Si dice che l'allenamento più duro per un atleta è il non potersi allenare. Nulla di più vero: erano quasi tre mesi che non correvo più. Tre mesi possono essere un'eternità. Si, avevo corso sul tappeto, avevo lavorato - bene, peraltro - in palestra, prima che una stupida infezione (oltre a temperature impossibili, alla neve, ad un po' di malanni vari) mi fermasse per quasi un mese. Ma erano veramente quasi tre mesi che non uscivo in strada per correre. Oggi, però, non ce n'era per nessuno. Oggi volevo tornare a correre. Sono uscito prima dall'ufficio, ho bevuto qualcosa di caldo e ho messo le scarpe. Oggi, niente mi avrebbe fermato.
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Corro già troppo forte |
E chissenefrega se fuori c'erano zero gradi e veniva giù qualche piccolo fiocco. Oggi dovevo correre. E ho corso. Sono partito fortissimo, perché il desiderio era tanto. Dovevo sfogarmi, liberare il desiderio di dare libertà alle mie gambe. Sono partito forte e ho pagato, ho arrancato negli ultimi sei chilometri. Ma è stato bello, bellissimo! Sarà tutto quanto alle spalle? Io me lo auguro. Vorrei che questa fosse solo la prima di una lunga serie di uscite nel 2016...
Bis bald!
Stefano
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