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martedì 4 novembre 2014

Bodensee, la top-10 delle località più belle

Ciao a tutti!
A più di due mesi (quasi tre) dalla nostra settimana austro-svizzero-tedesca sulle rive del Bodensee, sento la mancanza di quei colpi di pedale, per quanto duri, attorno al Bodensee. Ora che non è più tempo di allenamento e di trasloco, mi viene naturale tornare un attimo indietro nel tempo e ripensare a quest’estate, a questa deliziosa settimana sulle rive del Lago di Costanza. Tantissimi gradevoli ricordi per altrettante località… in questo post trovate le più belle, secondo il mio parere (e quello di Giulia), nella tipica forma della top-ten. Non vi piace? Non c’è problema, con il sondaggio presente nel riquadro a destra potrete ribaltare la classifica…aspetto i vostri voti, insomma!
Però, prima di tutto…buona visione, con le meraviglie del Bodensee!

1. Rheinfall. La posizione numero uno non poteva che aggiudicarsela questa meraviglia della natura. Tonnellate di acqua che scendono con violenza, una grande nube bianca che avvolge tutto ciò che la circonda, due speroni di roccia che tratteggiano in maniera inconfondibile le cascate più veementi d’Europa. (vai al post)



2. Mainau. Semplicemente, un paradiso naturale. Come potrebbe non esserlo, d’altronde, quando in questa piccola porzione di terra si possono trovare qualcosa come migliaia di diverse varietà di fiori, posti in curatissimi giardini… per non parlare delle centinaia di variopinte farfalle che si possono ammirare al punto tale di ritrovarsele su una mano. (vai al post)




3. Stein am Rhein. Se la Rheinfall era la grande meraviglia della natura, Stein am Rhein è parallelamente il corrispettivo a livello artistico. Le facciate dei suoi palazzi rinascimentali, finemente restaurate, lasciano semplicemente a bocca aperta i numerosi turisti che accorrono ad ammirare la “pietra sul Reno”. (vai al post)



4. Meersburg. Raggiunta al termine del viaggio, quando si pensava che il Bodensee non avesse più nulla da offrire. Beh, ci siamo sbagliati grossolanamente: Meersburg racchiude in poche centinaia di metri l’essenza dell’atmosfera della Germania meridionale: le case a graticcio più belle, l’antico castello, i vini più pregiati. Assieme ad una delle migliori visuali sul Lago di Costanza. (vai al post)



5. Lindau. Quanta attesa per questa città: decine di viaggi tra l’Italia e la Germania senza mai poterla visitare come si deve. Stavolta ce l’ho fatta e ho potuto constatare quanto bella sia Lindau. Lo spicchio di Baviera sul Bodensee non delude anzi affascina grazie ad un porto e un centro storico vivacissimi. (vai al post)



6. Birnau. La osservavamo con curiosità dall’isola di Mainau, paragonandola all’austriaca Maria Taferl: vista da vicino… molto suggestiva. Merito anche delle luci della sera, che illuminano alla perfezione la sua facciata rosa, e dei vigneti che la circondano, quasi a richiedere una protezione divina. (vai al post)



7. Salem. Un nome che sa di arabeggiante per una delle località che doveva essere tra le più ricche della Germania. Il complesso abbaziale cistercense raccoglie attorno a sé – oltre ad una splendida chiesa – il meglio dell’artigianato locale. Tra le mura di Salem si possono mettere d’accordo tutti, da chi vuole godersi una meraviglia artistica a chi vuole tornare a casa con un souvenir del Baden-Württemberg. (vai al post)



8. Costanza. Nella top-10 non poteva di certo mancare la città che dà il nome al lago, Costanza. Forse le manca un po’ di originalità per eccellere al livello di Lindau, ma la cattedrale, la Schnetztor e la statua rotante sono simboli di una città da non perdere. (vai al post)



