Top-10 dei luoghi più belli dell'Alta Via n°1

Ciao a tutti,
durante la fase di preparazione ad una corsa uno dei fattori più importanti per il successo è il riposo. Ed una delle cose che in assoluto sa più rilassarmi è vedere foto di montagna, nella quale atmosfera io possa immergermi. Sognare, ogni tanto, fa bene. Così come realizzare i sogni: uno ho avuto modo di portarlo a compimento, con l'Alta Via n°1. E, se ricordate, ormai mesi fa, a proposito dell'Alta Via n°1, avevo indetto un sondaggio sulle location, a mio modo di vedere, più affascinanti e coinvolgenti toccate lungo il percorso. Ora, sebbene in ritardo apocalittico, voglio pubblicare i risultati del sondaggio...aggiungendo magari qualche foto delle location che voi lettori avete votato!
I risultati non mi stupiscono, i luoghi che vanno a comporre questo "podio" ideale sono fantastici. Ovviamente c'è un po di rammarico per altre location che non sono state valutate...ma in questo caso, c'è anche da dire che la foto (e non tanto il luogo) porta in dote una "dose" consistente di voti. E comunque, non potevano vincere tutte! :-D
Detto questo, via alla classifica delle location più belle, partendo dalla decima posizione:
10° posizione: Vallone della Mologna Grande (votata dallo 0% dei partecipanti).
8° posizione: ex-aequo Verso la Fenetre de Tsan e Col Brison (votate dal 9% dei partecipanti).
6° posizione: ex-aequo Rifugio Alpenzù Grande e Cresta del Lupo (votate dal 18% dei partecipanti).
5° posizione: Vallone di Loo (votata dallo 22% dei partecipanti).
3° posizioneex-aequo Col de Vessonaz e Vallone di Saint-Barthelemy (votate dal 27% dei partecipanti).

Col de Vessonaz = il regno del vento: qui ti tiene in piedi talmente soffia forte… Ma è il vento che mi ha permesso di poter ammirare il panorama probabilmente più spettacolare dell’intera Alta Via.





Dall'alto in basso: panorama verso ovest dal Col di Vessonaz (Monte Bianco, Grand Combin); panorama verso sud; giù verso la Comba di Vessonaz; ometto segnalatore in cima al colle.
Saint Barthelemy, il posto più selvaggio della Val d’Aosta, ricco e diversificato e, stranamente, poco frequentato. Perché? Forse è meglio così… certi segreti è bene che rimangano racchiusi in uno scrigno. Il Vallone di Saint Barthelemy è uno di questi…





Dall'alto in basso: Lago Luseney; Vallone di Saint Barthelemy lungo la salita al Rifugio Oratorio di Cuney; Col Terray; panorama (e Monte Rosa) dal Col Terray.
2° posizione: Rifugio Barmasse-Lago di Cignana (votata dal 36% dei partecipanti)

Ah, il Barmasse, il lago di Cignana. Qui la tranquillità regna sovrana. Il miglior luogo per tuffarsi nella riflessione, per pensare, per rilassarsi. Un concentrato di colori, di emozioni e sensazioni senza pari.



Due vedute del Lago di Cignana
1° posizione: Col di Malatrà - Rifugio Bonatti (votata dal 40% dei partecipanti)

Sono contento che sia stata questa location a vincere il sondaggio. Un po’ per il legame affettivo che ho con questo posto magico: da qui si ammira il Monte Bianco, la leggenda delle Alpi, in tutta la sua interezza. E un po’ per ciò che rappresenta arrivare qui: rendersi conto che la grande avventura è terminata, che hai portato a termine un percorso che ti azzera tutta l’energia fisica e psichica per regalarti qualcosa di cento volte superiore a ciò che hai speso: gioia infinita… (cento? Si può quanitificare la gioia?)





