sabato 13 aprile 2013

Cervino, attrazione fatale

Ciao a tutti dalla Valtournenche!
Forse i trail non fanno per me: ne ho avuto una perfetta dimostrazione oggi. Trovandomi a Valtournenche ho pensato di provare a correre un nuovo percorso, un nuovo "itinerario", lungo una strada che conosco molto bene, che avrò battuto (in auto) decine di volte, ossia quella che dal comune valdostano (che dà il nome alla valle) porta a Breuil-Cervinia.

In volo, a Breuil-Cervinia...


Il tragitto da percorrere è di circa 7,5 chilometri, per un dislivello di circa quattrocento metri, tutto su asfalto. Devastante: già le prime centinaia di metri ti tagliano il fiato e ti accoltellano i quadricipiti. Lungo la salita, ci sono momenti in cui chiedi a te stesso chi te lo fa fare: è veramente arduo salire di corsa lungo questa strada. In alcuni punti la pendenza che indica il mio Garmin è del 10%. Vista la giornata soleggiata, il pensiero ricorrente è quello di tornarsene indietro in paese e stendersi da qualche parte, a farsi un po' di tintarella.
Quando ho affrontato la discesa, ho provato la stessa identica idea di quando mi trovo su un sentiero di montagna in discesa: ma quando finisce? Incredibile, è più corta ma sembra eterna. E le gambe, fanno addirittura più male...

L'impressionante parete sud del Cervino

Correre su un percorso totalmente diverso regala in ogni caso nuovi stimoli, nuove sensazioni, nuovi piaceri. Come quello dei passaggi in galleria: ce ne sono due da affrontare. Essendo relativamente corte non si ha il problema dei gas di scarico delle autovetture, ma il brivido che ti lascia il rimbombo del rumore delle suole sull'asfalto. Una vibrazione pazzesca. Oppure il calmo frastuono del disgelo lungo la strada, la naturale colonna sonora che mi accompagna lungo tutti i quindici chilometri percorsi (assieme alla musica di Bruce Springsteen, s'intende).

Sulla SS406 di Cervinia...

Ma lo stimolo più grande, specie in salita, è il sapere che da un momento all'altro potrà stagliarsi dinanzi a te lui, Sua Maestà, il Cervino. Puoi averlo visto da mille angolazioni, in svariati momenti della giornata, in stagioni differenti e in cinquanta condizioni climatiche diverse l'una dall'altra... ma quando te lo trovi davanti è sempre un colpo al cuore. Ti rapisce, non c'è che dire. Ti attrae.
Nei pressi di Breuil-Cervinia, la strada, non la guardi più, hai occhi solo per lui. Arrivo in paese, faccio una piccola sosta per i miei muscoli e un po' di stretching, ma non la finiresti più di immortalarlo in foto. E anche quando te ne stai per andare, il suo magnetismo è tale per cui l'unico pensiero prima di ogni curva è quello di girarti una volta ancora, perchè dopo, non sai se lo vedrai più. Fino alla prossima volta, ovviamente.
A presto,
Stefano

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