9. Arbon. Peccato averla vista con un tempo assai inclemente. Il suo centro storico, molto curato, e il castello, che le dona una sagoma inconfondibile, fanno sì che Arbon si guadagni a pieno merito il titolo della cittadina svizzera più interessante sul Bodensee. (vai al post)



10. Überlingen. Laddove si approda col battello per aggirare la collinare zona nordoccidentale del lago, sorge Überlingen. Città come Arbon e Meersburg le sono decisamente superiori quanto ad peculiarità, ma qui si può trovare un incredibile dinamismo, uno spirito gioioso che è totalmente assente nella vicinissima Friedrichshafen. (vai al post)



Bis bald!
Stefano

lunedì 15 settembre 2014

Passaggio a Lindau

Ciao a tutti!
Questo è il racconto di tanti pensieri che attraversano la mente in maniera incontrollata, che affollano i meandri più reconditi dell'anima. Non è una storia d'amore, non è un'avventura in montagna e tantomeno una delle mie pazze idee podistiche, è un luogo che ha affollato i miei discorsi e i miei pensieri per tanti mesi e che, per una ragione o per l'altra, non sono mai riuscito a vedere come si deve. Si tratta di Lindau, l'avamposto bavarese al confine con l'Austria. Meta di passaggio dei miei viaggi tra la mia terra e Schweinfurt, Lindau è una località che era tassativo visitare. Perché l'ho sfiorata tante volte, perché era l'ingresso in territorio tedesco, perché qui ho sognato tanto e tante volte. Forse per qualcosa che non riesco a spiegare, forse perché è semplicemente una città incantevole come poche altre in Europa. La Bodensee-Radweg mi ha permesso, finalmente, di entrarvi.

Il porto di Lindau

Ovviamente Lindau non è una città come tutte le altre: lo si può capire anche solo grazie alla sua conformazione geografica: sorge su un'isola del lato nord Lago di Costanza, raggiungibile da un ponte in parte stradale e in parte ferroviario. Lindau è una città visibilmente ricca, e non per caso è una rinomatissima località di villeggiatura, anche grazie alla stazione termale di Bad Schachen poco distante. La prima via che incontriamo, Maximilianstraße, è sintomatica del benessere che pervade l'atmosfera di questa città. Gli eleganti palazzi - a gradoni, affrescati, o a graticcio, ma quasi tutti rinascimentali - spesso ospitano negozi di classe. Questa via concentra in sé tutto lo charme di questa città. Sempre su Maximilianstraße si affaccia l'Altes Rathaus, che rappresenta, grazie alla sua facciata affrescata, uno dei punti più attrattivi di Lindau.

Das ist Maximilianstraße

Un altro piccolo cuore della città è la Marktplatz, un piccolo simbolo della spartizione di poteri nei secoli scorsi: verso ovest troneggia la Haus zum Cavazzen (dal nome di una famiglia di commercianti italiani), un palazzo barocco dai particolari affreschi; verso est è visibile la già evidente contrapposizione all'interno del panorama ecclesiastico tedesco tra evangelismo e cattolicesimo. Da una parte vi è St. Stephan, dall'altra St. Maria. Non chiedetemi quale è quella evangelica e quale quella cattolica, chi si ricorda più. Un giorno o l'altro scriverò qualcosa a riguardo di questa divisione religiosa.

Haus zum Cavazzen

Ma, come tante città che si affacciano sul Bodensee, la grande bellezza sta nel porto di Lindau. Decisamente il più bello di tutti. Probabilmente perché anche il molo è un'opera d'arte e anche un po' di natura: la visuale dal porto spazia sulle montagne sopra Bregenz e su Bregenz stessa, nonché su buona parte della sponda elvetica del lago. E poi, la cornice, splendida, della Mangturm, una torre medievale che rende unico il porto di Lindau. Caratteristico è il suo tetto, che alla luce del sole sembra come ricoperto di porcellana. Il porto di Lindau ha un forte valore simbolico per tutto il Land della Baviera: proprio davanti al faro, sorge infatti un altissimo leone, simbolo della regione. Come a voler dire "a voi che entrate in questa città, questa è Baviera". E nonostante tutta la regione del tedesca del Lago di Costanza sia dominata dal Baden-Württemberg, gli abitanti di Lindau sono fieramente orgogliosi di esporre le loro bandiere a rombi bianchi e blu.

