lunedì 6 maggio 2013

Presagio di... "muoro": 1.33.09 a Vigone

Ciao a tutti!
Da qualche minuto sono ritornato da Torino, dove ho partecipato ai festeggiamenti della tifoseria juventina per la vittoria del campionato, per la trentunesima volta. Ora, posso finalmente parlare di come è andata La Mezza di Varenne. Sarò breve e conciso, ovviamente ci sarà un post dedicato alla corsa di oggi, come sempre in queste occasioni.
Beh, il titolo del post parla già chiaro: non è andata come volevo. 1h33' è un tempo veramente alto per me, ma quando a due terzi di gara ci si mette il polpaccio a disturbare la corsa c'è poco da fare. Rallentare è l'unica soluzione. Ed è stato un vero peccato perchè all'intermedio (posto a 11.5 km) la proiezione era per un tempo finale di 1h27'32''. Non è stato un'infortunio grave, perchè rallentando il passo sono riuscito comunque a concludere dignitosamente la prova, ma è bastato per essere costretto ad alzare il ritmo. Fa dispiacere arrivare al traguardo con ancora tanto fiato e non poterlo sfruttare per un guaio fisico.

In via Umberto I tappezzata di stendardi bianco-rossi: è l'undicesimo chilometro (grazie a Sandra per la foto)

Poco prima della partenza è spuntato il sole e di conseguenza un gran caldo, che non ha favorito. Ma non è ovviamente il caldo, la causa di questa prestazione. L'infortunio forse doveva capitare, non lo posso escludere, ma inizio a pensare che dopo la maratona di Barcellona ho ripreso velocemente ad allenarmi, senza staccare nella maniera corretta. Tutte riflessioni che comunque voglio procrastinare al post in cui parlerò meglio della gara di oggi.
Anche perchè, dopo una mezza maratona e ore di baldoria per le vie del centro di Torino, è ora di andare a godersi il meritato riposo.
A presto,
Stefano

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