martedì 18 marzo 2014

Fatta in casa

Ciao a tutti!
Un'ideuzza che avevo in testa già da parecchie settimane è diventata realtà. La bici che mi è stata fornita a settembre dall'azienda è ora mia, totalmente mia. In questi sei mesi, è stata un'ottima compagna, nei miei spostamenti attorno a Schweinfurt. Con lei vado a lavoro, faccio la spesa, raggiungo la stazione, vado al corso di tedesco. Ma posso anche trovare sfogo e liberarmi della tensione accumulata durante la giornata lavorativa, nonché togliermi importanti soddisfazioni sulla Mainradweg, la ciclovia che segue il corso del fiume Meno.
Certamente è diventata parte importante della mia vita a Schweinfurt. Grazie a lei ho acquisito un'abitudine importante e non da poco: lasciare la macchina in cortile e andare a lavoro in bici. Ogni giorno, pedalare per poco meno di quattro chilometri per coprire la tratta casa-ufficio è diventata una cosa consueta. A maggior ragione da quando sono costretto a non poter guidare, per la questione-patente, la bici è diventata ormai l'unico mezzo di trasporto... Con lei, finora, ho già coperto la bellezza di 585 chilometri. Non male: quattro chilometri al giorno per togliersi il medico di torno...(senza contare i vari stop per ripararla o per il ginocchio).

Sulla mia bici, il grifone di Schweinfurt e i colori della Franconia

Non è una bici giovane, lo si vede. Avrà almeno trent'anni. Ma è molto robusta: il telaio è di una robustezza incredibile, la pedalata è sciolta, i freni sicuri e il cambio è snello, veloce. Solo la sella necessiterebbe di manutenzione o meglio, andrebbe sostituita, ma a quello ci voglio pensare in Italia: le selle italiane sono le migliori! Sicuramente è una bici che ai tempi doveva essere decisamente costosa. D'altronde, è una Hercules, un marchio storico del panorama ciclistico tedesco. L'azienda fu fondata a Norimberga nel 1886 e ancora oggi, che ha sede proprio a Schweinfurt (proprio come la Sachs, che ha prodotto il suo cambio), sforna bici di pregio. Un modello Hercules nuovo non costa meno di 400 €, ma tipicamente in vetrina si vedono cifre che si aggirano sugli 800 €.



Questa bici, invece, me la porto a casa a 60 €. Mi presento dunque, esattamente una settimana fa, nel fabbricato dell'impresa che possiede questa bici. Dietro la porta d'ingresso ci sono tre persone, che stavano proprio aspettando me (l'appuntamento era fissato). Non capisco bene che cosa facciano di preciso costoro, ma a vedere dall'ambiente, trafficano in cicli e motocicli. Parlo con il presunto titolare, che mi chiede per quanto la vorrei. Io faccio la mia offerta: 50 €. Lui dice "Per me vale 70". Non ci penso su due volte e ribatto: "Possiamo chiudere a 60". Perfetto: tiro fuori i 60 €, una stretta di mano, un saluto "Viel Spaß!" e si chiude così la trattativa più veloce della storia, credo meno di 15 secondi.
Ora che è mia, alcuni accorgimenti e poi è perfetta per affrontare in serenità una ciclovia. Un paio di borse da bici, una sella nuova, qualche piccola cosa da registrare ed è a posto. Pronta, per nuove avventure sull'asfalto tedesco, a lato di qualche grande fiume...
Bis bald!
Stefano

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...