La meraviglia di Holbein il Vecchio a Lindau

Passeggiando per le vie del centro si respira veramente una bella atmosfera. A volte sono ampie e luminose, come in Maximilianstraße, talvolta sono più anguste ma non per questo meno interessanti. Un esempio è la zona della Peterskirche. Per raggiungere questa meraviglia dell'arte rinascimentale tedesca è occorsa molta pazienza e dedizione. Essa è infatti una chiesa celata da mura e dalla Diebesturm. Essa conserva ciò che rimane di un incredibile ciclo di affreschi di Holbein il Vecchio, dei quali rimane solo più una parte. L'uso scriteriato di questa chiesa comemagazzino e poi l'abbandono hanno fatto sì che di questo ciclo rimanesse solo qualche pittura sbiadita. Ma ciò che ne rimane è veramente meraviglioso, e merita assolutamente la pena.

Il solito, stupefacente, Rathaus

La visita lungo le vie di Lindau termina qui. Forse potevamo fermarci ancora un po', ma l'arrivo della prima tappa a Bregenz, poco distante, ci attira a rimetterci in sella. Noi siamo tranquilli: sappiamo bene che qui a Lindau ci passeremo ancora tante, tantissime volte.
A presto!
Stefano

giovedì 28 agosto 2014

Dai dirigibili ai dragoni

Ciao a tutti!
La nostra avventura in bici lungo le strade attorno al Lago di Costanza inizia dalla città tedesca di Friedrichshafen, sul versante settentrionale del lago. Cominciamo sotto un cielo grigio, di quelli che minacciano imminenti precipitazioni. Qualche gocciolina, sottilissima, in realtà, c'è.

La nostra partenza da Friedrichshafen

Ma non sarà quella la preoccupazione principale di giornata...senza aver percorso neanche una decina di metri, incappiamo nel primo guasto meccanico. A Giulia cade la catena. Non basta afferrarla e rimetterla nella sua sede. Devo ricorrere al mio armamento di utensili per smontare il copricatena e riportare il tutto alla normalità. Con buona pace di quindici minuti persi e mani che più nere non avevo mai visto... I primi, sempre emozionanti, chilometri di ciclovia consistono nell'attraversamento da ovest verso est di Friedrichshafen. Una città che appare tutto sommato modesta. Poca vitalità e scarso interesse artistico: l'edificio probabilmente più bello è la stazione ferroviaria. Anche a causa dell'evidente ricostruzione postbellica. Però Friedrichshafen è una città importante per due motivi: in primo luogo, qui si tiene la più importante fiera ciclistica europea, Eurobike; in secondo luogo, qui si trova il museo Zeppelin, che deve il suo nome a Ferdinand von Zeppelin, l'inventore dell'omonimo dirigibile - che non a caso riempiono i cieli sopra il Bodensee. Non sarebbe affatto male un'ampia visita a questo museo, ma il tempo è tiranno e non c'è spazio per una sosta a pochi chilometri dalla partenza.

Il ponte in legno di Eriskirch

Proprio come la nostra partenza da Passau l'anno scorso, buona parte dei nostri primi chilometri sono su uno sterrato. In questo caso non c'è il Danubio, ma orticelli e frutteti ai lati della strada. Un lunghissimo rettilineo conduce ad Eriskirch, il primo paese del nostro percorso. Qui la guida ci segnala una chiesa interessante, peccato che sia chiusa. Allora ripieghiamo sull'altra attrazione locale, un meraviglioso ponte in legno.

