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lunedì 2 dicembre 2013

La mia maratona europea

Ciao a tutti!
Il titolo di questo post è un po' strano, "La mia maratona europea". Si, perché Venezia è stata un po' così, la maratona itinerante, un allenamento sempre "in viaggio". Prima in Italia, poi in Germania, su percorsi diversi, variegati. Un allenamento sempre "di corsa", perché quando fai su e giù tra Piemonte e Baviera, quando devi iniziare ad imparare un'altra lingua, adattarti ad un nuovo lavoro, trovare il tempo giusto per arrivare pronto il giorno della corsa, non è banale. Un percorso duro quello vissuto tra settembre e ottobre, ma intenso e...pieno. Una pienezza che alla fine non ti lascia mai insoddisfatto.
Con questo post, provo a rivivere questi due mesi "di corsa", chiudendo il sipario su ciò che è stata la mia Venice Marathon. Come già fatto nell'ultimo anno in occasione delle maratone di Torino e di Barcellona, lo faccio ripercorrendo - tramite i vari post - tutto il lungo percorso che in quattro mesi dall'annuncio mi ha portato sul traguardo di Riva Sette Martiri. E inoltre, una serie di fotografie della mia maratona, e non solo.

30/06/2013: L'annuncio: al via per la Venice Marathon 2013

Ancora pochi metri di fatica...

03/09/2013: Ricominciano gli allenamenti dopo mesi di stop

Spettacolo unico, correre in Piazza San Marco!

10/09/2013: gambe pesanti alla mezza maratona di Parma
11/09/2013: il racconto della Cariparma Running Mezza Maratona

Caricare la folla per caricare sé stessi...

26/09/2013: primi miglioramenti in Germania
01/10/2013: lunghi veloci tra le colline di Schweinfurt

Tanta nebbia e tanti maratoneti davanti alla Villa Pisani di Stra (fonte: clubsupermarathon.it)

08/10/2013: il punto della situazione a tre settimane dalla maratona
13/10/2013: il lungo "più lungo"

Ancora un km di sofferenza (fonte: facebook.com/ASDVenicemarathon)

17/10/2013: sale l'attesa per la Venice Marathon
20/10/2013: ultimo allenamento in riva al Baggersee

Via alla XXVIII Venice Marathon (fonte: nuovavenezia.gelocal.it)

23/10/2013: il percorso della 28°Venice Marathon
25/10/2013: il mio ringraziamento a Schweinfurt, sede di allenamento

A testa bassa, per l'ultimo chilometro!

26/10/2013: numero 1155, è l'ora del pettorale!
26/10/2013: ultimi dettagli in vista della gara

Fatica e gioia in una sola espressione

27/10/2013: sensazioni pre-gara: la nebbia di Stra
27/10/2013: l'arrivo in Riva Sette Martiri: 3h18'07"!

Alex Zanardi premiato per la vittoria nella gara delle handbike

05/11/2013: il racconto della mia Venice Marathon

Medagliato

Bis bald!
Stefano

domenica 20 ottobre 2013

Venezia training, tappa 6: pronti per la maratona!

Ciao a tutti!
Manca una settimana esatta dalla maratona di Venezia e proprio oggi, ho concluso gli allenamenti. Come solito, ho chiuso con un lungo. Non più “il lungo”, quello da più di trenta chilometri, ma con una mezza maratona, per poter recuperare nella settimana che verrà prima della gara, uno sforzo minore.
L’ultima settimana di allenamento, con tre sessioni di ripetute sui 5000 metri ha fornito più che positive indicazioni sullo stato di forma, e l’ultimo lungo le ha confermate.

