martedì 7 ottobre 2014

Passo dopo passo, tappa 3: il potere del cerotto

Ciao a tutti!
Dopo quasi due settimane dal mio arrivo in Germania, una cosa è certa. Non ho avuto molto tempo di scrivere su A spasso tra i Giganti, raccontare ciò che ci sta succedendo qui in terra teutonica. Ma posso dire che ho trovato minuti a sufficienza, tra le prime riunioni, il trasporto di scatoloni e il furoreggiare di cacciaviti, per allenarmi e continuare a credere nel sogno maratona.
Si, ce l'ho fatta a trovare quel che serve per fare ripetute e un long-run alla settimana. Non è stato semplice, ma con la mia solita forza di volontà, con la riprogrammazione continua degli impegni e anche tanta pazienza da parte di Giulia, sto portando avanti un bel programma di allenamento. Non solo quantità, ma anche qualità. Una delle mie paure più grandi, al mio arrivo in Germania, era quella di non trovare il tempo per allenarmi ma anche, o forse soprattutto, la performance che vorrei. Quantomeno similare a quella di un anno fa. I timori sono stati velocemente smentiti dal cronometro. Proprio come un anno fa, sia sulle ripetute da 2 chilometri che su quelle da 3 chilometri, sono riuscito ad ottenere ottimi tempi, se non a tratti migliori, rispetto ad ottobre 2013, soprattutto sui tremila metri. Si varia da un range di 4'15"-4'20"/km a un altro di 4'20"-4'25"/km, dipende se l'allenamento è serale, come nel primo caso, o mattutino, come nel secondo. L'aria del Meno, sulla quale ciclovia sto macinando chilometri e chilometri di corsa, evidentemente fa molto molto bene. Nonostante la concentrazione sia molto bassa, molti pensieri affollano la mia mente, dal trasloco al nuovo lavoro. Nonostante il mio peso non sia ancora sceso ai livelli di forma ottimale, merito del Glühwein tedesco...

Cerotto power!


Cosa c'è dietro questa performance? Probabilmente è l'incredibile miracolo del cerotto kinesio. Un magico tessuto che apposto sulle parti giuste - nel mio caso su diaframma e schiena - può fare grandi cose e fornire grande aiuto ad un corridore. Solo meccanica, niente chimica. E i tempi migliorano sensibilmente. Almeno, questo è quello che vedo sull'orologio: un ritmo di 4'10"/km fino a qualche settimana fa lo potevo tenere solo per 800 metri... l'incredibile lavoro fatto da Federica su schiena e petto, solamente il giorno prima della mia partenza per Schweinfurt, ha dato i suoi frutti. Quello che più mi ha colpito è come pochi giorni di applicazione lascino un effetto duraturo e costante nei giorni a venire. Sui 2000 metri c'era già un sensibile miglioramento, ma è stato successivamente, sulle ripetute da 3000 metri che ho visto i migliori progressi. Veramente fantastico... E poi c'è lo slancio morale che ti dà il vedere questi miglioramenti. La strada è tracciata, ora non si può far altro che migliorare!
Bis bald!
Stefano

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