Il castello di Montfort a Langenargen

Il paese che incontriamo successivamente, invece, merita veramente la pena di una piccola fermata. Si tratta di Langenargen. Un paese tutto sommato moderno, ma dove una sosta è fondamentale. Qui infatti sorge il castello di Montfort che ha una peculiarità originale, considerando dove ci troviamo: è costruito in stile moresco. Come se fosse un piccolo angolo di Arabia in Germania. Superata Langenargen ci ritroviamo nello stesso paesaggio incontrato in precedenza. La ciclovia è lontana dal lago, lo si intravede appena, in quanto è coperto dalle svariate distese di meleti e vigneti. La produzione deve essere ottima, in quanto sulla strada si incontrano pittoresche ma ben fornite bancarelle in cui i produttori locali vendono al pubblico la locale frutta fresca.

Classica bancarella di frutta fresca lungo le strade

Giunti a Nonnenhorn si intravede lungo il percorso un'enorme struttura in legno. "Ma è un altro ponte, questo?", penso. Invece si tratta di un oggetto che è curioso vedere così, all'aperto e in così ottimo stato: si tratta di un torchio per l'uva. Le dimensioni sono impressionanti ma soprattutto stupisce il meccanismo perfetto con il quale per secoli è stata pigiata l'uva dei circostanti vigneti. Poco dopo, troviamo in Wasserburg il posto ideale per la sosta del pranzo. D'altronde, questa è una meravigliosa penisola, uno dei punti più panoramici del lago. La posizione è tale per cui la vista può spaziare per buona parte del lago. E proprio ora, il cielo pare aprirsi... Un pasto rifocillante al sole è proprio ciò che ci vuole. Davanti a noi, lo specchio del Bodensee. Al nostro fianco, la sagoma del castello di Wasserburg e della chiesa di San Giorgio. Difficile immaginare un così piacevole pranzo con tutta quella copertura nuvolosa in mattinata.

Il torchio di Nonnehorn

Sarà lo stomaco pieno, ma dopo Wasserburg è un piacere pedalare. Dopo un paio di strappi che conducono alla località di Reutene, la strada punta dritta in discesa verso Lindau. Qualcosa cambia chiaramente: vessilli a rombi bianchi e blu sventolano dalle case. Siamo entrati in Baviera, in quel piccolo spicchio di Baviera che si affaccia sul Bodensee. Tra un vigneto e un centro benessere, si giunge finalmente al punto in cui, si supera la ferrovia che porta alla città insulare di Lindau. Sfiorata decine di volte nei miei viaggi tra l'Italia e la Germania, finalmente ho l'occasione di visitarla come si deve. Ci fermiamo qui un paio d'ore, che però, mi sembra doveroso, racconterò in un altro post.

Wassenburg

Alla ripartenza da Lindau sento di non poter sbagliare strada o perdermi. Buona parte degli ultimi sette/otto chilometri che ci separano dall'arrivo della prima tappa, la città austriaca di Bregenz, si svolge a fianco della strada percorsa più di una volta durante i miei viaggi tra l'Italia e Schweinfurt. Le emozioni ricorrono e si rincorrono. Quanti pensieri che si accavallano e che ritornano a quei momenti tanto difficili nel momento di lasciare la propria terra quanto dolci nell'atto di intraprendere il viaggio verso casa. A Lochau, già in territorio austriaco, c'è una spiaggia di pietre. A pochi metri da essa decidiamo di fermarci a rinfrescare i piedi. Giulia pensa a godersi la frescura dell'acqua del Bodensee. Io penso a tutti quei momenti, in cui, in viaggio verso Schweinfurt, mi sono fermato qui... A pensare, riflettere, meditare, da solo, nei momenti del distacco. Un luogo che, fra poco, sarà nostro e non solo più mio.