Stretching prima dell'ultimo allenamento

Le prime due sessioni di ripetute, 3 x 5000 metri, hanno fatto registrare un ulteriore miglioramento sul passo. Dal 4’31”/km medio sulla singola ripetuta sono sceso a 4’27”/km lunedì e a 4’24”/km mercoledì. Sempre con chiusure decisamente veloci e mai troppo in affanno, con ultimi chilometri sempre sotto i 4’20”/km. A memoria, non ricordo di aver corso così veloce in passato.
La terza sessione di ripetuta è stata accorciata: venerdì ho provato, come suggerito dal mio collega Stefan, a correre al Baggersee, un laghetto che si trova a tre chilometri circa dalla città di Schweinfurt, oltre il Meno. Proprio qui si trova un anello di poco più di due chilometri attorno a questo incantevole lago, su terreno sterrato ma battuto: poca differenza con l’asfalto, insomma. Purtroppo, qui non vi è l’illuminazione che trovo sulle ciclovie di Schweinfurt. Correre alla sera non è semplice, con il sole che viene meno e il terreno pieno di pozzanghere a causa della pioggia dei giorni scorsi c’è rischio di mettere i piedi chissà dove e farsi male. Sessione “tagliata” e conclusa dopo due ripetute, corse alla media di 4’22”/km. Che comunque è sempre un bel correre.

L'incantevole scenario serale del Baggersee

Riposo sabato, e domenica lungo, sempre al Baggersee. Dieci anelli attorno al lago fanno praticamente poco più di una mezza maratona, 21.6 chilometri.
Partiamo dal tempo fatto segnare: 1h38’36”. Come cambiano le cose in un mese e mezzo: ad inizio settembre, a Parma, corsi una gara di mezza maratona in 1h36’23” (vedi post). Ora, corro praticamente lo stesso tempo, ma in allenamento. E chi corre, sa bene che bella differenza c'è sulla velocità di corsa tra l’allenamento e la gara.
In secondo luogo, il passo medio tenuto stamattina è di quelli che tornando indietro con la mente di un anno, beh non ci si riesce a crederci, 4’34”/km. Per arricchire il valore della prestazione va detto che i ventuno chilometri sono stati corsi sotto la pioggia, gli ultimi tre praticamente sotto un vero diluvio. È stata una lunga progressione: analizzando l’allenamento di oggi dividendo in settori di tre chilometri si scopre un costante miglioramento sul passo: 4’46”/km, 4’40”/km, 4’33”/km, 4’31”/km, 4’34”/km, 4’30”/km, 4’26”/km. Quando guardavo i tempi in corsa mi chiedevo come fosse possibile…

Effetti di più di ventuno chilometri 

Ora, finiti gli allenamenti, c’è solo più da pensare a riposarsi, dormire ed alimentarsi correttamente. Quello che potevo e dovevo fare, l’ho fatto e credo anche bene. Chiudo la preparazione con un sacco di chilometri nelle gambe, nelle due settimane ho viaggiato al ritmo di settanta chilometri a settimana. Non ho mai contato (potrei farlo, comunque) quanti chilometri ho accumulato durante la preparazione per le maratone di Torino 2012 e Barcellona 2013, ma quest’anno con ben nove settimane di allenamento, ho corso molto di più. E l’ho fatto bene: due settimane in più rispetto alla mia prima maratona e senza alcun intoppo (infortuni o noie fisiche).
I presupposti per fare una grande corsa ci sono, il sogno rimane chiudere in Riva dei Sette Martiri sotto le 3h15’. Sarà dura, quei ponti tagliano le gambe. Fra sette giorni, la risposta ai miei quesiti.
Bis bald!
Stefano

mercoledì 11 settembre 2013

Venezia training, tappa 1

Ciao a tutti!
Dopo qualche settimana di allenamento in vista della mia prossima maratona, quella del 27 ottobre a Venezia, la situazione mi è alquanto difficile da decifrare. Non mi sento male, ma i risultati parlano chiaro: le gambe ancora non ci sono, il risultato della mezza maratona corsa a Parma (vedi post) ha evidenziato una condizione ed un livello di performance decisamente più arretrato rispetto ad un anno fa. Avevo già avuto questa sensazione una settimana prima, in occasione del 36°Trofeo Colombo (una corsa di circa otto chilometri) corso il 1 settembre a Torino, in cui avevo chiuso con un passo insolitamente alto (4'23''/km). La mezza maratona corsa a Parma ha definitivamente confermato le mie impressioni.
Sono fermamente convinto che la causa numero uno di questo scarso stato di forma sia da ritrovare nella sosta estiva. L'ultima vera corsa fatta è stata il 2 giugno, quindi nel momento in cui ho ripreso a correre sono passati quasi tre mesi. Tanto tempo di inattività pesa molto sulle gambe, specie quelle in cui conta avere un buon fondo.