Dall'alto in basso: Val Ferret e la cima del Bainco spuntante tra le nuvole; panorama dal Col di Malatrà verso ovest (Monte Bianco); il Rifugio Bonatti sotto la maestosità delle Petites Jorasses; panorama verso est (Grand Combin).
Il sondaggio n°1 si è ufficialmente chiuso. Ma non tarderà ad arrivare il sondaggio n°2...magari ci penso su fra qualche minuto, nel bel mezzo dell'allenamento :-D
A presto,
Stefano

lunedì 20 agosto 2012

La Top-10 dei luoghi più belli dell'Alta Via n°1

Ciao a tutti!
Ebbene si, sono sopravvissuto al mare...la quattro giorni nizzarda è stata piacevole, questo non posso negarlo. Passare un po' di tempo con i propri amici è sempre qualcosa di salutare anche se non in montagna. Nonostante ciò un po' di trekking l'ho fatto, a Cap Ferrat... i vecchi amori non si scordano mai!
Devo dire che questi giorni sono stati un'interessante occasione per vedere come mi manchi la montagna nel momento in cui mi ritrovo nel caos del mare durante il mese di agosto, specie in una città come Nizza, che pur essendo veramente bella e ricca di spunti interessanti (io la consiglio), è assai incasinata!
Detto questo, finalmente ho pronto un piccolo rinfresco di ciò che è stato quasi un mese fa, l'Alta Via dei Giganti. Le ho promesse, ve le ho fatte sospirare, ma finalmente sono arrivate: le foto di questa avventura. Racchiuse in modo non convenzionale, sfruttando un'idea già utilizzata per la settimana dolomitica, quella della Top-10. Ho quindi scelto qualche foto da quelle che per me sono state le dieci location più belle viste lungo l'Alta Via...anche se, ogni posto che i miei occhi hanno visto in questi quindici giorni sarà per tutta la vita nel profondo del mio cuore.
Quindi, spazio a questa mia personale classifica...
PS. Una volta che avrete visto le foto, potete votare nel sondaggio (colonna a fianco sulla destra) qual è il posto che a voi è piaciuto di più, o anche semplicemente la foto che più vi attira!

1) Col de Vessonaz
Dove lo si trova un colle da cui si possono vedere Rosa, Grand Combin, Bianco, Grivola, Emilius, Gran Paradiso, Avic e se fosse qualche metro più alto, anche il Cervino?

Panorama in direzione est dal Col de Vessonaz, sullo sfondo il gruppo del Rosa

2) Colle di Malatrà - Rifugio Bonatti
Sono troppo legato a questa location: vuoi per il rifugio dedicato al grandissimo alpinista Walter Bonatti, vuoi perchè arrivato al Malatrà puoi praticamente dire che hai terminato l'Alta Via, vuoi… perché come non emozionarsi di fronte alle Grandes Jorasses e a tutto il massiccio del Bianco?

Panorama in direzione ovest dal Col di Malatrà; dietro il macereto del Vallone di Malatrà, il massiccio del Bianco

3) Rifugio Alpenzù Grande
Semplicemente, un piccolo angolo di paradiso, di fronte alla magnificenza del ghiacciaio del Lyskamm.

L'imponente ghiacciaio del Lyskamm visto da poco sopra il rifugio Alpenzù Grande

4) Vallone di Loo
Non ne avevo mai sentito parlare, ma tutti i rifugisti che ho incontrato me ne hanno parlato come uno dei posti più belli della Valle d’Aosta. Vedere per credere. Io do loro ragione, assolutamente.

Prati in fiore nel Vallone di Loo

5) Vallone di Saint Barthelemy
Una delle valli meno conosciute della regione. Una delle valli più selvagge. Una delle valli in cui spero di tornare al più presto.

Lago di Luseney, Vallone di Saint-Barthelemy

6) Vallone della Mologna Grande
Il bianco della nebbia che proviene dal Piemonte, il nero della roccia in ombra, il rosa dei rododendri, il verde dei prati. A volte quattro colori bastano per fare una grande opera d’arte.

Rododendri e laghetti nel Vallone della Mologna Grande

7) Cresta del Lupo
Uno dei passaggi più spettacolari dell’Alta Via; pochi centimetri dividono un paesaggio erboso e fiorito alla desolazione della roccia.

