Io e il Carnevale non siamo mai andati particolarmente d'accordo. Le feste in maschera, la musica a tutto volume, frotte di gente scema: no, tutto ciò non ha mai fatto per me, Carnevale è una festa che mi mette a disagio. Nonostante tutto, riconosco il valore storico-artistico di alcune manifestazioni carnevalesche; penso a celebrazioni di molte città italiane, come Putignano, Viareggio, Ivrea, Acireale. Esattamente come in Germania a Colonia o a Magonza. Ma il carnevale tedesco - in Germania si dice Karneval, mentre in Baviera viene detto Fasching - è un'altra cosa. È infinitamente peggio.
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| Scene da Carnevale (fonte: rp-online.de) |
Il Faschingdienstag, quello che da noi è il "Martedì grasso", è un giorno in cui cerco di trattenermi il più possibile in ufficio, proprio per restare lontano dal centro cittadino. Di quello che succede (in ogni città tedesca, non solo a Schweinfurt) ne ho avuto un piccolo assaggio l'anno scorso, quando invece dovetti sorbirmi il finale: carri privi di un senso logico, gente sbronza ad ogni angolo della strada, musica indegna di questo nome al massimo volume possibile. Nonostante il tempo inclemente che ha rovinato la «festa», e nonostante quest'anno abbia abbandonato il mio ufficio alle 18, tipica ora di "clausura" per i tedeschi, ho visto scene ancora più raccapriccianti. Gente barcollante a zonzo per le vie cittadine, deficienti che pisciano la loro birra sulle facciate dei negozi (quelli chiusi) e ubriachi che entrano urlando in supermercato. Un vero e proprio schifo, la faccia più degradata della società tedesca.
Eppure l'afflusso turistico in molte grandi città tedesche ha un'impennata durante i giorni di Carnevale, merito anche delle scuole chiuse. A Carnevale, io me ne sto tranquillo a casa. A coloro che amano le feste frequentate da una massa di zozzoni ubriachi, io dico «prego, accomodatevi», il Faschingdienstag fa proprio per voi.
Bis bald!
Stefano
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