Il mio arrivo alla Cariparma Running Mezza Maratona (fonte: podisti.net)

Per il resto, sto curando nei minimi dettagli ogni cosa, nonostante tutti gli impegni e le attività connesse alla mia prossima partenza per la Germania mi sottraggano moltissimo tempo.
Allenamenti: il solito "sergente Hartman" Edoardo mi ha rifilato un programma di allenamento devastante. In palestra, gli esercizi alla leg press sono talmente duri che sudo dalle gambe (mai visto prima in palestra, sulla mia pelle). Fuori dalla palestra: beh, fare la rampa del parcheggio della palestra (30-40 metri di lunghezza, 7-8 di dislivello), fino ad ottanta volte in una sola sessione (con annessa corsa da otto a sedici chilometri) è da paralisi completa il giorno successivo! Sarà mica questo che mi sta facendo faticare in gara? Non lo so, però posso garantire che il lavoro finora svolto per aumentare la forza nei miei muscoli è decisamente stressante.
Dieta: molta attenzione a ciò che mangio, soprattutto ai grassi e all'alcol. Fatta eccezione per il post-gara della mezza maratona a Parma: un po' di culatello e lambrusco non potevo farmeli mancare, soprattutto in terra emiliana.
Osteopatia: storia di ieri. Memore degli intoppi alla preparazione durante la preparazione della maratona di Barcellona, ho preferito giocare d'anticipo e rivolgermi a Barbara, visti gli ottimi risultati dello scorso inverno (vedi post). La situazione non è "tragica" come l'anno scorso, ma qualche muscolo contratto ce l'ho specie nella zona dell'ileopsoas. Oltre a tutte le manovre già più o meno sperimentate otto mesi fa, Barbara mi ha applicato sotto il diaframma un cerotto kinesio che dovrebbe aiutarmi nella fase respiratoria durante la corsa.

Al Trofeo Colombo, dieci giorni or sono: beccato in fase di sputo! (fonte: podisticanone.org)

Eccetto che per la dieta (quella deve essere rigorosa sempre, quando si parla di maratona), ho dunque introdotto alcune novità nella preparazione, che dovrei completare a breve con l'acquisto della fascia cardio.
A questo punto, non ci resta che vedere come continuerà l'allenamento in Germania. C'è da trovare una nuova palestra, nuovi percorsi di allenamento e soprattutto la risorsa numero uno: il tempo. Non sarà banale, con un nuovo lavoro, un nuovo ruolo, una casa da gestire e una lingua in più da imparare. Ah, il gusto delle sfide...
A presto!
Stefano

martedì 10 settembre 2013

In attesa di gambe migliori

Ciao a tutti!
Come già accennato nel post di due giorni fa, la prima mezza maratona pre-Venice Marathon è scivolata via in un mix di sensazioni alternate. Il tempo stampato a Parma, 1h36'23'' (che mi ha portato alla 154° posizione su 526 arrivati al traguardo, 22° nella mia categoria) è in assoluto il peggiore fatto da me registrare sulla distanza dei 21.097 km. Tuttavia, di più non potevo proprio fare; so di non aver schiacciato sul freno e di aver dato tutto ciò che avevo nei polmoni e nelle gambe. Proprio loro, le gambe, hanno mollato quando speravo di poter fare un tempo di 1h33', che, vista la preparazione finora accumulata, sarebbe stato un tempo dignitosissimo. Ma andiamo per ordine.

Alla partenza, ad un'ora dallo sparo dello starter


Che gara è stata la Cariparma Running Mezza Maratona? Di certo, il percorso è stato vivace ed interessante. Mai noioso: Parma è una città splendida (come spero di riuscire a raccontare in post a lei dedicato). La varietà di terreno è ottima, si è corso essenzialmente su asfalto, ma i podisti hanno anche incontrato qualche tratto in pavè e su ghiaia, condito da una leggera salita e discesa. Pochi rettilinei e molte curve divertono e non annoiano.