Cresta del Lupo

8) Verso la Fenetre de Tsan
Un angolo incontaminato di montagna: laghi, fiori, marmotte, roccia, neve, sole. Tutti gli ingredienti per lo spettacolo della Valle d’Aosta sono racchiusi in questo scrigno di natura.

Praterie e boschi tra la Fenetre d'Ersaz e la Fenetre de Tsan

9) Col Brison
Salita tosta, quella al Col Brison. Ma un giorno limpido come quello che ho incontrato un mese fa circa ripaga la fatica. La visuale sulla Valle centrale ne è la prova.

La destra orografica della Valle d'Aosta vista dal Col Brison

10) Rifugio Barmasse - Lago di Cignana
Qui regna il silenzio assoluto: il fruscio del vento, il leggero rumore dell’acqua, qualche ronzio di insetto. Mai come qui ho potuto immergermi in una pura sensazione uditiva.

Il bacino artificiale di Cignana, in Valtournanche

Beh...che ne dite?
A presto, con nuove foto e nuove avventure

Stefano

martedì 17 luglio 2012

Domenica 15, tutta sopra i 2000!

Riciao a tutti,
eccomi con la seconda puntata dell'arretrato...
Beh, che dire, domenica è stata una tappa pazzesca. Era una delle tappe da me più attese, per varie ragioni. Innanzitutto dalla Valtournanche si saltava nella Valle di Saint-Barthelemy, l'unica valle valdostana (assieme a Valsavaranche e Valle di Champdepraz) in cui non sono mai stato, comprenderete la curiosità! In secondo luogo, la tappa collega due rifugi, Barmasse e Oratorio di Cuney, tra i quali non vi è alcuna presenza di civiltà umana... per la precisione, qualche alpeggio ci sarebbe, ma pressoché disabitati. Una tappa selvaggia, quindi, come piacciono tanto a me. Poi, è una tappa che si sviluppa lungo un profilo altimetrico costantemente sopra i 2000 m. Raramente ho camminato un giorno intero sopra i 2000, sinceramente non so se mi sia mai capitato. In ultimo luogo, c'è tanta curiosità per la meta finale, il Santuario della Madonna delle Nevi (attaccato al rifugio, che era nato come foresteria per i pellegrini), il più alto santuario mariano d'Europa e meta, il 5 agosto di ogni anno, di molti fedeli valdostani. Chi mi conosce sa bene che non credo molto in tutto ciò che è connesso alla Chiesa, ma nonostante ciò questo piccolo luogo di culto ha suscitato in me molta curiosità.

Il Lac Terrey. Sullo sfondo, la Fenetre du Tsan
La tappa in sé è stata più tosta del previsto; i tre colli di giornata, la Fenêtre d'Ersaz, la Fenêtre du Tsan e il Col Terray alla fine si sono fatti sentire e il vento ha contribuito a rendere più ostico il cammino. Ciò che ha veramente distrutto fisicamente è stato l'infinito tratto in saliscendi dall'ultimo colle fino alla metà, arricchito da un passaggio, a circa 1 km dal "traguardo", di un nevaio che ho dovuto attraversare a mezza costa; non il massimo, ad un certo punto ho addirittura pensato di mettermi i ramponi.
Ma, al di là delle mere considerazioni tecniche, domenica ho vissuto un condensato di emozioni alpinistiche notevoli. I panorami sono stati immensi, laghi, laghetti, valloni, pareti e un ricco campionario di vette: Rosa, Dent d'Herens, Grivola, Emilius, Becca di Luseney e anche il tanto sospirato Cervino! Ma rimane, di questa tappa, la bellezza di una natura selvaggia che appare tanto più magnificente quanto meno contaminata dal cemento dell'uomo.
E non solo, anche mangiare e dormire in una piccola costruzione in pietra quale il Rifugio Oratorio di Cuney a 2600 m, tra ragazzi italiani e tedeschi, con una stessa passione comune, l'amore per la montagna e tutto ciò che sa regalare è un'esperienza tutta da vivere!
Al prossimo post!
Stefano

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