domenica 28 settembre 2014

Cinque giorni

"Salutarsi è negare la separazione, è dire: oggi giochiamo a separarci ma ci vedremo domani." 
Jorge Luis Borges, L'artefice, 1960 
    
Ciao a tutti!
Quasi una settimana è trascorsa dal mio ultimo post. Immagino che i miei amici, i miei cari e i lettori più assidui di questo blog abbiano capito celermente il motivo. Solo cinque giorni fa ho lasciato l'Italia assieme alla mia compagna Giulia, alla volta della Germania. È (e sarà, per un certo numero di mesi) un drastico cambiamento nella nostra vita, accompagnato da tanti dubbi e molte speranze ma anche innumerevoli certezze. Nuovo lavoro, nuova casa, nuova lingua, nuova città, nuove persone, nuove abitudini. Di sicuro non ci sarà di cui annoiarsi.
E infatti non ci siamo annoiati in questi primi cinque giorni di "Deutsch Leben" nella città bavarese di Schweinfurt. Il tempo per scrivere, raccontare quanto vissuto, è stato praticamente nullo. Con la dovuta calma, racconteremo tutto quanto: i pregi (molti) del vivere in una nazione all'avanguardia, le bizzarrie (alcune) di un popolo estremamente orgoglioso di sé e gli svantaggi (pochi) di risiedere da stranieri in un paese straniero. E soprattutto, nulla a che vedere con i miei primi otto mesi trascorsi tra il 2013 e il 2014. Cinque giorni che valgono molti mesi, questi.

C'è aria di trasloco

Per una settimana almeno avrò poco spazio per racconti e aneddoti, il tempo libero è veramente raro. A tutti quelli che ci chiedono come stiamo, rispondiamo: bene. Siamo felici qui, nonostante la lontananza dalla nostra madre patria, con tutto ciò che conporta. E chiudo con un sentito "grazie" a tutti coloro che, con un sms, un messaggio su Whatsapp, una telefonata o una mail, un "mi piace" su Facebook, oppure anche solo col pensiero (con l'auspicio che esso sia stato anche accompagnato da un sorriso) hanno pensato a noi e augurato "una buona vita".
Bis bald!
Stefano

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