Un'occhiata (satellitare) al percorso della 16°edizione della Cariparma Running Mezza maratona

Il tracciato è un anello da percorrere due volte all'interno del centro storico di Parma. La partenza è da Piazza Garibaldi, il cuore pulsante del capoluogo parmigiano, da dove si imbocca la lunghissima Strada della Repubblica. Da lì si svolta per raggiungere la zona dello Stadio Tardini. Lasciato alle spalle lo stadio, si passa per la prima volta di fianco al torrente Parma (in viale Toscanini), e poi lo si attraversa tramite il Ponte di Mezzo: tre chilometri sono già stati percorsi. Si entra dunque nell'Oltretorrente e si corre su vie un pochino anguste e anche un pochino ondulate, probabilmente è questo il tratto meno interessante per gli occhi. Il mio cronometro segna sei chilometri percorsi quando si entra nell'immenso Parco Ducale: il percorso diventa più rettilineo e si passa alla ghiaia. In sintesi, si fatica di più a mantenere il passo avuto fino a quel momento. Dopo i due (eterni) chilometri nel parco, si attraversa la Parma dal ponte Giuseppe Verdi per rientrare nel vero e proprio centro storico della città. E per affrontare, dopo qualche curva, il tratto più duro, quello del Borgo del Parmigianino: poche centinaia di metri, ma tutte in pavè ed in costante salita. Si sale ancora, per correre sotto gli archi del Palazzo della Pilotta. Manca poco, da qui si costeggia la Parma ancora per quei pochi metri che servono per entrare nell'ultima curva a sinistra: si imbocca Strada Mazzini, la linea d'arrivo è a vista d'occhio.
I primi chilometri mi hanno lasciato sensazioni positive: ho corso per dieci chilometri costantemente ad un passo di 4'25'' con il quale avrei potuto concludere la gara intorno a 1h33'. Ma, superato per la prima volta il passaggio in Piazza Garibaldi, le gambe non riescono a sostenere quel ritmo e automaticamente, senza quasi accorgermene, rallento. Questo è ciò che più mi preoccupa: mi sembra di andar forte ma in realtà non è affatto così. La performance decade sempre più. Il fiato c'è, le gambe molto meno. C'è da lavorare sodo, dico fra me e me. Oppure sono io, che ho lavorato talmente sodo nelle ultime settimane, a dover pagare il lavoro fatto finora?

Il momento dell'arrivo in Piazza Garibaldi

Sinceramente, non saprei dire. Troppi fattori potrebbero aver condizionato la mia performance: il caldo (poi mitigato dalla pioggerellina che ha caratterizzato gli ultimi due terzi di gara)? Lo stesso asfalto bagnato? Il terreno non completamente asfaltato o il percorso ondulato e ricco di curve? I carichi di lavoro delle ultime tre settimane? O forse, sono semplicemente io che, praticamente senza fondo, dopo quasi tre mesi di stop dalle corse dedicati a montagna e bicicletta, non posso andare oltre un certo limite? Continuo a non darmi una risposta.
Non posso far altro che consolarmi nel post-gara: a parte la bellissima medaglia destinata ai "finisher" della mezza maratona, un bel pranzo a base di specialità emiliane, culatello di Zibello, risotto alla parmigiana e lambrusco, è ciò che ci vuole per affogare i piccoli dispiaceri lasciati poco prima dall'esito della corsa.

Che bello il culatello di Zibello!

Attualmente, mi riesce difficile pensare di riuscire a migliorare il mio personale sulla maratona fra sette settimane a Venezia. Ovviamente, la preparerò al massimo delle mie possibilità, come sempre. In fondo, la Venice Marathon non sarà una semplice maratona ma molto di più: si corre a Venezia (e scusate se è poco) e sarà l'occasione per ritornare in Italia dopo le prime settimane passate in Germania. E non sarò solo, qualcuno sarà con me, a spingermi verso l'arrivo in Riva dei Sette Martiri.
A presto!
Stefano

domenica 8 settembre 2013

Falcata compassata: 1.36.23 a Parma

Ciao a tutti!
Il giorno del ritorno alle gare che contano si sta per concludere, con soddisfazioni decisamente altalenanti. La mia settima mezza maratona, per la prima volta in Emilia-Romagna, a Parma, si è concluso con il mio peggior tempo su questa distanza, 1.36.23.
Non trovo scusanti. Il caldo, l'umidità, la pioggia che ha caratterizzato due terzi di gara, qualche chilometro in sterrato, non sono fattori che secondo me avrebbero cambiato eccessivamente il destino della gara. Probabilmente, dopo molti mesi di stop dalla corsa e poche settimane di allenamento, il tempo segnato oggi è tutto ciò che posso fare in questo momento. Questo è il mio livello. Sono poco soddisfatto del tempo, specie pensando che un anno fa corsi a Torino in ben tre minuti meno, ma sono felice perché ho dato tutto ciò che avevo nelle gambe. Forse poco, ora.

