venerdì 20 giugno 2014

Ce lo dicono in tedesco

Ciao a tutti!
Come molti sapranno, l'Italia ha steccato la seconda ai Mondiali brasiliani. Si, incredibilmente abbiamo perso la partita sulla carta più facile, contro la Costa Rica. Meritatamente, anche. È uno 0-1 che brucia, è un risultato che dimostra la nostra abilità, un arte quasi, nel complicarci la vita. I tedeschi, acerrimi nemici nel calcio, ce lo fanno notare...

Figuraccia in mondovisione (grazie Margherita per la foto)

Eh, già. Nonostante sia solito seguire queste partite a casa o al bar con amici, stavolta la location è stata decisamente insolita. Ho un impegno importante, in questi giorni: il corso superintensivo di tedesco al Goethe Institut. Oggi era anche l'ultima lezione, quella del test e quella dei saluti: non potevamo mancare. Alle 18, ora di inizio del corso (e della partita) noi ci siamo. E voilà la sorpresa: niente lezione nell'aula solita bensì in biblioteca, dove ci aspetta un gran maxischermo che proietta le immagini della ERD. E di Italia-Costa Rica...spettacolo! Seguire una partita della nazionale - durante una lezione in cui ho imparato come si dice calcio di rigore in tedesco -proprio nella tana del nemico è veramente strano. Ma spesso i nemici gufano...
Non posso dirlo, questa volta: la nostra insegnante Elisabeth era palesemente a favore della nostra Nazionale (ben più di Giulia, alla quale il calcio interessa zero), e inoltre, intorno alle 19.30, succede l'inaspettato. La biblioteca inizia a riempirsi di persone, penso fossero tutte ragazze tra l'altro, le quali sono incuriosite. Vogliono sapere che succede a Recife. Tra le quali, alcune sono chiaramente tedesche, ma tifano più di noi per la nostra rappresentativa. Pazzesco, sono basito. Come è andata la partita lo sappiamo, e i media tedeschi ci van giù pesante: la nostra è una "technische Fehler". L'atmosfera è comunque rilassata. Ho anche portato due bottiglie di birra direttamente da Schweinfurt, che mi erano avanzate: erano per festeggiare, le useremo per affogare il piccolo dispiacere nell'alcol.
E nonostante la sconfitta, è tutto molto bello. Al termine, si ricomincia con il dativo e l'accusativo, prima dei reciproci saluti finali. Due settimane durissime ma indimenticabili, alle quali voglio rendere onore più in là con un post dedicato. Per ora, lascio per iscritto il ricordo di una partita di Coppa del Mondo che rimarrà impressa a lungo nella mia mente.
A presto!
Stefano

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