Dopo aver annunciato la mia partecipazione alla mia prima mezza maratona dell'anno (e anche prima gara del 2016), la Vivawest Halbmarathon, è bene raccontare in quale situazione ci stia arrivando. Come avevo raccontato, i miei obiettivi per la primavera erano ben altri. Un altro numero di corse, in ben altri luoghi. Più vicini a casa, soprattutto: sia che si voglia considerare Schweinfurt, o l'Italia, come la propria casa. E invece no, i numerosi malanni che mi hanno colpito questo inverno hanno sballato tutto quanto. Niente mezze sulle colline della Franconia, niente mezze in riva al mare della Liguria. E la condizione atletica soprattutto, è molto latitante. Ho ripreso a correre a livelli decenti solo ai primi di maggio. Sottolineo: livelli decenti. Solo sei mesi prima correvo in molti meno secondi al chilometro. Non posso farci nulla, non posso comandare batteri e virus, in fondo.
Corsa in salita? Si, grazie (fonte: podistidoc.it) |
Ci ho messo un po' a ritrovare una gamba accettabile, e il merito è stato ancora una volta delle ripetute in salita. Durissime, asfissianti, ma il mezzo migliore per dare ritmo alla corsa. Ecco, dopo una settimana di ripetute sulla micidiale Bergstraße di Schweinfurt, ho ricominciato a percepire le sensazioni lasciate a novembre dell'anno scorso. Ho continuato su questa linea fino a ieri, ultimo giorno di allenamento prima dell'appuntamento di domenica, a Gelsenkirchen. Dove posso arrivare? Con una preparazione così approssimativa (un mese o poco più di corsa e palestra) non posso certo ambire ad un abbassamento del personale. Le regole chiave per tornare soddisfatti da Gelsenkirchen sono sempre le solite due: voglia di correre - più forte che si può - e divertimento. Senza questi due fattori non si deve neanche gareggiare. Per questo motivo, prenderò come positivo qualsiasi responso cronometrico, perché so che mi divertirò e correrò al massimo delle mie possibilità. Io intravedo un tempo in 1h32'-1h33'. Spero di essere smentito, anzi, corretto. Verso il basso, naturalmente.
Bis bald!
Stefano
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