Tempo magari non soddisfacente, ma la fatica è ripagata dalla medaglia!

Anche in vista della Venice Marathon, alla quale mancano sette settimane, non c'è da essere molto contenti. Voglio sperare che siano i carichi di lavoro delle prime settimane di allenamento ad aver fatto la differenza. Il fiato non manca in realtà, sono le gambe che soffrono un po' precocemente durante la gara.
Prendo ciò che viene, per ora. In compenso, ho concluso un'altra mezza maratona, svoltasi su un percorso di prim'ordine a livello scenografico, completamente nel centro storico di Parma. Stupendo tracciato, forse il migliore sotto questo punto di vista, anche visivamente più bello della Mezza Maratona Internazionale delle Due Perle. E poi, la gara fa parte di un weekend ancor più straordinario, in cui ho potuto concedermi con Giulia un'approfondita visita del capoluogo parmigiano prima, e delle sue specialità enogastronomiche, dopo. Dopo, ovviamente!
A presto, per il post con il racconto dettagliato del weekend parmigiano!
Stefano

venerdì 6 settembre 2013

Nessun prosciutto, nessun formaggio

Ciao a tutti!
Come già fatto in passato in occasione delle maratone di Torino prima e Barcellona dopo, uno dei modi migliori per affinare la preparazione in vista dei 42.195 km è quello di saggiare la condizione fisica correndo la distanza della mezza maratona.
È da due/tre settimane che ho ripreso a correre dopo uno stop di quasi due mesi dall'ultima garetta (vedi post), per non dire tre dagli ultimi allenamenti seri. I carichi esercitati sulle gambe, tra palestra e corsa, si fanno sentire parecchio sui muscoli, ma a mio parere capire a che punto mi trovo, anche solo a titolo di paragone con il passato, può essere utile e soprattutto stimolante. Non sono di certo nelle condizioni di migliorare il personale, non avrei né gambe né fiato per farlo. Di certo mi impegnerò a tutta, non sono la persona che si tira indietro quando c'è da dare il massimo.
La gara scelta è la Cariparma Running Mezza Maratona, e si terrà questa domenica a Parma. La scelta ricade sul capoluogo di provincia emiliano in quanto non è ancora stagione di maratone e mezze maratone, perlomeno in Italia e questo tipo di corse non abbonda ancora, il clima è ancora abbastanza caldo. Già, il caldo, un altro motivo per non sperare di migliorare il personale, peraltro stabilito a Novara nel gelo di gennaio (vedi post). Mi serviva fare una mezza maratona ora, e quella ho trovato.
In secondo luogo, è un'ottima occasione per visitare Parma, della quale ho avuto un assaggio ad aprile di ritorno da Ravenna. Stavolta (e in compagnia di Giulia che la conosce come le sue tasche avendovi studiato), si potrà approfondire meglio la visita.

Piazza Garibaldi a Parma, teatro di partenza e arrivo della 16°edizione della Cariparma Running Mezza Maratona

Non ho molti dettagli sul percorso, nessuna mappa né tantomeno un'altimetria. Ciò che so è che è pianeggiante (d'altronde, ci troviamo nel cuore della Pianura Padana) con leggerissime ondulazioni e si snoda all'interno del centro storico parmigiano, con partenza ed arrivo nella centralissima Piazza Garibaldi. Si tratta di un percorso ad anello di circa 10,5 km quasi completamente asfaltato (eccetto alcuni piccoli tratti di pavé) da ripetersi due volte.
Appuntamento a Parma, domenica alle 9.30, dunque, per il ritrovare il gusto speciale della gara. E magari, anche il gusto di qualche specialità emiliana. Al termine della corsa, ovviamente.
A presto!
Stefano

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