L'isola di Lindau

I ricordi continuano fino a Bregenz, città sempre attraversata nei miei viaggi. La conosco alla perfezione, trovare l'albergo non è difficile. La prima tappa è andata, i primi quaranta chilometri sono andati. Giunge l'ora di una bella cena, rigorosamente a base di carne. Con dietro l'immagine di un drago che sputa fuoco. Siamo infatti a due passi dal Festspielhaus, uno spettacolare palco galleggiante allestito sulle acque del Bodensee che ospita a rotazione biennale una diversa opera lirica. Dal ristorante giunge la musica, ma non riusciamo a capire cosa venga messo in scena. E non stiamo a soffermarvici più di tanto. Sappiamo che il giorno dopo non sarà facile. Nuovi chilometri, tempo inclemente: urge necessario riposo...
Ciao a tutti!
Stefano

domenica 24 agosto 2014

Una ciclovia in collina

Ciao a tutti!
Infine ci siamo riusciti. Abbiamo completato anche la Bodensee-Radweg, un'altra meravigliosa ciclovia. Germania, Austria e Svizzera per più di duecento chilometri su e giù tra i colli che circondano il Lago di Costanza, splendidi vigneti, città pittoresche e incredibili scorci acquatici.

Il Lago di Costanza visto da Wallhausen

Devo ammetterlo, è stata un pochino dura, anche per me. In fondo, ero abituato a pedalare in pianura, lungo un fiume, come fatto nell'ultimo anno a fianco di Danubio e Meno. Qui invece è stato tutt'altro tranne che un percorso pianeggiante. La vasta antropizzazione del lungolago (soprattutto in Svizzera) non permetteva, se non in qualche tratto, di restare per molto tempo ai bordi del lago. Quindi su e giù per le colline. Salite e discese, "smadonnamenti" e il naturale desiderio di lanciarsi in discesa. Un percorso nervoso, dove i paesi si susseguono a pochi chilometri l'uno dall'altro, ed è necessario fare molta attenzione. A non sbagliare la via e a non farsi trascinare via dallo scriteriato di turno. Ma abbiamo anche saputo rilassarci, come è giusto che sia in una vacanza. In riva al lago, dove ci siamo fatti mancare un bagnetto. O a tavola, confermando ancora una volta la falsità che si dicono sulla cucina germanica...

Imponenza: le Rheinfall di Sciaffusa

La bellezza non si discute, anche se qualche giorno di tempo non proprio clemente ha guastato un po' la perfezione estetica del Lago di Costanza. Soprattutto durante la terza tappa, in cui per un'oretta abbondante il tour del Bodensee si è trasformato in un tour delle tettoie disponibili per un veloce riparo. In fin dei conti, viste le previsioni meteo che ci venivano segnalate e il trend negativo di questa fresca e piovosa estate, non possiamo affatto lamentarci. Le località più belle le abbiamo visitate sotto uno splendido sole.

Lindau, uno spicchio di Baviera sul Bodensee

Ciò che abbiamo visto lo porteremo sempre dentro, indubbiamente. Le cascate del Reno a Sciaffusa, l'isola di Mainau, la basilica tra i vigneti di Birnau, il borgo medievale di Meersburg, la fantastica Lindau, gli affreschi di Stein e l'abbazia di Salem sono solo alcune delle meravigliose località incontrate lungo le sei tappe della nostra Bodensee-Radweg. Che racconterò, una per una, nei post dei prossimi giorni.

Das ist Meersburg

A presto!
Stefano

lunedì 4 agosto 2014

Bodensee

Ciao a tutti!
Il clou dell'estate sta per arrivare. Non si tratta di una vacanza al mare, e neanche di qualche salita su qualche cima. Dopo la straordinaria esperienza vissuta l'anno scorso in Austria sulle rive del Danubio, da me definita "la più bella vacanza della mia vita", vogliamo riprovarci in bici. Se l'anno scorso, il percorso era quasi interamente dislocato in territorio austriaco, quest'anno vogliamo esagerare. Raddoppiamo? No, triplichiamo.

