Eric-Emmanuel Schmitt, Odette Toulemonde
Otto storie che si leggono in un battere d'occhi. Otto storie che parlano di amore e trasudano felicità da ogni poro. Otto storie che parlano di donne. Questo è in sintesi il delicato lavoro di Eric-Emmanuel Schmitt, Odette Toulemonde. Un libro atipico, una raccolta di racconti partorita durante la lavorazione del film datato 2006 Lezioni di felicità, dal quale è ispirato il racconto che dà il titolo al libro.
I temi portanti sono due: l'amore e la felicità. L'amore raccontato da Schmitt è quello impossibile, quello sognato, quello surreale, quello passato o quello presente. L'amore porta felicità, in questi racconti non duratura, estemporanea, ma forse, proprio per questo motivo, intensa e incancellabile. E spesso inaspettata. Il trait d'union tra l'amore e la felicità è la potenza della relazione affettiva, che in ogni sua forma aiuta i protagonisti - meglio, le protagoniste - a superare le difficoltà nella vita quotidiana.
A dirigere la trama dei racconti sono otto donne di diverso genere, carattere ed estrazione sociale: c'è la miliardaria annoiata e c'è la commessa di Charleroi (la Odette Toulemonde del titolo); c'è la perfezionista isterica e un'anziana signora affetta da Alzheimer; una donna ferita dal suo "capo-amante" e una donna impotente, tanto tradita quanto amata dal marito; ci sono le sognatrici, una ragazza malata di leucemia e la dissidente politica rinchiusa nel gulag. Sono tutte storie semplici, a tratti surreali, sempre velate da una sensazione di tristezza, ma che alla fine lasciano un retrogusto dolce, come se volessero dirci: nonostante tutto, la felicità è lì, a portata di mano, anche nei momenti e nei luoghi in cui sembra lontanissima.
I temi portanti sono due: l'amore e la felicità. L'amore raccontato da Schmitt è quello impossibile, quello sognato, quello surreale, quello passato o quello presente. L'amore porta felicità, in questi racconti non duratura, estemporanea, ma forse, proprio per questo motivo, intensa e incancellabile. E spesso inaspettata. Il trait d'union tra l'amore e la felicità è la potenza della relazione affettiva, che in ogni sua forma aiuta i protagonisti - meglio, le protagoniste - a superare le difficoltà nella vita quotidiana.
A dirigere la trama dei racconti sono otto donne di diverso genere, carattere ed estrazione sociale: c'è la miliardaria annoiata e c'è la commessa di Charleroi (la Odette Toulemonde del titolo); c'è la perfezionista isterica e un'anziana signora affetta da Alzheimer; una donna ferita dal suo "capo-amante" e una donna impotente, tanto tradita quanto amata dal marito; ci sono le sognatrici, una ragazza malata di leucemia e la dissidente politica rinchiusa nel gulag. Sono tutte storie semplici, a tratti surreali, sempre velate da una sensazione di tristezza, ma che alla fine lasciano un retrogusto dolce, come se volessero dirci: nonostante tutto, la felicità è lì, a portata di mano, anche nei momenti e nei luoghi in cui sembra lontanissima.
Bis bald!
Stefano
Giudizio: 8/10 ■■■■■■■■■■
Giudizio: 8/10 ■■■■■■■■■■
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