sabato 7 gennaio 2017

Bücher: Il magico potere di sbattersene il c***o

"Era un tipo simpatico, socievole e rispettabile, ma riservava chiaramente i suoi sbattimenti alle cose che per lui erano davvero importanti: avere un bel rapporto con i suoi figli, giocare a golf e tornare a casa tutte le sere in tempo per vedere qualcosa tipo Affari tuoi. E il resto? Se. Ne. Sbatteva. Alla. Grande."
Sarah Knight, Il magico potere di sbattersene il c***o


Il magico potere di sbattersene il c***o: più che un libro, un manuale che vorrebbe insegnare a smettere di perdere tempo e denaro per impegni poco interessanti e conoscenti ai quali non ci sentiamo particolarmente legati. Mi sono avvicinato a questa pubblicazione per caso, grazie a Giulia, che dopo avermi sconvolto con la lettura-trash Il magico potere del riordino (che non ho letto, mi è bastato intravederne alcuni stralci), ha provato a stupirmi con Il magico potere di sbattersene il c***o, che ritenevo potesse dare qualche indicazione utile per vivere con meno ansie e meno preoccupazioni. In estrema sintesi, "sbattersene".
Una buona indicazione c'è ed è l'utilizzo della "linea politica": se qualcosa non vi va, è perché non rientra nella vostra personale linea politica. Un metodo elegante e discreto per dire "no, di questo io me ne sbatto". Gli spunti di interesse finiscono qui, con la "linea politica", il resto è poca cosa.
C'è tanta, troppa confusione in questo manuale dello sbattersene. Si parla di fasi, di liste, di categorie... oggetti che tendono a confondersi facilmente. Ma non è esagerato tabulare qualcosa che il più delle volte non ha sostanza ma è immateriale, come la preoccupazione o l'ansia? Spesso vengono considerate situazioni che poco hanno a che fare con la vita reale di un europeo (l'autrice è americana), ancor più frequentemente certe situazioni vengono generalizzate o non tengono conto di possibili restrizioni. 
Troppe volte si parla di "sbattimenti" e di "sbattersene". Dopo questo tripudio di sbatti-qualcosa il desiderio istintivo è stato quello di sbattersene del libro stesso. Mi piace però arrivare fino in fondo, anche perché l'ironia dell'autrice si fa comunque apprezzare. Proprio per questo ho selezionato alcuni tra i passaggi più interessanti de Il magico potere di sbattersene il c***o...

"Ho smesso di sbattermi per i meeting con quelli delle vendite. Ho smesso di sbattermi per il casual aziendale e per le riunioni informali. Ho smesso di tenere il conto dei miei giorni di vacanza come un carcerato che segna il tempo che gli resta da scontare a forza di crocette sul muro della cella".

"Avviandomi verso i trenta, mi sono fidanzata e ho cominciato a organizzare il mio matrimonio, un’impresa che richiede una vera e propria cornucopia di sbattimenti: il budget, la location, il catering, il vestito, le foto, i fiori, l’orchestra, la lista degli ospiti, gli inviti (con tanto di testo da stampare e spessore del cartoncino), le promesse matrimoniali, la torta nuziale e tutto il resto...la lista è infinita. Di molte di queste cose mi importava davvero, ma di altre per niente: eppure mi sono sbattuta per ogni singola rogna perché non pensavo di avere un’alternativa. Mi sono stressata al punto che definirmi "felice e contenta" non poteva essere più lontano dalla realtà. Quando è arrivato il gran giorno avevo l’emicrania, un mal di stomaco persistente e un’orticaria dello stesso rosa confetto dei fiorellini del mio vestito. Ripensandoci: aveva davvero senso litigare con mio marito per decidere se suonare Brown eyed girl di Van Morrison al ricevimento?"

"Il numero di sbattimenti che dovete dare in prima persona è un bene finito e prezioso. Se ne date via troppi, rimanete senza (è come andare in rosso con il vostro conto in banca), e il risultato è che vi sentite ansiosi, stressati e disperati."

