lunedì 20 gennaio 2014

Erfurt, viaggio al centro della Germania

Ciao a tutti!
La Germania non è solo la Baviera. Per una volta esco dai suoi confini e mi addentro nel Land che si trova a nord, la Turingia. Il viaggio in Germania continua proprio da Erfurt, la capitale di questo Land.
Il titolo del post non è casuale: Erfurt è da considerarsi esattamente il centro geografico del paese. Provate a tracciare un rettangolo che circoscrive il perimetro nazionale tedesco; determinate il suo centro, ed esso cadrà a brevissima distanza da Erfurt. Il cuore della Germania è proprio qui.

Il Krämerbrücke, simbolo di Erfurt

Entrare in Turingia significa anche superare la "cortina di ferro", quel confine che separava l'Europa in due aree, quella occidentale ad influenza statunitense e quella orientale ad influenza sovietica. O detto in altri modi, il confine tra la Germania Ovest e la Germania Est. I segni della DDR si vedono eccome ad Erfurt. A parte l'inquietante urbanistica della periferia, ci si accorge in fretta che si è un altra Germania quando scopri che una delle arterie principali del traffico di Erfurt è intitolata a Juri Gagarin, il famoso astronauta russo, nonché primo uomo lanciato nello spazio. Nella Germania Ovest qualcosa di simile non credo sia facile da rintracciare.

La Domplatz con le sagome inconfondibili del Dom (a sinistra) e della Severikirche (a destra)

Arrivare ad Erfurt significa entrare in un piccolo micromondo completamente diverso dal resto della Germania. La poco frequentata A71 che collega Schweinfurt a Sangerhausen attraversa la Thüringer Wald, la foresta della Turingia, ed alcune alture che sfiorano i mille metri di altitudine. Proprio per questo motivo l'autostrada non è lineare come al solito ma è ricca di curve, saliscendi e soprattutto gallerie (e si deve viaggiare a 80 km/h). Però è un'occasione per godersi dall'abitacolo della propria vettura un paesaggio diverso dal solito, in cui colline e dolci pendii boscosi la fanno da padrone.

La Grüne Apotheke  e la Haus zur Hohen Lilie, due delle case più affascinanti di Domplatz

Erfurt è probabilmente una delle città tedesche più legate alla figura di Martin Lutero. Nonostante la fama del teologo sassone sia storicamente legata alla città di Wittenberg, dove diede vita al movimento protestante che porta il suo nome, è ad Erfurt che Lutero coltivò le fondamenta del suo pensiero. Qui frequentò l'università, ai tempi una delle più grandi e rinomate di Germania. Proprio nelle chiese di Erfurt, in particolare nella Augustinerkirche e della Michaeliskirche, Martin Lutero cominciò a predicare.

Domplatz

Il connubio tra la religione ed Erfurt trova l'esito più spettacolare in Domplatz, la piazza del duomo cittadino. Questa spianata, enorme, a tratti sconfinato, è una tra le più spettacolari piazze finora viste in Germania. A ovest, le sagome del Dom e della Severikirche fanno da contraltare al profano lato orientale, fatto di case dalle facciate rinascimentali o dalla classica struttura a graticcio (tra tutte la Grüne Apotheke e la Haus zur Hohen Lilie).
Il duomo è meraviglia per gli appassionati d'arte. L'ingresso, chiamato non a caso "Triangel", è quanto di più strano abbia mai visto in un edificio religioso: è fatto da un doppio portale posto su due lati di un triangolo isoscele. Quello che dà verso la piazza è l'ingresso "laico", per i fedeli; quello posteriore è l'ingresso "sacro", per i sacerdoti. La struttura interna è decisamente influenzata dalla storia costruttiva dell'edificio, fatta di un cuore romanico poi ampliato in stile tardogotico nei secoli successivi. Colpisce la ricchezza dell'altare barocco e delle vetrate che lo circondano.

Il "Triangel" di ingresso al Dom di Erfurt

La meraviglia del Dom, il suo altare barocco con le vetrate sullo sfondo

Se il Dom con la Domplatz rappresenta di certo un'immagine significativa della città, non bisogna dimenticare che questa città veniva definita la "Roma della Turingia", per la presenza di numerosi edifici religiosi. In poco più di un chilometro quadrato (l'estensione del centro storico), si contano ben diciotto chiese: alcune chiuse, altre aperte, altre diroccate. La più affascinante, per la notevole attrattiva che fornisce al visitatore, è la già citata Augustinerkirche, cuore dell'antico monastero agostiniano.

Haus zum breiten Herd

Erfurt non è solo religione ed edifici ad essa connessi. Proprio dietro l'area del Dom sorge infatti sulla collina del Petersberg, la cittadella militare barocca eretta da un'architetto italiano, Antonio Petrini. Un italiano che qui in Germania ha lasciato il segno: non a caso, lo avevamo già "incontrato" a Würzburg, dove ha edificato lo Juliusspital ed alcune chiese. Da qui si domina l'intera città di Erfurt, ma sinceramente un po' stride quel contrasto tra monotoni grattacieli e aguzze sagome di torri e campanili, che qui pullulano come lumache dopo un temporale estivo.

Dom e Severikirche visti dal Petersberg

L'edificio che più di altri rimane però simbolo di Erfurt è il ponte sul Gera, il Krämerbrücke. Questo ponte non è un ponte come tutti gli altri. Esso è infatti "coperto" da numerosi edifici (un po' come Ponte Vecchio a Firenze) dalla solita facciata a graticcio che risalgono al XVII secolo. Essi sono tuttora abitati e qui trovano ancora spazio piccole botteghe e negozi di specialità tipiche della zona (come la Thüringer Bratwurst, il salsicciotto locale già menzionato in un post di dicembre). Il ponte detiene un record insolito, quello di essere il ponte abitato più lungo d'Europa. Questo edificio, risparmiato dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale - che tutto sommato non infierirono su Erfurt - è oggi il cuore pulsante della festa principale della città, la Krämerbrückenfest.

Saluti da Erfurt!

Esattamente come sul Krämerbrücke, anche il centro storico è riccamente cosparso di edifici a graticcio. Se ne trovano ovunque, e questo anche grazie ai pochi danni subiti dalla città durante il secondo conflitto mondiale. Si trovano anche alcuni palazzi dalla decoratissima facciata rinascimentale, la Haus zum breiten Hard e la Haus zum roten Ochsen, entrambe rivolte su Fischmarkt, la piazza presso la quale teneva banco l'antico mercato del pesce.
Un vero piacere, passeggiare per le vie di Erfurt: ponti, canali, piccole piazze e numerose botteghe, piccoli flash di atmosfere a volte antiche. La notevole vivacità, sia nel centro storico che nella zona più esterna, mi ha decisamente stupito, soprattutto pensando ad altre città più famose di Erfurt che ho avuto modo di visitare in Baviera. Beh, se non è questo il cuore della Germania...
Bis bald!
Stefano

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