La Mainradweg continua e giunge con questo post all'ultima tappa, quella che porta a Würzburg. Si riparte però da Kitzingen (vedi post), un paese che mi ha stupito per una vivacità non comune da trovare nei pomeriggi domenicali, tipicamente assai mosci. Sia nelle vie del paese, che sull'ampio lungofiume si incontrano moltissime persone: è un'immagine che contrasta molto con la normale depressione delle varie città tedesche visitate di domenica.
Frickenhausen, a due passi da Ochsenfurt |
Dall'abitato di Kitzingen inizia un nuovo Meno. A parte lo spropositato numero di ponti che lo attraversa, il Meno appare più largo, ampio. Più simile ad un fiume maturo, non distante dalle immagini meravigliose che i miei occhi ricordano del Danubio. A pochi chilometri da Kitzingen si trova un piccolo gioiello della Franconia, Marktbreit (vedi post). Il segnale che questo piccolo paese è vicino è l'immenso ponte sul quale passa la A7. Quante volte ho visto la valle del Meno da quel ponte... bellissima visuale. Vista dal basso, non è un granché. A rovinare un po' il paesaggio è l'enorme numero di industrie che vi si trovano.
Il Meno dall'Altebrücke di Kitzingen |
Per alcuni chilometri, superato il gigantesco ponte autostradale, e prima di raggiungere un altro favoloso centro francone, Ochsenfurt, si viaggia completamente nella natura. L'unica antropizzazione presente è la ferrovia, che va attraversata quasi scendendo dalla bici. Gli ultimi chilometri prima di arrivare ad Ochsenfurt sono tutti a stretto contatto con il fiume. Ci sono ampi spazi e verdi prati dove fermarsi un attimo a contemplare il lento scorrere del Meno. C'è spazio anche per immergersi: fare un bagno non mi sembra consigliabile, ma perché non bagnarsi almeno i piedi?
Un fiore: Marktbreit |
Proprio come a Kitzingen, l'arrivo a Ochsenfurt è caratterizzato dalla presenza di alcuni ponti. Proprio uno di questi, quello che supera il Meno esattamente in corrispondenza del meraviglioso centro storico di Ochsenfurt, è anche l'ultimo che si incontra prima di arrivare a Würzburg. Insomma, la fine si avvicina. Ma questo ponte è bello ripido.
Da quest'ultimo ponte, si ammira tutta la bellezza di Ochsenfurt (vedi post): mura, torri e le tipiche case bavaresi, assieme a meravigliosi e comodi prati. Tutto in riva al Meno. Una delle località più belle incontrate lungo la Mainradweg e in generale, in tutta la Baviera.
Il placido corso del Meno post-Ochsenfurt |
Dopo Ochsenfurt, lasciate alle spalle Frickenhausen e Kleinochsenfurt il paesaggio cambia improvvisamente. Tutto è molto più aperto, arieggiato. Più allegro. Coltivazioni, vigneti ancora un po' spogli e pale eoliche descrivono il paesaggio. Talvolta ci trovano alcune macchie di colore: sono i fiori che a maggio trovano qui il top della loro bellezza. E poi piccoli prati, in cui si accampano bambini e i loro genitori a cercare un po' di brezza fluviale. Lungo il percorso è tutto un pullulare di cartelli indicanti una scritta sola: "Biergarten". Maggio è perfetto, specie per chi affronta una ciclovia, per fermarsi a rinfrescarsi la gola con una birra fresca o con una bevanda del ciclista, la Radler.
Il fiume giallo |
Würzburg è sempre più vicina: quando la ciclovia inizia ad essere circondata da prati in cui il verde non è più verde ma i colori della gente su di esso sdraiata. Chi a prendere il sole, chi a giocare a pallone, chi a leggere un libro, chi - non so come - a studiare. Però è meraviglioso vedere tutta questa vitalità, ovviamente facilitata dalla presenza di un meteo più che favorevole.
La foto del traguardo, sotto il Marienberg |
Quando la strada sale improvvisamente, si raggiunge l'ultimo chilometro... il Meno è nuovamente alla mia sinistra. E in altro, sempre a sinistra, si staglia la sagoma del Marienberg. Würzburg è raggiunta, e questo tratto di Mainradweg è concluso. Che gioia, concludere nel sole, in questa meravigliosa città (vedi post), un piccolo progetto iniziato a novembre nei weekend e nei dopolavoro di maggio. Finisco questo tratto di ciclovia, con un pensiero: che continuerò questa avventura. Il Meno non si conclude a Würzburg, ma a Wiesbaden, e ci sono ancora molti chilometri da pedalare nonché paesaggi incontaminati da ammirare. E non sarò da solo, stavolta...
A presto!
Stefano
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