"Uno dei motivi per cui i bambini se ne sbattono alla grande è che non hanno esperienza della vita. Le loro menti sono intatte perché non hanno ancora incamerato tutte le cazzate del mondo. Non hanno niente da riordinare, parlandone a livello mentale. Tutte le fortune, razza di stronzetti."

"Forse penserete: «Non riuscirò mai a smettere di preoccuparmi di quello che pensano gli altri. Ce l’ho nel DNA!». Ascoltatemi bene: il vostro DNA non vi porterà granché lontano. Per vivere la migliore delle vite dovete craccare il sistema."

"Se siete stati sinceri e gentili, e potete uscirne tranquilli, con la consapevolezza che ve ne sbattete di quello che pensa Stacey, e lei non vi può criticare per qualsiasi cosa abbiate detto. Come vi fa sentire tutto questo? Per nulla dispiaciuti."

"Se il fatto di sbattervene influenza direttamente qualcun altro (come rifiutarsi di comprare del burro di arachidi fatto in casa o tranciare giudizi sulle scelte genitoriali degli amici), siate sinceri e gentili rispetto alla vostra decisione, cercate di metterla in termini di divergenza di opinioni, e il 99 per cento delle volte filerà tutto liscio."

"Per massimizzare il vostro potenziale di felicità, dovete considerare le conseguenze prima di impegnarvi in uno sbattimento."

"Ascoltatemi bene, so che siete elettrizzati all'idea di applicare il Metodo NotSorry e non vedete l’ora di mandare a fanculo vostro cognato con i suoi sms di gruppo sulle politiche nazionali di immigrazione... però non cedete alla tentazione. Posso testimoniare che cominciare con i parenti è puntare dritto alla catastrofe."

"La colpa non è un’emozione felice. È più come quella sensazione che provate quando avvertite un prurito improvviso e atroce alla zona inguinale, ma siete circondati da un sacco di gente e non potete grattarvi, e fareste qualsiasi cosa per avere un po’ di sollievo. Ecco cos'è il senso di colpa."

"È una verità universalmente riconosciuta che i componenti di una famiglia tendono a pensare che gli altri componenti della medesima famiglia debbano farsi in quattro per loro solo perché hanno lo stesso DNA."

"Quando ci si sposa, sostanzialmente si raddoppiano in un sol colpo i propri sbattimenti. È come quando vi danno un bonus sul lavoro, e voi, «Evvai!», e poi ve lo tassano al 50 per cento, e voi, «Evvaf!»."

"È già abbastanza dover lavorare tutti insieme giorno dopo giorno: dobbiamo anche lavorare sul nostro modo di lavorare? È come essere fra gli interpreti di un brutto film di Fellini, ma bevendo un caffè ancor peggiore."

"Lascia che te la rimbalzi in altri termini. Vorresti che gli altri si sentissero in dovere e/o colpa al punto da fare qualcosa per te controvoglia? La risposta a questa domanda dovrebbe essere sempre no, altrimenti sei uno stronzo. E non sapresti quello che pensano, a meno che loro non se la sentano di dirtelo, e viceversa."

"Avete mai sentito parlare del teorema della Scimmia instancabile? È stato usato in un episodio dei Simpsons in cui Mr. Burns tiene incatenate alla scrivania mille scimmie che lavorano a mille macchine da scrivere: l’idea è che, con un tempo sufficiente a disposizione, le scimmie possano arrivare a comporre le opere di Dickens. Nella sostanza è così che viene formulata una missione di impresa, ed è per questo che potrete sbattervene di memorizzarla o rispettarla. È il prodotto di un numero incalcolabile di ore di brainstorming e di gruppi di discussione che danno origine al testo pubblicitario più insulso e generalizzato, meno potenzialmente offensivo e non di rado più imbecille che possa mai essere creato da un gruppo di scimmie in qualunque ufficio direzionale del mondo."

Bis bald!
Stefano

Giudizio: 4/10 

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