Ogni tanto penso che per abbattere limiti impensabili si debba far ricorso a gente con muscoli di acciaio e cervello in lega di nichel, inossidabile. Spesso i tedeschi, o comunque le popolazioni di stampo anglosassone, rientrano in questa categoria. Proprio un tedesco ha letteralmente demolito uno dei record simbolo della storia sportiva, il record dell'ora in bicicletta.
Prendi un ragazzone di quarantuno anni: un "ragazzo", perché ha il cuore forte, l'animo gentile, tanta voglia di superare e superarsi, ma sempre con il sorriso schietto stampato su un volto che non sembra neanche eccessivamente segnato da ventidue anni di traguardi, vittorie e anche tante sconfitte. Mettilo su una bicicletta. E lui riuscirà a correre, con quel mezzo, più di cinquanta chilometri. 51,115 per l'esattezza. Si chiama Jens Voigt. Mostruoso...
Monster Jens (fonte: gazzetta.it) |
Le biciclette che migliorano, velodromi all'avanguardia, tecniche di allenamento sempre più sofisticate, alimentazione rigidissima, metteteci tutto ciò che volete. I più scettici e diffidenti ovviamente parleranno anche di doping. Io credo che quando quest'impresa di Jens Voigt sia il più bel coronamento alla carriera di un grande uomo. Che viene prima del grande ciclista, sempre al massimo, con coraggio e dedizione. E sempre al servizio della squadra, mai con una parola sopra le righe.
Il mondo del ciclismo acquisisce un record in più e allo stesso tempo perde uno dei più belli esempi professionali e umani. Che se ne va dall'agonismo nel migliore dei mondi. Farewell Jens...
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