Costanza e il suo lago (fonte: travelblor.com)

Affidandoci ancora una volta alle sapienti menti di Girolibero, la meta scelta per la nostra vacanza cicloturistica è il Lago di Costanza, che cartina alla mano, è il confine naturale tra ben tre nazioni del Vecchio Continente: Germania (a nord), Austria (ad ovest) e Svizzera (a sud). Questo fatto rende il Bodensee, il nome tedesco del Lago di Costanza, un importante crocevia, non solo geografico ma anche culturale della Mitteleuropa.
Come è stato nel 2013, questa vacanza in bicicletta non sarà esclusivamente un perpetuo mulinare sui pedali attorno al perimetro del lago (chiamato Bodensee-Radweg), ma sarà una bellissima scoperta culturale. Città dalla grande storia, musei, bellezze naturali uniche al mondo, qui ce n'è per tutti i gusti. C'è spazio anche - e qui forse potrei stupire i lettori italiani - per un bel bagno. Perché il Bodensee è un lago ricchissimo di siti balneabili. Io non vedo l'ora... sperando in un tempo più clemente di quello visto sinora in questa estate segnata dalla pioggia. Poco più di una settimana e si comincia...

Uno degli angoli più belli di Mainau, sul versante tedesco della Bodensee-Radweg (fonte: oberstaufen.de)

Questo sarà il nostro itinerario di viaggio:
Mercoledì 13 agosto >>> Friedrichshafen!
Giovedì 14 agosto >>> Friedrichshafen - Bregenz (35 km)
Venerdì 15 agosto >>> Bregenz - Arbon (40 km)
Sabato 16 agosto >>> Arbon - Costanza (46 km)
Domenica 17 agosto >>> Costanza - Schaffhausen - Stein am Rhein - Costanza (55 km)
Lunedì 18 agosto >>> Costanza - Salem (30 km)
Martedì 19 agosto >>> Salem - Friedrichshafen (32 km)
Mercoledì 20 agosto >>> Friedrichshafen!

Il percorso della nostra Bodensee-Radweg

A presto!
Stefano

venerdì 30 maggio 2014

Ultime luci sulla Germania

Ciao a tutti!
Fra pochissimo oltrepasserò il confine austro-tedesco e metterò fine alla prima parte della mia esperienza in Germania. So bene che è solo un arrivederci, in quanto a fine settembre tornerò nuovamente in terra tedesca. Però sarà diverso, a partire dal fatto che stavolta ci sarà Giulia con me. E poi, non sarò più un cittadino italiano temporaneamente all'estero, ma un cittadino italiano residente all'estero, e ne cambiano di cose... Quindi, è un po' come se una parte della mia vita si concludesse, pur sapendo che un'altra inizierà fra non molto tempo... Un tramonto, dunque. Ed è per questo motivo che voglio chiudere idealmente questa mia prima parte di vita in Germania con i tramonti più belli che ho fotografato su e giù per la Germania. E ce ne sono di bellissimi, di tutti i colori, in diversi luoghi, in varie "tipologie"... buona visione!
Bis bald!
Stefano

Lindau: un tramonto... "a metà viaggio"

Schweinfurt, Baggersee: il tramonto "dopo-corsa"

Francoforte sul Meno: tramonto in stazione

Amburgo, Binnenalster: parola fine su una lunga giornata di maggio

Ratisbona: tramonto... illuminato

Coburgo: tramonto dalla fortezza

Berlino: Charlottenburg si veste di rosa

Gädheim: riflessi dell'ultima luce sul Meno

Amburgo, Binnenalster: tramonto a specchio

Schweinfurt, Maxbrücke: in una fredda giornata di febbraio

Schweinfurt, Hauptbahnhof: una tavolozza di colori alla stazione

Amburgo, Hafencity: quando le luci del tramonto incontrano il vetro

Bergrheinfeld: tramonto + arcobaleno

Schweinfurt, Baggersee: luci multiple

Amburgo, Binnenalster: traffico sul lago

Dresda: il tramonto viola

Schweinfurt, Baggersee: la palla di fuoco sta salutando

Amburgo, Speicherstadt: i mattoni sono ancora più rossi

Ochsenfurt: tramonto "post-ciclovia"

Lellichow, Borkersee: un tramonto tra le fronde

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